Ten Years After: Leggende dal Passato

di RSK

Akron/family & Angels Of Light (2005)

All'inizio di tutto, all'inizio della loro storia, prima di rovinose cadute e tribolate risalite che hanno permesso agli Akron/Family di pubblicare, non più tardi di un paio di anni fa, l'ottimo Sub Verses (2013), i newyorkesi paladini di certo folk rock sghembo e malaticcio sfornarono questo gioiello in compagnia della one man band di Michael Gira anch'esso degno rappresentante artistico della grande mela. Nato a margine di un tour live  Akron/Family & Angels Of Light è una scommessa vinta in pieno. Una scommessa che partendo dal già citato approccio folk riassume lo spirito del rock/noise alternativo mescolandolo con il jazz e la musica post psichedelica. Un disco che spiazza continuamente lasciando alla fine un leggero senso di straniamento soprattutto quando si arriva alla traccia 8 e il vocione Laneganiano di Michael Gira attacca I Pity The Poor Immigrant tratto dall'album John Wesley Harding di Bob Dylan. Pubblicato nel 1967 in un epoca in cui il menestrello di Duluth torna a far pace con la musica folk acustica in quella lunga e prolifica stagione insieme alla Band che, tra le altre cose avrebbe portato alla pubblicazione dei Basament Tapes nel 1975 (vd qui sotto). Un disco nettamente diviso in due, così voluto per distinguere il sound delle due band. Un disco che arriva in un periodo in cui sperimentare sembrava fosse l'unica strada rimasta per il rock del nuovo secolo. Da non dimenticare. 

P.J.Harvey: To Bring You My Love (1995)

Dopo le perle grezze dell'indie rock (Dry e Rid Of Me, rispettivamente del 1992 e del 1993), che progressivamente trasformano la giovanissima Polly Jean del Somerset da bambina prodigio a nuova musa della musica "del diavolo", è forse con questo disco del 1995 che P.J.Harvey spicca definitivamente il volo nell'olimpo del cantautorato. Semplicemente un disco da amare, praticamente impeccabile, tenacemente infallibile. To Bring You My Love rasenta la perfezione: dalla titletrack che apre le danze con un blues sporco e cattivo, passando per la Cavernicola C'Mon Billy fino alla hit Down By The Water. Nei 42 minuti del disco si può apprezzare l'evoluzione artistica della nostra che non rinunciando alle radici della musica e della sua musica gioca con la voce e gli arrangiamenti passando da graffianti rock blues a morbide ballads Accompagnata per mano da John Parish e Mick Harvey spicca il volo verso l'olimpo. Capolavoro!


The Sisters Of Mercy: First And Last And Always  (1985)

La poetica di Leonard Cohen e lo spirito dei Joy Division per questo gruppo britannico capitanato da Andrew Eldritch fedele emulo di Ian Curtis che appena cinque anni prima della pubblicazione di questo esordio, diventava leggenda. Quanti gruppi musicali da quella tragica data in avanti avrebbero cercato di imitare lo sfortunato frontman dei Joy Division? I Sisters Of Mercy però lo fanno solo in parte accollandosi anche il merito di essere considerati come dei veri e propri paladini del gothic e del filone dark. Inutile disquisire sui termini, la verità è che First And Last And Always è un disco terribilmente legato alla sua epoca capace di sfornare un bel gruzzolo di pezzi notevoli e in definitiva non è nient'altro che un ottimo album di rock. Dall'arrembante Walk Away passando per la ballata Marian (Version) fino a Nine While Nine e Amphetamine Logic un disco da riscoprire a tutti i costi.

Bob Dylan & The Band - The Basement Tapes (1975)

Quando ancora dei social network non esisteva nemmeno l'ombra e quando la musica rock e le sue stelle erano l'ombelico del mondo, nacquero le storie leggendarie che contribuirono a fare dei protagonisti di quell'epoca dei miti senza tempo. Dal rapimento misterioso di Jimi Hendrix, alla tragica fine di Brian Jones passando per la storia nerissima della famigerata Family del "cantautore" e assassino Charles Manson per non parlare della morte (?) senza risposte di Jim Morrison. Erano gli anni '60 e '70, due decenni che cambiarono il mondo, per sempre. Bob Dylan nel 1966 è vittima di un misterioso incidente in motocicletta, rimasto avvolto per anni nel mistero e di cui non si sono mai conosciute né le vere cause né le conseguenze. Quel che è certo è che il nostro, dopo il fattaccio, si ritira a Woodstock in una casa color rosa, in campagna dove invita un bel gruppetto di amici e comincia a ruota libera a suonare e incidere una quantità enorme di materiale, per lo più folk, roots e di rock classico cercando di riappacificarsi con le radici della musica americana, dopo la famosa svolta elettrica. Il risultato è incommensurabile nel senso che da quel periodo usciranno nel corso degli anni vari e importanti dischi, non solo per lui ma anche per la banda di amici che lo accompagnava, ovvero The Band. Successivamente, nel 1975, Robbie Robertson mette insieme i Basament Tapes aggiungendo pezzi anche non registrati a Big Pink. Ed eccoci qui dunque con questo disco tra le mani. Un disco che, come se non bastasse la fantastica musica che contiene, ha anche una grande storia alle spalle, una storia che vale la pena raccontare e ricordare, come la storia della musica, la storia del rock.
Nel 2014 è uscita la raccolta definitiva, forse, intitolata The Basement Tapes Complete ovvero, il numero 11 della Bootleg Series con un cofanetto di 6 dischi. Thank you Bob!

Them: The Angry Young Them (1965)

Altra scintillante stella del firmamento rock, la leggenda irlandese Sir George Ivan Morrison o semplicemente Van Morrison, fa il suo esordio nel 1965 insieme a un gruppo di amici chiamati Them con un disco che sprizza blues da tutti i pori. Noto soprattutto per l'hit Gloria, The Angry Young Them in realtà non ha niente da invidiare ai dischi rock leggendari usciti negli stessi anni e di cui più o meno si è parlato anche in questa rubrica. Quasi interamente composto dall'estroso cantautore di Belfast si avvale anche di pezzi frutto di improvvisazione della band o cover di John Lee Hooker e Jimmy Reed. Sul retro della copertina del vinile una nota annuncia: "Questi cinque giovani ribelli sono scandalosamente fedeli a loro stessi. Provocatori! Incazzati! Tristi! Così onesti da arrivare al punto di insultarvi!". Buon appettito!

Nessun commento:

Posta un commento