Scrisse un tempo il giornalista del Boston Herald Larry Katz: “Al mondo esistono solo due tipi di persone: quelli che adorano Bruce Springsteen e quelli che non l’ hanno mai visto dal vivo.”
Bene, prima di iniziare questa recensione credo sia dunque il caso di mettervi in guardia: che sia vero o meno quanto sostenuto dal signor Katz, colui che sta scrivendo queste righe, di concerti del Boss, ne ha già visti ben quattro. Regolatevi di conseguenza.
Allora…dovete sapere che quelli che hanno già visto qualche volta Bruce Springsteen e la E Street Band dal vivo, mentre aspettano che le luci si accendano sul palco, non pensano mai a cose tipo: “Chissà cosa farà stavolta…” o “Chissà cosa suonerà”…perché sanno benissimo ciò che li aspetta: solitamente almeno 3 ore di musica rock, al termine delle quali l’ omino del New Jersey sarà come sempre ricoperto di sudore, dopo aver dato tutto quello che le sue energie potevano permettergli quella sera. Ma il punto però non è questo. Perchè quanto appena descritto, da solo, non basta a spiegare realmente cos’ è un vero concerto di Bruce Springsteen. Ogni fan di vecchia data sa infatti che quello che deve realmente succedere in quelle 3 ore è, in realtà, che si rinnovi una specie di vecchia magia.
Per questo, la vera domanda che di solito si pongono questi fans, mentre aspettano che le luci del palco si accendano, è solo questa: “Può davvero ancora succedere?”.
Sono le 21.15 circa quando le note di Once upon a time in the West di Ennio Morricone, fendendo l’ aria dello stadio Nereo Rocco di Trieste, accompagnano l’ ingresso in scena dei musicisti. La E Street Band, priva dell’ organista Danny Federici e del sassofonista Clarence Clemmons, prematuramente scomparsi, si presenta però arricchita di un’ intera sezione fiati.
Un primo boato saluta l’ ingresso in scena dello storico chitarrista Steve Van Zandt, un boato ancor più forte accoglie l’ entrata del Boss, che manda due sorrisi al pubblico e senza tanti fronzoli si mette al microfono e attacca: “One, two, three”…non si arriva nemmeno al four che si è già partiti: la rullata della batteria di Max Weinberg non lascia alcun dubbio: questa sera si parte subito con “Badlands”!
“Può davvero ancora succedere?”
Manca all’ incirca un quarto all’ una di notte, quando Bruce, alzando al cielo la sua chitarra, saluta i 30mila del Nereo Rocco. L’ indomani i giornali spenderanno di nuovo fiumi di parole per sottolineare la confermata instancabilità del rocker del New Jersey, le 3 ore e mezza di durata complessiva del suo show, l’ energia che ancora mostra nonostante i suoi 63 anni…Quasi come se tutto fosse una mera questione di quantità, più che qualità. Ma negli occhi allibiti di chi esce dallo stadio si potrebbe leggere ben altro quella notte. Perché la domanda era “Può davvero risuccedere?” e la risposta è stata ancora una volta: “Sì, perché è successo”.
Perché, a fine concerto, negli occhi e nella mente di “chi c’ era” restano tutte le immagini che ancora brillano di quella risposta: le sontuose versioni di Spirit in the night, Downbound train e Because the night, lo strepitoso assolo di Nils Lofgren su Youngstown, il muro di suoni in coda a Murder Incorporated, con Bruce e Steve Van Zandt uno di fronte all’ altro per spingere sempre più in alto le proprie chitarre, l’ intensa interpretazione di The River, sostenuta da un armonica meravigliosa, la travolgente versione di Johnny 99 e poi Rosalita, Born to run, Seven nights to rock, il caos controllato della bolgia conclusiva, esplosiva come il gran finale di uno spettacolo di fuochi d’ artificio, e, infine, il sentito omaggio a “The Big Man” Clarence Clemmons con il minuto di silenzio durante 10th Avenue Freeze Out.
E in mezzo a tutto questo lui: Bruce Springsteen, catalizzatore di una simbiosi fra musicisti e pubblico fatta di devozione, cuore, fede e un grandissimo rispetto reciproco. “Può ancora succedere?”. Sì, può ancora succedere, perché ancora nel 2012 non si va a sentire Springsteen per rimpiangere di non averlo visto 30 anni fa. La risposta è: “Sì, quella vecchia magia può ancora succedere, esattamente come 30 anni fa, perché io sono qui, e adesso.”.
Non so dunque se sia vero che il mondo si divida in quelle due categorie di cui scrisse quel giornalista del Boston Herald. Quello che so è che quelli che adorano Springsteen possono ancora oggi entrare in uno stadio chiedendosi se “risuccederà” ed uscirne chiedendosi solamente:
“Ma come cazzo fa?”
