di Dj Macionela
“Le pareti del cervello non hanno più finestre”
(Leoncavallo)
Perché deve farmi sempre incazzare quell’ectoplasma di Seimani? Cos’è questo pacchetto regalo (che regalo sicuramente non sarà) che m’invia quel merluzzo di direttore? Cosa ci sarà mai dentro? Ahh, l’ultimo di Battiato in collaborazione col suo fido sound-engineer Pinaxa. Mi toccherà sicuramente recensirlo, son sicuro. Quel babao di elettronica non ne capisce nulla. Ma pure gli altri che ci sono in circolazione non mi paiono delle grandi cime. Girando sul web trovo solo critiche pesantissime sul nuovo lavoro. Cosa? Cosa mi tocca leggere sul biglietto del gradasso? Pure su musicanidi ci sono lettori che ritengono “Joe Patti's Experimental Group” una stronzata! Povera Patria, quanti perfetti e inutili buffoni….
Maledizione, perché parlare di stronzata? Con quale cognizione di causa? Forse perché tanti considerano l’elettronica una “non-musica”? Forse perché, mancando quasi del tutto il contatto fisico con lo strumento, viene a mancare l’emozionalità del suono? Ignorantoni. L’elettronica è arte ma solo per chi sa coglierne le sfumature. Nessuno si è chiesto mai se è vera arte una geometria di Mondrian o un taglio di Fontana? La vera arte sta solo in Caravaggio o nei miniaturisti fiamminghi?
Nel nuovo lavoro siamo ben lontani dalla parola “sperimentale” che molto astutamente il buon Maestro ha voluto infilare nei titoli. L’elettronica proposta non è più sperimentale da almeno 30 anni. Undici composizione dove le tastiere, i sintetizzatori e il pianoforte si alternano per creare paesaggi artificiali e ultraterreni. Undici canzoni che rielaborano vecchi pezzi di Battiato (“Come Un Branco Di Lupi”, “Propietà Proibita”, “Leoncavallo”, “L’Isola Elefante”) regalando atmosfere ambient classiche. Balzano qua e là all’orecchio rimandi electro-retrò alla Boards Of Canada. Battiato si trasforma grazie alla sua voce in un ologramma impalpabile che appare a momenti come figura tridimensionale aliena che declama versi metafisici e astratti. Il Maestro del Maestro (Stockhausen, ndr) si fa largo nei ricordi, il “sacro”, appena appare (“CERN”), sparisce. Il clima generale dell’album è sognante, le suggestioni quasi spaziali e intergalattiche.
“Le pareti del cervello non hanno più finestre” ci sussurra il Maestro. Certo, ne abbiamo davanti mille di esempi di testoni induriti da prendere a mazzate. Buttiamo giù le pareti, diamo ossigeno ai neuroni, martelliamo le pareti craniche. Ne abbiamo bisogno.
Aria, aria, aria….
TRACKLIST
1. Leoncavallo
2. Le Voci Si Faranno Presenze
3. Klavier
4. Omaggio A Giordano Bruno
5. Come Un Branco Di Lupi
6. The Implicate Order
7. Nel Cosmo
8. CERN
9. Nuba
10. L'Isola Elefante
11. Proprietà Proibita
Dio ci preservi DJ Macionela. Finalment eun po' di buon senso.
RispondiEliminaSEIMANI testone di cazzo indurito
RispondiEliminaSeimani perfetto e inutile bubbone.
RispondiEliminaA me questo disco non ha fatto impazzire, ma è vero che le recensioni si seguono come pecore...parte uno a dire che un disco è bello e allora è bello per tutti, se su un forum del cazzo si comincia a scrivere che un disco fa schifo allora poi fa schifo a tutti...possibile? ben venga ogni tanto qualche recensione fuori dal coro (di belati).
RispondiEliminaCi mantiene neutri e distaccati il fatto che qui lo scopo primario di qualsiasi recensione resta insultare Seimani, capisci?
