Vacanze, finalmente !
Gli anni ‘80 erano stati un periodo estremamente eccitante dal punto di vista lavorativo. Detroit, Chicago, le mega-disco europee con i techno-raduni mi avevano fisicamente stancato e psicologicamente stressato. Avevo bisogno di un anno sabbatico, di mare, del caldo sole dei tropici, avevo bisogno di staccare completamente, lontano dal caos, avevo bisogno di un posto dove la mia mente potesse rigenerarsi. Decisi per l’India, per il suo stato più piccolo, affacciato sull’oceano Indiano dove le palme tendono a 45 gradi verso il mare cristallino. Goa o meglio Goparashtra (nazione di mandrie) per gli indiani. Mare, spiaggie, riposo: cosa potevo chiedere di più ?
Mi ero sistemato in un “gujarati banglo” (bungalow per il resto del mondo) a due passi dall’oceano. La mia giornata era straordinariamente noiosa: sveglia, spiaggia, mare, cibo, sonno, mare, spiaggia, cibo, amore, sonno. Girava poca gente, solo qualche giovane turista, soprattutto anglosassone, attratto dalle fantasie e dai ricordi hippy anni ’60 sul ritorno alla natura e all’estasi primordiale.
La musica elettronica rimbombante l’avevo fortunatamente lasciata in Europa; mi lasciavo cullare dalle gerarchiche scale del raga, dai cicli ritmici del tala supportati dalle percussioni dei tabla fino a quell’incredibile giorno in cui, mentre camminavo sulla spiaggia, verso le tre o le quattro del pomeriggio, un gruppo di ragazzi visibilmente alterati (dall’alcool ?) si avvicinarono molto eccitati urlandomi “come with us, let’s go”, “where” risposi incuriosito, “in the jungle”. Nella giungla ? Cosa c’era di così importante nella foresta ? Cosa importa, lanciai uno sguardo al cielo e seguii il gruppo più per le tre ragazze che per altro. In pochi minuti, correndo, attraversammo una caldissima boscaglia fino ad arrivare in una radura ombreggiata da filiformi palme.
Il mio stupore fu assoluto. Circa due o trecento persone trepidanti si accalcavano in attesa che da quattro mucchi di amplificatori partisse qualcosa. Ma che cosa ? La mia attesa durò ben poco, giusto il tempo di un countdown generale. Un muro elettronico si alzò a protezione della folla, un’invisibile cupola sonora si poggiò sulle nostre teste. Tutti iniziarono a ballare. Mi sentivo un po’ fuori luogo, forse mancava quella scintilla che ben presto arrivò tra le delicatissime mani di una israeliana. “Would you like mushrooms ?” mi disse sorridendo, “thanks” risposi inebetito dai suoi lineamenti. L’attesa non fu breve ma quando arrivarono a destinazione la trance psichedelica mi avvolse. I ritmi incessanti e a tratti orientaleggianti s’impossessarono di me mentre l’atmosfera si gasava all’inverosimile. Le allucinazioni musicali tambureggiavano nel mio cervello a 160-180 battiti al minuto. La furia sonora era a sprazzi parzialmente temperata da tastiere e sinth e da voci corali femminili. I pezzi parevano molto lunghi, sempre più contorti e allucinati come il ballo selvaggio e indemoniato delle persone che mi circondavano.
Che sogno ! Dalla bellissima ebrea passai in rapida successione (o lenta ? chi lo saprà mai) ai tentacoli di due australiane mezze lesbiche, e poi mi fiondai verso una magrissima canadese, e poi… E poi arrivò l’imbrunire, si accesero dei grandi bracieri e iniziarono a passar di mano mille pasticche che gentilmente rifiutai. C’erano sempre quei mollicci miceti da gustare e un italiano non può dir di no ai funghi !
Finì chissà a che ora, quando ero già sfinito da chissà quante ore. Riuscii a trascinarmi fuori con la mia dolce canadese. Arrancammo fino alla spiaggia e un lungo bagno ci ristorò quel poco da rendere il resto della notte indimenticabile.
Il risveglio fu dolce-amaro, accarezzato da una leggera brezza marittima e abbandonato dalla “mia” donna. Provai a ricostruire le mie dodici ore appena passate, senza successo. Continuava a risuonarmi nel cervello una pressante batteria. Chiudendo gli occhi, mi apparivano in continuazione coloratissimi flash che col passare delle ore si dileguarono irrimediabilmente.
Le poche cose che ancora ricordavo le annotai nel mio diario di viaggio. In quell’angolo di giungla si era formata una zona temporaneamente autonoma, autogestita da una piccola massa umana che, dell’uguaglianza delle diversità e del libero diritto al raduno, si faceva promotrice di un approccio socialistico della musica e del suolo occupato.
L’esperienza dei raduni rave proseguì con sempre maggior successo (c’erano forsi dubbi ?), la loro diffusione raggiunse i principali stati occidentali. La loro “commercializzazione” e la loro “cattiva fama” andarono naturalmente di pari passo come di pari passo furono aggrediti frontalmente da ogni istituzione locali.
Oggi non rimane praticamente più nulla di genuino di quella sub-cultura, forse solo il fascino (?) della oramai finta trasgressione e dell’uso sconsiderato di droghe (pure quelle…sintetiche).
Siamo in troppi…Ma cos’altro potremmo fare ? Possiamo negare a qualcuno un diritto ?
Jai guru deva Macionela!!!!
RispondiEliminaFinalmente vacanze ? col piffero
RispondiEliminaOter sif una manega de fons.
RispondiEliminaLottiamo tutti insieme per un mondo migliore: SEimani fatto a pezzi a un rave party now!