That's all folks!
RispondiEliminaSeimani, naturalmente non capisci un Katz
RispondiEliminaAl mondo esistono due tipi di persone: quelli che mandano affanculo Seimani e quelli che non hanno mai letto un suo post.
RispondiEliminaDetto questo confermo che il vecchio Boss l'altra notte ha spaccato il culo a tutti, primo fra tutti ovviamente lui..Seimani in persona.
Grande Johnny Clash, sono stato al concerto di Firenze (abbiamo ballato per un'ora sotto la pioggia, Bruce è stato tutto il tempo sotto il palco a prenderla con noi, incredibile!), è stata la mia prima volta, e tu hai scritto proprio quello che mi è rimasto dentro, ma non avrei saputo esprimere meglio!
RispondiEliminaGRANDE BRUCE, GRANDE E STREET BAND, IDOLI!
La scaletta completa:
RispondiElimina1 - Badlands
2 - No Surrender
3 - We Take Care Of Our Own
4 - Wrecking Ball
5 - Death To My Own Town
6 - My City of Ruins
7 - Spirit In The Night
8 - Downbound Train
9 - Jack of All Trades
10 - Youngstown
11 - Murder Incorporated
12 - Johnny 99
13 - Working On The Highway
14 - Shackled and Drawn
15 - Waitin’ on a Sunny Day
16 - Apollo Medley
17 - The River
18 - Because The Night
19 - The Rising
20 - We Are Alive
21 - Thunder Road
22 - Rosalita
23 - Born in the USA
24 - Born to Run (with Elliot Murphy)
25 - Bobby Jean
26 - Hungry Heart
27 - Seven Nights to Rock
28 - Dancing in the Dark
29 - Tenth Avenue Freeze-Out
Feeeeegaaaaaa!
EliminaMai sceso dal palco tra l' altro..
Eliminama se a Milano è durato 4 ore allora quante canzoni ha fatto 40?
EliminaPost meraviglioso, grandi.
RispondiElimina24 - Born to run (with Elliot Murphy)...MA C' E' ANCORA IN GIRO ELLIOT MURPHY????
RispondiEliminaIn realtà è "apparso" sul palco solo 2 minuti, facendo quello che fa finta di suonare la chitarra in seconda fila, tipo Mauro Repetto. Era a Trieste perchè si esibiva la sera dopo in un locale, sembra. Bruce si è sempre dichiarato suo grande estimatore.
EliminaUno splendido blog musicale
RispondiEliminaVabbè dai, esageròm mia...si cazzeggia allegramente. Fa piacere che piaccia comunque, grazie.
EliminaMi sono fatto convincere da un amico e sono andato a sentire Springsteen per la prima volta a San Siro quest'anno anche se non sono mai stato un suo fan. Pare che io sia stato particolarmente fortunato perchè mi hanno detto che il suo ultimo concerto a San Siro è stato il secondo più lungo di tutta la sua carriera. Comunque scrivevo solo per confermare che se tornerà ritornerò sicuramente a sentirlo e il motivo è quello che avete proprio scritto nel vostro articolo: per vedere se riuscirà ancora a fare quello che fa, perchè di concerti ne ho visti tanti vi assicuro, ma una cosa del genere fatta così non l'avevo mai vista prima.
RispondiEliminaE poi avevo sempre pensato che Springsteen fosse una specie di buzzurro tamarro americano, invece ho visto un artista molto serio, simpatico e distinto, e (molto importante)dotato di grandissimo rispetto per il pubblico che ha davanti. Non avevo mai capito cosa ci facesse Springsteen nell' Olimpo dei grandi della musica, l' ho capito a 47 anni. Dal vivo è sicuramente uno dei più grandi di sempre.
Franco, pensavi che Springsteen fosse una specie di buzzurro tamarro americano perchè da sempre la sua è una delle immagini peggio vendute della storia del rock, non ho mai capito se per colpa sua o della sua casa discografica, o tutte e due le cose...o forse è solo che tutti hanno in mente lo Springsteen degli anni 80, dimenticandosi che tutte le star del rock in quegli anni si pettinavano e si vestivano come degli emeriti coglioni, nessuno escluso.
EliminaW IL BOSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSSS
RispondiEliminaSeimani sei più stupido di Balotelli e Cassano messi insieme.
RispondiEliminamessi non Messi.
E Working on the highway dite niente? Fra Elvis e Johnny Cash, io ero proprio accanto al tipo che ha fatto questo filmato, gran figata.
