Musicanidi di Maurisio Seimani: Ezra Furman, They Might Be Giants, Westkust

a cura di... Maurisio Seimani

Ezra Furman - Perpetual Motion People

Volete un rimedio contro la noia ed "il logorio della vita moderna" (citando lo spot di un noto liquore nazionale)? Cercate alla voce "rock and roll" e citofonate "Ezra Furman", cantautore ventinovenne proveniente da Chicago, che con Perpetual Motion People giunge alla sua terza opera solista dopo l'acclamato Day of the dog del 2013. Come nel precedente, anche in questo nuovo lavoro a fare la differenza è un approccio rocknroll, (appunto) che si distingue per la sincerità del suo piglio, che nulla concede all'accademia o alla citazione scolastica. La novità è invece un atteggiamento meno punk, che però contribuisce virtuosamente a dare agli arrangiamenti un impianto più definito e meno disturbante. Scontato riferimento di un'opera siffatta è senz'altro Joe Strummer, mentre spingendosi a parallelli più recenti si potrebbero tirare in ballo gli estri di Julian Casablancas e Jack White, in un contesto nel quale però il suono resta sempre molto meno elettrico e più ancorato a sonorità vintage anni 50. Se si è ben compreso in che territori ci si sta muovendo si comprenderà come genuina strafottenza e ribelle freschezza siano ingredienti irrinunciabili perchè un disco siffatto possa girare come si deve. Furman possiede queste qualità e le unisce ad una profonda credibilità interpretativa che gli permette di condurre l'ascoltatore su certi vecchi rettilinei da rocknroll movie in bianco e nero dove, proprio no, la noia non è stata e non sarà mai di casa.
In una parola: 50s
Giudizio: 3 palle e mezza
(Maurisio Seimani)



They Might Be Giants - Glean

Volete ascoltare uno dei migliori singoli estivi che siano stati prodotti negli ultimi dieci anni? E che  ci vuole? Mettete in moto Glean, diciassettesimo album in studio degli istrionici They Might Be Giants e fatevi travolgere dal coinvolgente teen spirit del primo pezzo Erase. Quando vi siete ripresi non toccate nulla, perchè assieme a Good to be alive e Underwater woman, il brano citato va a costituire un trittico d'apertura folgorante. Spieghiamoci: non v' è proprio nulla di nuovo nelle composizioni di questa band del Massachusetts attiva ormai dal lontano 1982. Il loro suono, oltrechè dall'autocitazione di se stessi, è preso dritto dritto da certo pop radiofonico anni 90 (Blur, REMThe Presidents of Ther USA) e da quel crossover che fu un tempo di un gruppo come i Cake. Non è dunque solo la loro mera capacità di reimpastare certe sonorità e rendere questo disco speciale. Semmai è la bravura con cui riescono a farlo nel contingente, riuscendo nel miracolo di far suonare irresistibile un prodotto che avrebbe rischiato d'essere in verità assai banale ed inascoltabile. Istrionicamente, invece, i They Might Be Giants riescono nell'intento di coinvolgere inserendo nei pezzi idee tanto semplici ed efficaci dal risultare sboalorditive. Non fate dunque finire la vostra estate prima d'aver fatto un bel tuffo nelle acque fresche di un'opera siffatta. Ne riemergerete rinfrescati.
In una parola: rinfrescante
Giudizio: 3 palle e mezza
(Maurisio Seimani)




Westkust - Last Forever

Goteborg: la seconda città della Svezia per abitanti e la patria del death metal nella versione più melodica. È proprio da lì che provengono gli agguerriti Westkust alla loro prima prova sulla lunga distanza; ma non vi preoccupate niente riffoni a cento all'ora. Piuttosto, se vi piace il post punk, visto che in questi giorni se ne parlerà parecchio, è per voi giunta l'ora di sollazzarvi i timpani con questo frizzante dischetto. I sudditi di Carlo XVI Gustavo Bernadotte infatti, si divertono assai nel mettere in fila uno appresso all'altro gli stilemi e le varianti del suddetto genere. Si parte con un pezzo cangiante e esplosivo come Swirl che sembra voler mettere subito le cose in chiaro: c'è dell'indie-rock nell'aria. Viene in mente la terra d'Albione dagli '80 in poi almeno fino a fine secolo: dai Jesus And Mary Chain più solari agli Sverwedriver fino a epigoni come gli Idlewild o gli Adventures in Stereo...ma potremmo citarne altri mille. Idem con patate con la successiva Diswasher e Drown dove comincia a fare capolino anche dell'ottimo noise. Sempre con le due voci a rincorrersi, caratteristica interessante, visto che la voce femminile, eterea e trasognante fa da contrasto con la voce maschile che proviene direttamente da una sala prove artigianale con i cartoni delle uova alle pareti e il volume un tantino spaccatimpani. Con il livello di guardia sempre alto e il ritmo sempre incalzante si arriva così alla conclusiva Another Day che potrebbe far saltare in mente anche i primi Cranberries. In conlcusione un ottimo e promettente esordio.
In una parola: post-punk
Giudizio: 3 palle e mezza
(RSK)

17 commenti:

  1. Il pezzo non è neanche male, ma il video di Furnam è inquietante e poi come cazzo si veste?

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  2. E' messo male fess, e poi pensavo che certa gente girasse sol oa Londra. Robe de macc...

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  3. Ma non fate i bigottoni zioc...c'avrà i cazzi suoi lasciatelo in pace.

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  4. Gustavo di Svezia uno di noi.

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    1. Non fare il sunì Glenn.

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    2. Tenete queste sciatte polemiche fuori da Musicanidi.

      Calcio merda.

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    3. Col cazzo Re Gustavo uno di noi hanno arrestato snoop dog questi bastardi!

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  5. Masse di decerebrati! questo è un blog di musica...se volete fare commenti sull'abbigliamento andate su vogue o su repubblica.it

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  6. Soprattutto su Repubblica.it

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  7. Estate tempi bui per la musica...c'è poco e niente in giro!

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    1. Davvero neh...? E stasera due musicanidi se ne vanno a vedere anche Patti Smith al Vittoriale, dicono...

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    2. Wenerdì ci sono i Wire (gratis) a Brescia.....estate infame.

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    3. E c'è pure il Nistoc con una fracca di bella roba.

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    4. Un'estate noiosissima proprio.

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    5. io parlavo del post e parlavo di uscite. Non di musica dal vivo.

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    6. Mi trovo d'accordo, nonostante le nuove uscite di Wilco e Chemical Brothers. Io ho recensito due dischi "d'allegerimento" che mi hanno divertito nelle ultime settimane e che nel loro genere mi son osembrati riusciti. Di dischi davvero strepitosi non mi pare di sentirne da molto molto tempo.

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  8. Beh per quel che riguarda Westkust è uscito in realtà ad aprile...
    credo che sia ormai questa la logica di mercato...in estate è quando ci si concentra sui tour e festival vari quindi sulla musica dal vivo. Credo che dovremmo aspettare settembre inoltrato per sentire qualcosa di più interessante.,

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