EliminaE mancavano giusto i Subsonica dopo Gazzè/Fabi/Silvestri, Marlene Kuntz, Carmen Consoli, Massimo Volume, il tour celebrativo di Hai paura del buoi e dei CSI CCCP ecc...ecc...che ne pensate di questo rientro in massa delle vecchie glorie anni 90? Perchè tutte ora? perchè?
RispondiEliminaParliamo di "ritorni" avvenuti in tempi diversi, legati a progetti diversi, con risultati artistici diversi, non si può inserire tutto nello stesso calderone. Certo sembra che un certo revival anni 90 ci sia (a giudicare dalla gente che si ritrova poi ai concerti sembra però interessi più agli stessi ex giovani degli anni 90 che ai giovani delle generazioni successive o sbagliamo?).
EliminaSarà che forse le proposte attuali fanno abbastanza cagare? O meglio, magari non fanno nemmeno cagare ma i "grandi" nomi che tirano oggi sono ancora quelli legati agli anni '90 quando, a livello musicale, si potevano ancora investire certe cifre in marketing?
EliminaSecondo me il punto è che potevano ancora investire certe cifre in produttori, staff tecnici, e studi di registrazione con i controcazzi, il che una certa differenza la faceva. A volte non basta solo avere delle belle canzoni. La storia del rock è fatta anche di grandi produttori che con le loro dritte ed i loro consigli hanno contribuito non poco alla nascita di grandi album. Riguardo al marketing invece ciò che mi vien da dire è questo: oltretutto lo vogliamo dire che anche vendere contava? Oggi si producono dischi che poi esistono solo nelle recensioni della critica (spesso tendenti al 7). Perchè di fatto non vendono niente ed ai tour di queste band vanno solo quattro gatti. Un tempo questo significava restare senza contratto discografico in men che non si dica. A volte (come oggi) era un peccato perchè le doti in verità c'erano. Altre volte (sempre come oggi) era il prodotto che per quanto "puro e indie" purtroppo faceva cagare. Solo che ora, a causa del fatto che il vendere in sè non significa più nulla, esistono gruppi che vanno avanti anni a campare così, perchè possono permettersi il lusso di pagarsi una vita da artistoidi rimettendoci di tasca propria...ha senso? Confondono solo le acque, creando un grande mare in cui incappare nei gruppi veramente validi risulta più difficile e fortunoso. Il sistema consumistico produceva schifezze immani, ma lo spietato sistema darwiniano che governava i suoi canali divulgativi e distributivi garantiva anche che all'ascoltatore arrivassero più prodotti di qualità. Questo mi pare innegabile.
RispondiEliminaPS: ed oltretutto se non te ne frega anche di farci la pila, farti mille modelle, sfasciare camere d'alberghi tutto questo è molto poco rocknroll. farsi crescere la barba, mettersi due occhialetti da intellettualoide e una camicia a scacchi e fare musica a proprie spese solo "per la poesia" è molto romantico, ma poi non meravigliamoci che le nuove generazioni si facciano attirare di più da rappers che talvolta non avranno un cazzaccio da dire, ma almeno ciò che fanno lo fanno ancora per la grana, l'auto di lusso, e la figa e non solo per la gloria. Il rocknroll un tempo era soprattutto questo, in fondo, non dimetichiamocelo. Elvis, Jerry Lee Lewis...erano questo.
EliminaQuando Seimani si spinge oltre le colonne d'Ercole fa paura.
EliminaTanti dischi rock oggi sono prodotti per un pubblico fra i 35 ed i 40 anni. E' per questo che sta sparendo dai licei. E gli dò anche ragione a un adolescente se non glie ne frega un cazzo degli Alt-J, è roba troppo seria e matura e scervellotica per un adolescente. Beati noi che avevamo Kurt, i Pearl Jam e quel cazzone di Piero. Il rock è morto.