RispondiEliminaJohnny Cash ? RIP
EliminaSì, Cash! E se Cash riposa in pace e anche grazie a gente come Bruce, che continua a portarne avanti il verbo. Tra l' altro, per chi non lo sapesse, Cash intitolò addirittura un suo album "Johnny 99" in omaggio al personaggio della canzone di Springsteen e ci incluse due bellissime cover di Highway Patrolman e appunto Johnny 99. Successivamente fece due splendide cover anche di I'm on fire e Further up on the road. Di contro, non si contano le volte che Bruce ha eseguito dal vivo pezzi come Ring of fire e Give my love to rose in omaggio al "man in black". Give my love to rose è stata la canzone di apertura di tutti i concerti della tournè di Devils and Dust (Cash era morto qualche mese prima). Grande rispetto.
EliminaBeh, se proprio vogliamo fare i precisini allora nell' ultimo disco c' è We are alive che è volutamente scritta sulla falsariga di Ring of fire e non è mai mancata nella scaletta di tutte le date di questa tournè, Trieste inclusa (se proprio vogliamo parlare di omaggi a Cash).
EliminaCerto anche Working on the highway ha qualcosa di Cash, visto che nell' ultimo verso si scopre che il protagonista sta "lavorando sull' autostrada" semplicemente perchè (come quello di Folsom Prison), altro non è che un galeotto e l' hanno messo ai lavori forzati.
Working on the highway sei un pazzo esagitato.
EliminaPer chi non lo sapesse gira un video in rete, che se volete vi rituitto, dove sembra che i due mostri sacri in questione si facciano dei pompini a vicenza...comunque dal filamto si vedrebbe benissimo che Johnny Cash e' ancora vivo...tranqui!!!
EliminaVoci di corridoio vorrebbero che il sig. Springsteen prima del concerto di Trieste sia incappato in questo blog e che soltanto le ripetute raccomandazioni del suo manager lo abbiano infine convinto a non usare le usuali 3 ore e mezza di show per lanciare quanti più insulti possibili all' indirizzo di tal Maurisio Seimani. Intervistato sull' argomento il Boss si è affrettato a risalire sull' aereo bestemmiando e imprecando come un pazzo.
RispondiEliminaCon 'sto Boss state rovinando uno dei pochi blog musicali interessanti e pure esclusivi dell'intera Eurasia.
RispondiEliminaE poi uno che canta per 4 ore, secondo voi, è credibile ?
Puzza di playback da Capo Nord a Santa Maria di Leuca.
Sveglia ragazzi !
M' anchilèt!
Elimina...sembra inoltre che per le date italiane si faccia aiutare da un amico suo che ultimamente e' un po' in giande (scusate il francesismo)...un certo Umberto detto anche Donato. Pare che i due si stiano accordanto per mettere su un duo dal nome tipo cosi': Umberto/Boss
RispondiEliminaOh ma sono voci di corridoio neh!!!
All'oratorio di Pertica Alta ha suonato per sei ore. A un certo punto i cacciatori hanno iniziato a sparargli contro BOSSoli su BOSSoli.
RispondiEliminaMa non ha un cazzo da fare Bruce S. Nella vita ?
Nel 2012 al mondo ci sono solo due tipi di persone. I sempre più patetici denigratori di Springsteen e quelli che ballano Rosalita e se ne sbattono il cazzo!!!!!!
RispondiEliminaCiao musicanidiiiiiiiiiiiiiiiiii!!!!!!!
Senorita...
RispondiEliminai soliti parrucconi della musica...
fanfaroni del ciciariccio...
i mega super esperti che "se non piace a me allora fa schifo".
Professoroni... se a sti gnari ga pias springsteen
i sarà casi so...
osti.
Non ci sono mai solo due tipi di persone
RispondiEliminaNon sono un fan sfegatato, non lo conosco bene... ma grandissimo rispetto per il boss! si puo'?
Sarò sincero, un tempo quello che faceva Springsteen lo trovavo pacchiano e anche ridicolo, ma devo dire che più passa il tempo e più la gallina invecchia bene.
RispondiEliminaOrmai quando si va a un concerto la scena tipica è un gruppo che suona un'ora e mezza scarsa, che fa fatica a fare due sorrisi al pubblico, e davanti un' esercito di scemi più impegnati a filmare lo spettacolo con i suoi telefonini di merda che a seguire lo show, che immobili muovono la testa su e giù.
Ha rotto il cazzo tutto questo dovere per forza "essere cool"! Ha ragione Rosalita, io non ho mai visto Springsteen e forse nemmeno andrò mai a vederlo, ma oggi appare molto meno patetica la sua insistenza nel volere tenere in vita una faccia del rock ormai estinta, che questi concertini di oggi dove se solo ti dimeni un po' ci sono subito due nerd con la faccia da stronzi che ti guardano come fossi uno sfigato tu. Ma siete voi gli sfigati!Sono solo ben contento se resta in giro qualcuno che si ricorda ancora che rock, qualche volta, vuol dire pure spaccare culi!