a cura del Prof. Willy
THE COMMITMENTS
The Commitments, uscito nel 1991, parla di un gruppo di squattrinati irlandesi che decidono di mettere assieme una band di soul, rhythm and blues. Potrebbe essere l’adattamento in terra europea dei Blues Brothers – le similitudini di certo non mancano, ma Alan Parker ha un piglio e un taglio registico diverso da quello di John Landys, e i sobborghi e le situazioni di Dublino hanno poco a che spartire con Chicago.
Siamo sul finire degli anni 80 e la Dublino ritratta è quella del proletariato urbano: carcasse di auto abbandonate, case diroccate, frotte di mocciosi a spasso, palazzoni di periferia, mercato delle pulci all’aperto, disoccupazione giovanile - e non - alle stelle. Jimmy Rabbitte è un ragazzo intraprendente che decide di selezionare tra alcuni amici, e la fauna della suburra cittadina, gli elementi per una soul band e far loro da manager. Perché proprio il soul? Perché, testuali parole di Jimmy: « Gli Irlandesi sono i più negri d'Europa, i Dublinesi sono i più negri di Irlanda e noi di periferia siamo i più negri di Dublino!"» Il sillogismo non fa una piega…
Dopo una serie di improbabili provini, mandato dal Signore, arriva Joey 'Labbra' Fagan, sedicente virtuoso trombettista che oltre a innalzare il livello tecnico della neonata formazione, vantando una serie impressionante di collaborazioni con innumerevoli mostri sacri del rock e del blues (tra cui Elvis, idolo del padre di Jimmy, la cui icona è appesa al muro di casa accanto a quella della Madonna), catalizzerà le energie dei membri del gruppo e, a turno, le voglie sessuali delle coriste.
Tra mille scazzi, intemperanze, imprevisti della vita, e cambi di formazione, The Commitments riescono infine ad ottenere una serie non indifferente di ingaggi ed a riscuotere un discreto successo nel giro dei locali live di Dublino e dintorni, mobilitando così l’attenzione della stampa.
Arriva finalmente la grande serata: il locale è gremito, i musicisti elettrizzati, Rabbitte ottiene un abboccamento con un manager musicale, sul palco è atteso persino Wilson Pickett (parola di 'Labbra' Fagan, suo grande amico). Ma nulla andrà come previsto: il cantante Deco e il batterista skin Mickah Wallce se le daranno di santa ragione, il resto del gruppo si azzufferà per le gelosie prodotte dalla non facile convivenza tra venere e marte: il gruppo si scioglie.
In questa pellicola pluripremiata, accolta con entusiamo da pubblico e critica, Alan Parker ritrae la difficile situazione socio-economica della capitale irlandese con realismo e levità, puntando sull'espressività e l'irlandesità dei volti dei protagonisti e su una colonna sonora trascinante, vera co-protagonista del film
Proprio la colonna sonora è stata eseguita quasi interamente dal cast del film e con il singolo “Mustang Sally” ottene un notevole successo commerciale. Nel 2005 un sondaggio promosso da una nota marca di whiskey ha visto The Commitments fregiarsi del titolo di miglio film irlandes di tutti i tempi!
Colonna sonora – track list:
1. "Mustang Sally" Wilson Picket
2. "Take Me To The River" Al Green
3. "Chain Of Fools" Aretha Frankli
4. "The Dark End Of The Street" James Car
5. "Destination Anywhere" The Marvelettes
6. "I Can't Stand The Rain" Ann Peeble
7. "Try A Little Tenderness" Otis Redding
8. "Treat Her Right" Roy Head and the Traits
9. "Do Right Woman, Do Right Man" Aretha Franklin
10. "Mr. Pitiful" Otis Redding
11. "I Never Loved A Man" Aretha Franklin
12. "In The Midnight Hour" Wilson Pickett
13. "Bye Bye Baby" Mary Wells
14. "Slip Away" Clarence Carter
Se non ti piace la Guinness vai a fare in culo.
RispondiElimina(PS: Maurisio Seimani mi ripugni)
Joey Labbra Fagan Ministro del Welfare now!
RispondiEliminaIrlandesi suka patate
RispondiEliminaOttima proposta
RispondiEliminaLa corista bionda era una gran figa.
RispondiEliminaFinalmente è uscito l'album di Tremonti ! All I Was
RispondiEliminaPovca puttana che bello. Me lo vado subito a compvave.
EliminaSe sprofondare nella crisi più buia vuole dire diventare fighi come gli irlandesi io ci faccio la firma.
RispondiEliminaTutta questa irlandesità mi ha messo addosso una voglia pazzesca di bere un litro di birra.
RispondiEliminaSe penso a The Committments però io non trovo tante similitudini con Blues Brothers, mi sembrano proprio due film diversissimi, va bene che entrambi parlano di bands musicali, però allora anche il Grinta e Il Mucchio Selvaggio parlano di pistoleri, però...
RispondiEliminasono d'accordo, Blues Brothers gli piscia in testa agli irlandesi...
EliminaMaurisio Seimani mosca infame adagiata sulla schiuma di un bicchiere di Guinness, mentre un calabrone africano infreddolito cerca tempore nel suo indegno orifizio anale.
RispondiEliminaStupido Seimani, vorresti essere IMPALAto ? Schifoso
RispondiEliminaIn attesa del nuovo album, consiglio di procacciarsi anche il primo dei Tame Impala: Innerspeaker, che ai tempi di Muro di Cani fu inserito nei migliori 10 dischi dell' anno passato. Il disco propone un sound pop-psichedelico che si muove sulla scia di canzoni alla Magical Mystery Tour, riattualizzato col gusto di oggi.
EliminaOh Seimerde fet al spiritus?
EliminaSeimani esponente di spicco del Pdl bresciano.
RispondiEliminaesiste forse qualcosa di piu' disgustoso?
Al confronto la merda ripiena di vomito ricoperta di piscio sanguinolento sembra Baby Shampoo Johnson
Questo no dai, esponente del PDL no.
EliminaSeimani, sei solo il fetido risultato dell'amplesso di Berlusconi e Bersani.
EliminaSapevo che col Pdl ti avrei stanato fetida marmotta fetishgold pisser anal fist fucker che non sei altro
EliminaCazzo che attuale!scherzi a parte, m'era molto piaciuto il film e mi son sempre chiesto che cazzo di fine avesse fatto quel panzone imbenzinato dalla voce roca negroide quasi da brivido...seimani, e tre cazzi! ....so che non c'entra niente ma non riesco a tratenermi
RispondiEliminaDopo aver sentito la suadente e fantastica voce di Cat Power capisco per la prima volta il significato di Wonderwall, canzone altrimenti inutile
RispondiEliminaSeimani, cosa faresti con la linguaccia dei Poison ? Sporcaccione, sappiamo tutti dove te la infileresti.
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