EliminaMi sembra che si stia facendo di tutt'erba un fascio! Innanzitutto bisogna distinguere i gruppi. In quell' elenco di sopra ci sono band che stanno ancora oggi facendo cose più che egregie e che continuano a sfornare dischi di qualità anche se magari con più mestiere di un tempo. Chi l'ha detto che passati i 30 anni sei musicalmente un vecchio? Ricordiamoci che oggigiorno ci sono un sacco di 40-50 enni con i meccanismi cerebrali e di marketing di ventenni di 50 anni fa! Per cui il rock è morto una cippa! Se poi prendiamo come modello quello che passano su MTV o quello che ascoltano il 90 per cento dei giovani d'oggi...negli anni '80 ascoltavano i Duran Duran e nei '90 Jovanotti...che cazzo è cambiato! Tu magari ascoltavi i Pearl Jam ma quanti come te? pensaci! Hey Hey My My Rock'n'roll can never die
EliminaDEAD ROCK'N'ROLL MEN WALKING
EliminaCon grande stima rispondo a RSK: ma su quello che hai scritto tu sono completamente d'accordo, non hai capito il mio commento...io dico che i gruppi che ci sono in giro ora (vedi appunto Alt-J) fanno musica per vecchi, non i Massimo Volume o i Marlene Kuntz. Commentavo il commento del vostro Seimani che secondo me ha ragione quando dice che è normale che oggi un teenager si sente più attratto da un rapper che da tutta la musica indie sofisticona che gira ora, .Non c'è niente di più triste che vedere il rock relegato a genere snob di nicchia per sua stessa colpa...mi sembra che sei passato al mio commento sorvolando tutti gli altri, non si stava più parlando di quei gruppi anni 90, ma della differenza tra anni 90 ed oggi. E per me la differenza è che il rock di oggi è troppo snob ed inutilmente sofisticone nel 99,9% dei casi. Per questo dico che se non si cambia questa tendenza il rock è morto.
EliminaMa cosa vuol dire "inutilmente sofisticone"?
EliminaQualcuno ricorda dove era finito il rock negli anni '80?
Ora è il momento del rap.
Le mode passano, il rock tornerà.
Tu puoi vederla come spazzatura ma i ragazzi a fine anni 80 ascoltavano Guns and Roses, AC/DC, gli Iron Maiden, gli U2, i REM.......poi nei 90 è arrivato il grunge, gli Oasis, i Radiohead, ecc...il rock era nelle scuole, era nei licei...e c'era un motivo. Oggi io non capisco come un sedicenne possa impazzire per gli Arcade Fire, gli Swans o Anna Calvi. o gli Alt-J, infatti ai concerti ci trovi solo persone tra i 30 ed 40 anni...Io adoro gli Swans e sono andato a cnhe a sentirli dal vivo, ma se il rock è questo se non è morto andrà a morire sicuramente. Insieme a quelli della mia età.
EliminaA questo punto però vorrei sapere che ha da dire Joe The Dog a Fedez che ha scritto:
RispondiEliminaChe il vice presidente del Senato Maurizio Gasparri mi insulti per il mio aspetto, esibendo un'ignoranza e dei limiti intellettuali imbarazzanti per un uomo nella sua posizione, mi importa poco. Non mi sorprende. Che l'Onorevole usi i medesimi metodi squallidi, prepotenti e vessatori nei confronti di una ragazzina però, mi fa sinceramente paura. Sicuramente i problemi della Nazione in questo momento sono altri. Sicuramente Gasparri non verrà punito in nessun modo per questa oscena esibizione di arroganza. Ma sono piccoli episodi come questi a essere rivelatori della superbia senza fine e dell'animo ghiacciato con cui molti uomini di potere pensano ai cittadini. Sono piccoli episodi come questi che illuminano a giorno la mania di onnipotenza, l'ego debordante e la mancanza totale di senso di colpa che affliggono taluni tristi personaggi. Io da solo non posso fare molto. Ma voglio fare l'unica cosa concreta che mi sembra possibile: se MariaPia, la ragazza insultata dal Vice Presidente del Senato, decidesse di rivalersi tramite vie legali, io sarò felice di sostenere il costo dell'azione. Non per dispetto. Non per vendetta. Per ottimismo. Perché non ce la faccio più a leggere quotidianamente di queste persone. Fa nulla se poi qualcuno avrà da dire che insisto a voler fare politica e a volermi occupare di cose che non mi riguardano da vicino. Per me il rispetto, in particolar modo da parte di chi detiene il potere, è la base della democrazia rappresentativa e della società civile stessa. Altrimenti serve a poco sdegnarsi e stupirsi dei ragazzini torturati negli autolavaggi e fare le campagne ministeriali anti bullismo. Io non ce la faccio a considerare un atto di violenza come qualcosa che non mi riguardi.