RispondiEliminaSeimani sei piu' velenoso di un fungo atomico
RispondiEliminaColonna Sonora un po' sola questa settimana ! manca il video
RispondiEliminaIl video funzionava fino a ieri ma in effetti sembra impossibile trovare un video incorporabile con la scena dove Sofia Ricci balla il tip tap nel Bowling al ritmo di moonchild...per cui optiamo per la canzone e basta, SORRY
EliminaNon so se ho più voglia di mare o di risotto ai funghi
RispondiEliminatutte e due
EliminaIo voglio un mare di funghi.
EliminaWow, in spiaggia sotto il sole cocente con un piatto di risotto e magari una bottiglia di rosso.
RispondiEliminaUn vero collasso !!!
Saremmo molto lieti di ospitare Dj Macionela a metà Settembre.
RispondiEliminaSarebbe una gustosissima presenza.
Come potremmo pagarla ? In funghi o cash ?
Per il Sig.Seimani è sempre pronto un bel cestino di Amanita Phalloide. Buoni da morire.
J.W.M core ingrato ci hai lasciato
RispondiEliminaal contrario, finalmente qualcuno che mi vien a trovare!!! eccheccazzo!!! da qui riviviremo MDC ATTENZIONE!!!!
EliminaLo sappiamo noi cosa rirviverete busoni che non siete altro.
EliminaPochi scherzi zozzoni!
EliminaSono arrivato.
Prima di stoccarmi svariati euri con un cambio fittizio (1 euro: 12 pesos, invece che 1 euro: 18 pesos) il tassista marchettaro fuori dall´aeroporto di Cancun ha tenuto ad esprimere una propria opinioone personale. Riporto fedelmente: "Seismanos no te aguanto. eres mas maricon de Tiziano Hierro sodomizado da aquellos culandrones della nacional de football italiana. a tomar por culo cachondo!" Cosi' disse prima di scaricarmi nella fogna di cancun (che comunque e' sempre meglio di quella di Calcutta).
Un saluto scodinzolante a tutti.
Appena posso mando qualcosa.
Non so cosa, quando e come, ma qualcosa mandero'.
PS
Seimani, squallido mariachi delle multinazionali della sburrata, riempiti la bocca di sanguisughe e comincia a gorgheggiare. dai provaci... dai... vediamo se ce la fai...
Nessuno ci crede, sarai forse arrivato a Pontevico !
Eliminaadesso come sempre arriverá una telefonata nel cuore della notte e ci dirai che sei a Padenque...non ci crediamo piu' BUFFONE!!!
EliminaSono a Merida e devo dire che merida davvero ah ha
RispondiEliminasiete una manica di jazzemani
Da segnalare: Cena con una tedesca e una simpatica coppia di coreani simpatici conosciuti a Chichen Itza.
RispondiEliminaAbbiamo cominciato a parlare di calcio e,dopo un'ora di smargiassate mie against germany (in stile: c'avrete pure lo spread da fighi, ma al balu' vi spacchiamo sempre le chiappe), il koreano Lee (praticamente una specie di John Lennon con gli occhi a mandorla), mi ricorda l'orribile quarto di finale dei mondiali 2002... al che ho risposto: ma di quale cazzo di mondiali stai parlando? Affanculo, non sai nemmeno di cosa parli.
Per la cronaca il koreano tifa Man Utd.
non hai neanche una squadra del tuo paese da tifare
Seimani sei la spazzatura di Napoli mischiata con la merda del Gange shakerata in un sarcofago a forma di Dell'Utri.
RispondiEliminaPS qualcuno riesce a ricordarsi l'ultima volta che la Germania ha vinto contro l'Italia in gara ufficiale?
RispondiEliminaCazzo vuoi ? Stiamo lavorando, brutto precario statale di merda....vuoi anche un pompino ?? allora ti aspetto a Vicenza !
EliminaOk - scusate il disturbo - ci sentiamo a settembre.
EliminaMamma mia, il permalosone...ti è stato dedicato anche Oh Du Pippati ! ma il pompino lo vuoi veramente ???
Eliminasi
EliminaSei il solito gay......ci vediamo sabato in piazza del mercato....a Vicenza, naturalmente....
RispondiEliminaTesta di cazzo guarda che l'italia gioca contro l'inghilterra comunque se vuoi continuare questa conversazione modera i toni e passa sopra coglione!!!
RispondiEliminaCaro inviato, o invi(d)iato, ma chi ti c'ha mannato in messico? per fare che? reportage d'oltre-mare? su che? mariachi? new mexican rock? tex-mex? musica shamanica? musica maya? elzn music? mtm (musica tradizionale messicana)? epppooi---ma chissenegrega di che fai, chi incontri chi ti inchiappetta o con chi strafatto cerchi di sbiascicare 2 parole di senso compiuto e sapere in quale bar e con che vestito...e ppoiii 2: com'e' che non ti è ancora accaduto niente di anormale? quanto tempo aspetta Montezuma a farti scacazzare l'anima e tenerti rinciuso per 4 settimane nel bagnetto collettivo dell'ostello per gringos che la tua inseparabile amica Miss Lonelyplanet ti ha consigliato?...aspetta aspetta...senza fretta...è solo il 2012, e se la matematica mayese non era una opinione...prima o poi qualcosa succede...ma non iniziare a cacarti addosso dalla paura...mangia almeno un po' di deliziosi tacos al mercado de la plaza de las armas...attendi la digestione e poi...beh, buona fortuna...ed è solo l'inizio!
RispondiEliminaps: ricorda (...e mettiti il pannolone)qualcuno ha detto che "partire è un po' morire".
Alduzzo Pancreas