GOAT – World Music
Ecco uno di quei i dischi per i quali non è fuori luogo usare il termine sorprendente. Sorprendente nella sua concezione, perché World Music è un album nel quale sonorità afro-dance si innestano su suite musicali da telefilm poliziesco anni 70, mentre un’acidissima chitarra hippie tenta di trascinare il tutto dalla parte di certo rock-psychedelico fine sessanta, laggiù fino a Woodstock, e a dimenticati dance party pieni di gente con pantaloni a zampa di elefante. Sorprendente perché il disco arriva da Korpolombolo, paesino sperduto in chissà che meandro della Scandinavia (per la precisione: Svezia), dal quale giungono i componenti del gruppo in questione. Sorprendente infine perché veicolo di sonorità calde, per non dire infuocate vista la sua provenienza, a tratti anzi fin troppo infuocate.
Tra i limiti dell’ album si potrebbe infatti segnalare quello di trascendere talvolta in evitabili eccessi di foga, difetto che va ad assommarsi al fatto che forse un disco del genere non inventa nulla, mischiando solo con rabbiosa sapienza sonorità già proprie di altri territori sonori. Eppure il tutto suona fresco ed originale e, appunto, per tutte le ragioni sopra esposte: particolarmente sorprendente.
In una parola: beh, l’ abbiamo già scritto….
Giudizio: quasi 4 palle.
Moon Duo – Circles
A luglio dell’ anno scorso, recensendo il precedente album
dei Moon Duo Mazes per questa stessa rubrica, scrivevamo: “Questo disco è così
“acidone” da suonare quasi comico nel suo volersi attaccare a tutti i costi a
qualsiasi cliché proprio di certa psychedelia californiana…è tutto acido qui
dentro: il suono della chitarra, l’effetto della voce, le tastiere alla Doors,
i riff spianati e ripetuti all’ossesso… Tutto acidissimo… pure troppo. Tanto
che, a tratti, suona quasi caricaturale e dunque, appunto anche un po’comico.”
Detto questo sottolineavamo però anche la godibilità dell’ opera e attribuivamo
all’ album tre palle su cinque.
Ebbene il nuovo disco dei Moon Duo ricalca tutte le
caratteristiche del precedente, ma, molto semplicemente, è più bello.
Perché? Perché ancor più semplicemente: i pezzi sono più accattivanti, trascinanti, ed
ispirati. Oltretutto citare solo certa psychedelia californiana come loro fonte d' ispirazione, sarebbe a questo punto un po'
riduttivo, perché, per esempio, certe sonorità del nuovo disco potrebbero far pensare, a tratti,
anche a gruppi come Jesus and Mary Chains. In crescita dunque, e questo non può
che farci piacere, visto che sotto l’ aspetto della godibilità complessiva, anche Mazes non lasciava certo a desiderare.
In una parola: development.
Giudizio: 3 palle e mezza
Four Tet – Pink / Tame Impala - Lonerism
Perché accomunare sotto la stessa voce due progetti tanto
differenti come quello di Kieran Hebden (alias Four Tet) e quello di Kevin
Parker (alias Tame Impala)? E’ evidente che sotto l’ aspetto prettamente
musicale la raffinata elettronica del primo e la psychedelia alla “Magical Mystery
Tour” del secondo hanno ben poco da spartirsi. Le motivazioni sono dunque da cercarsi da qualche altra parte.
Ad accomunare questi artisti è innanzitutto il fatto che le
loro opere precedenti (There is love in you per i Four Tet e Innerspeaker per i
Tame Impala), entrambe uscite nel 2010, sono secondo il sottoscritto fra i
dischi migliori che siano stati pubblicati negli ultimi anni.
Altro punto in comune, sempre secondo il sottoscritto, è che
le loro nuove uscite, pur confermando una volta di più l’ innegabile talento di
entrambi e pur essendo album senz’ altro piacevoli, non riescono proprio ad
alzare il tiro, riproponendo quanto c’ era di buono nei precedenti album, ma senza
quei pezzi incredibilmente intriganti presenti in quelle opere. Due artisti da
tenere sempre e comunque in considerazione comunque, aspettando con attenzione
quale sarà il prossimo passo.
In una parola: rimandati
Giudizio: quasi 3 palle.
Saluti a tutti,
Maurisio Seimani
PS: prossimamente su "REC – Recensioni in breve": Bob Mould, Mumford
& Sons, Flying Lotus, ZZ Top e altri ancora…
MALEDETTO SEIMANI, MALEDETTO!
RispondiEliminaLibera Siclia in libero Stato
RispondiEliminaChe stile gli ZZ Top qua accanto però...
RispondiEliminaChe barba, Seimani
EliminaChye polpo Paul!
EliminaSeimani sodomizzato da un Tame Impala sarebbe la più bella opera d' arte del primo secolo del nuovo millennio.
RispondiEliminaIl disco del vecchio zio Bob è il vero disco del mese. Non ho ascoltato ne i Goat ne i Moon Duo, ma riguardo agli altri Tempest gli da via la merda...che voto dà a tempest Seimani.
RispondiEliminaSe non lo avessi messo come outsider infatti probabilmente avrei dato anch'io a Tempest un voto più alto dei dischi di Four Tet e Tame Impala....poi però comunque che significa il discorso "da via la merda agli altri"? Sono dischi diversissimi l' uno dall' altro non ha senso nemmeno il confronto...
EliminaAnche tu Seimani non hai senso
EliminaMa cosa significa Goat ?
RispondiEliminaCapra.O anche Seimani. In quanto che...
EliminaSeimani sei come la vagina della Minetti
RispondiEliminacioe'? da rottamare?
EliminaAspiracazzi a tradimento
EliminaSeimani anche la Sicilia ti odia.
RispondiEliminaW i barbagruppi! W i Moon Duo!
RispondiEliminaSI PUO'SAPERE COSA CAZZO SIGNIFICA GOAT ?
RispondiEliminaSEOMANI, SVEGLIAAAAAAAAAAAAAAAA
Significa che sei una CAPRA!!!
EliminaUna capra di merda!
EliminaSEIMANI ladro, farabutto ma soprattutto FILIBUSTIERE
RispondiEliminaSto ascoltando in questo momento il disco dei Moon Duo...figata!
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