Non è politica. E' solo buon senso.
Che cazzo devo dire a Fedez? Che sottoscrivo ogni cosa che ha scritto tranne le prime tre righe, perchè se il Vicepresidente del Senato se ne va su Twitter a insultare i rappers un po' mi importa e mi soprende. Poco manca che ce lo ritroviamo qui sopra a insultare Seimani. (Cosa che oltretutto avrebbe anche un senso, anzichè starnazzare scompostamente per 4 tatuaggi del cazzo e battibeccare con una ragazzina fors'anche minorenne perchè è un po' sovrappeso).
EliminaPersonalmente credo che gasparri provochi sapendo di provocare. Il navigato politico fascista sa benissimo di essere in crisi di notorietà e per rimanere sulla cresta dell'onda sarebbe disposta ad accoppare la madre. Meglio soprassedere, che cosa c'è di quell'uomo che già non sappiamo?
RispondiEliminaDue deputati del PD solo pochi giorni fa si erano presi la briga di telefonare a Sky per far rimuovere Fedez dalla trasmissione X Factor, in cui fa parte della giuria, perchè autore dell'Inno del Movimento 5 Stelle. Ora Gasparri scende in campo contro di lui (e cosa ancor più grave: fa del bullismo contro una ragazzina) perchè ha preso posizioni anti-leghiste. A me invece sembra di notare una profonda e pericolosa intolleranza della politica verso chi cerca di reintrodurre temi politici nella musica nazional-popolare (scomparsi ormai da decenni, del resto, fosse ancora qui il nostro Dio dell'anno!). Cioè finchè fanno politica gli Assalti Frontali che sono di nicchia e vicini ad un ambiente che è già "profondo rosso" in fondo chi se ne frega, ma se lo fa Fedez la cosa è molto più scomoda, perchè il suo pubblico è presumibilmente trasversale. Sono d'accordo dunque che l'attacco a Fedez è cosa studiata, ma non tanto da Gasparri, quanto dalla politica in generale. Solo che siccome a portarlo avanti sono dei vecchi politicanti rintronati che delle dinamiche della rete non capiscono un cazzo ci stanno facendo solo una gran figura di merda, secondo me. Pensavano che dare addosso a un rapper fosse come sparare sulla croce rossa, non hanno capito un'accidente.
EliminaMa da cosa è cominciata tutta la questione?
RispondiEliminaFedez su twitter aveva lanciato il motto "Stopinvasione della Lega a Milano". Gasparri arrivava in soccorso degli amici leghisti.
EliminaDE-GASPARRIZIAMO MUSICANIDI
RispondiEliminaA stronzo!
EliminaPerchè invece non vi liberate da Seimani e fate direttore Gasparri?
EliminaNon dimentichiamoci cosa successe anche a Battiato quando decise di occuparsi della cosa pubblica. E' vero che oggi se si parla di libertà d'espressione siamo molto meno tolleranti che un tempo.
