Made in Nashville - Non solo country


Proprio a Nashville ha deciso di stabilirsi in pianta stabile dal 2009 Mr. Jack White* e nella culla della musica country è stato registrato il suo ultimo Lazaretto, uscito a giugno di quest'anno.
Che la vena creativa del cantautore americano fosse saldamente ancorata alle più profonde radici blues rock della musica stelle e strisce era già evidente ai tempi degli White Stripe ed anche qui il nostro si butta con sincero entusiasmo in un'opera che, fondando la sua forza sugli usuali irresistibili riff di chitarra, scava a piene mani nella medesima tradizione. Il risultato è trascinante grazie anche all'ottimo stato di forma dello stesso White e di tutti gli altri musicisti coinvolti. Questo contribuisce a far sì che i pezzi trasmettano una grande immediatezza, quasi uscissero da sessions estemporanee, nonostante il disco abbia invece richiesto un anno e mezzo di preparazione.
In tutto questo anche Temporary Ground un pezzo in cui c'è tanta di quella Nashville da rimanerne ubriacati...(J.C.)

(*Jack White non è l'unico artista contemporaneo che, come Dylan sul finire dei '60, si sia rifugiato in quel di Nashville per ritrovare l'ispirazione perduta (perduta?). Come lui hanno fatto anche i Black Keys nel 2010, spostando a NashVegas la loro sede operativa. Della vicina Franklin sono invece i Kings of Leon, band in attività dal 1999).

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