RispondiEliminaE' questo che ha generato il fenomeno Grillo. C'è un vecchio intervento di Travaglio dove ricordava che il comico aveva tentato molte vie diverse prima di trovarsi quasi obbligato a fondare un partito. S'era fatto ricevere da Prodi che l'aveva preso per il culo, aveva raccolto firme per referendum che sono rimasti carta straccia, si era proposto alle primarie del PD e loro avevano reagito con estrema aggressività...Ma la supponenza della politica nei confronti dell'artista oggi è questa. L'atteggiamento è sempre quello del "torna al tuo posto saltimbanco". Una volta, almeno da sinistra, c'era più rispetto per ciò che aveva da dire un cantautore come De Andrè o un comico come Benigni.
Obbligato a fondare un partito? Con tutto il rispetto De Andre è De Andre e pure Benigni è Benigni. Grillo è un megalomane del cazzo e pure fascista. Stai a vedere che adesso è colpa di Prodi se ci dobbiamo sopportare le derive populiste del genovese...
RispondiEliminaL'intervento di Travaglio del 10 maggio 2012: https://www.youtube.com/watch?v=KHpCPHDFiGE
EliminaE' pacifico che Grillo possa stare sui coglioni. Io eviterei sempre però di usare termini come populista o populismo. Mi sembra sia diventata la parolina magica per sedare sul nascere ogni mal di stomaco sociale, una via di mezzo tra il malox ed il lexotan da appioppare a chiunque alzi i toni in quest'ospizio. Ha detto "troie"? Ah, è populista, e chiusa la questione! Poi fa niente che le troie in parlamento ci siano davvero. Ha detto vaffanculo? Ah...e così via...
EliminaNon ci siamo capiti. Se dice troia o vaffanculo, in quel caso, è solo un maleducato. Il problema non è il linguaggio in se. Grillo è un populista (di destra) perchè è anti politico, contro l'immigrazione, euro scettico, cospirazionista ed è il leader indiscusso del suo movimento. Insomma risponde in toto all'identikit del populista.
EliminaPer Anonimo?: Sì, ma giusto o sbagliato che sia utilizzarlo per Grillo, diciamo che forse col tempo ho solo finito per trovare antipatica quella parola in generale. La si sente ormai troppe volte in questo paese, riferita alle cose più disparate, e se ci si pensa si rapporta a valutazioni molto soggettive. Chi decide dove sta il confine tra il giusto piglio politico, o la giusta intransigenza, ed il populismo? Renzi, parla il politichese, non è antieuropeista, non è cospirazionista e lo si definisce nello stesso modo di Grillo. Populista lo possiamo usare anche per Salvini, qualcuno usa populismo per definire alcune prese di posizione dei sindacati sulla questione del lavoro, ho sentito usare quel termine anche per Vendola ai tempi, ricordo che lo dissero appunto di Battiato in occasione di quella sua uscita sulle prostitute...Capisci che intendo? E' molto facile dare a qualcuno del populista ed è un'attimo ormai qui che ti ritrovi etichettato in quel modo, giusto o sbagliato che sia. Passa così quasi l'idea che alla fine l'unica cosa da fare per non passare da populista sia starsene tranquilli e non dire proprio niente o ripetere le solite cose di sempre. Ecco il motivo della mia antipatia verso l'inflazionato epiteto!
EliminaComunque io non capisco che commentate a fare se non avete da insultare Seimani o, al limite, scrivere qualcosa che riguardi la musica.
RispondiEliminaI centri scommesse hanno chiuso la possibilità di puntare su Jesus Christ Superstar come secondo singolo dell'album perchè temevano un tracollo della Borsa.
RispondiEliminaSuor Dorothea, transanal debordea.
RispondiElimina(prossimamente...)
Altri pezzi papabili:
RispondiEliminaStairway to heaven, Personal Jesus, Welcome to paradise, Paradise City, God only knows, Tears in heaven, ...disco rock dell'anno.