Generale De Gregori - Dio del Mese

Tu da che parte stai? 
Stai dalla parte di chi ruba nei supermercati? 
O di chi li ha costruiti? Rubando? 
"Chi ruba nei supermercati?"

di TommyThecaT 


La fede è una gran bella cosa, o brutta. Dipende. Bisogna accettarla, subirla, dominarla. E' una cosa misteriosa, impossibile da esprimere a parole. Ci si sottomette a un volere superiore, a un potere impalpabile ma fortissimo. E' difficile da comprendere, non dev'essere discussa, parla in modo criptico. Il nostro dio del mese di febbraio è il capo mistico di una religione molto particolare, criptica e sotterranea, regala ai suoi fedeli delle parole incomprensibili, lascia dei testi "musicati" che vanno ben oltre l'umana ragione e comprensione. Ci si sforza ma, spesso, tutto è inutile.


Cosa avrà voluto dire il nostro Francesco? Cosa gli passava per la mente? Perchè? Per quale motivo? Ci sentiamo piccoli di fronte a certe sue canzoni. Non certo per la possenza delle costruzioni sonore, ma per il suo "verbo", per i suoi illogici accostamenti, per le sue metafore assurde, per i suoi schizzi surreali...
Come i più grandi poeti "ermetici", regala traccie di poesia pura, libera e avulsa da ogni finalità terrena, essenziale e scarna. La volontà educativa l'ha sempre lasciata volentieri ad altri, forse alla volontà o al raziocinio dei suoi adepti. Ma lasciamoci cullare un attimo dalle sue parole...

...e adesso puoi richiuderti nel bagno a commentare le mie poesie, però stai attenta a tendermi la mano, perché il braccio non lo voglio più, mia madre è sempre lì che si nasconde dietro i muri e non si trova mai, e i fiori nella vasca sono tutto quel che resta e quel che manca, tutto quel che hai e puoi chiamarmi ancora amore mio... 
"Bene"


...Generale, dietro la collina ci sta la notte crucca e assassina, e in mezzo al prato c'è una contadina, curva sul tramonto sembra una bambina, di cinquant'anni e di cinque figli, venuti al mondo come conigli, partiti al mondo come soldati e non ancora tornati... 
"Generale"

...se tu fossi di ghiaccio ed io fossi di neve, che freddo amore mio, pensaci bene a far l'amore. È giusto quel che dici ma i tuoi calci fanno male, io non ti invidio niente, non ho niente di speciale. Ma se i tuoi occhi fossero ciliege io non ci troverei niente da dire... 
"Non c'è niente da capire"

...quelli che hanno letto milioni di libri e quelli che non sanno nemmeno parlare, ed è per questo che la storia dà i brividi, perchè nessuno la può fermare. La storia siamo noi, siamo noi padri e figli, siamo noi, bella ciao, che partiamo. La storia non ha nascondigli, la storia non passa la mano. La storia siamo noi, siamo noi questo piatto di grano...."La storia"

 ...a volte potrai avermi con un fiore, a volte un fiore non ti basterà, a volte penserai di avermi chiuso in una stanza. Dammi le tue chiavi dolci, voglio farne una copia, voglio scrivere una lunga poesia per le tue braccia...
"Giorno di pioggia" 

E si potrebbe andare avanti all'infinito. Ogni canzone è una piccola finestra sulla sua psicologia complessa, ogni verso è uno stretto nodo della sua rete "ermetica" che raccoglie mille spunti altamente simbolici riversati sull'ascoltatore attonito e confuso. Ascoltare De Gregori è un piacere immenso, capire De Gregori è forse un privilegio riservato a pochi. Forse i ripetuti ascolti, forse l'approfondimento del personaggio possono rivelarne il significato più nascosto e intimo. Io ci provo oramai da anni e neppure un quarto della sua parola mi si è chiarito. E forse in questo risiede la sua grandezza: per molti autori musicali la vera magia sta nelle sette note, in Francesco De Gregori sta nei suoi testi. Grazie mille dio del mese, non ti chiederemo mai d'illuminarci (lungi da noi il pensiero) ma di lasciarci nelle tue nebbie interiori, nei meandri dei tuoi pensieri perchè...nuove distanze ci riavvicineranno / dall'alto di un cielo, Diamante, / i nostri occhi vedranno.

7 commenti:

  1. Philip Seymour Hoffman, una dolorosissima perdita. Lo adoravo.

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  2. Discografia De Gregori3 febbraio 2014 alle ore 09:12

    Alice non lo sa (RCA, 1973)
    Francesco De Gregori (RCA, 1974)
    Rimmel (RCA, 1975)
    Bufalo Bill (RCA, 1976)
    De Gregori (RCA, 1978)
    Banana Republic (con Lucio Dalla, RCA, 1979)
    Viva l'Italia (RCA, 1979)
    Titanic (RCA, 1982)
    La Donna Cannone (RCA, 1983)
    Scacchi e Tarocchi (RCA, 1985)
    Terra di Nessuno (CBS, 1987)
    La nostra storia (antologia, 1987)
    MiraMare 19.4.89 (CBS, 1989)
    Catcher in the sky (live, Serraglio, 1990)
    Niente da capire (live, Serraglio, 1990)
    Musica leggera (live, Serraglio, 1990)
    Canzoni d'amore (Sony, 1992)
    Il bandito e il campione (live, Serraglio, 1993)
    Bootleg (live, Serraglio, 1994)
    Prendere e lasciare (Sony, 1996)
    Le origini (antologia, 1996)
    La valigia dell'attore (live, Serraglio, 1997)
    Curve nella memoria (antologia, Sony, 1998)
    Amore nel pomeriggio (Sony, 2001)
    In Tour (live con Mannoia/Ron/Daniele, Blue Drag, 2002)
    Il fischio del vapore (con Giovanna Marini, Caravan, 2002)
    Pezzi (Caravan, 2005)
    Calypsos (Sony, 2006)
    Per Brevità Chiamato Artista (Sony, 2008)
    Work In Progress (con Lucio Dalla, 2cd, live, Warner, 2010)
    Sulla strada (Caravan, 2012)

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  3. Ecco, se c'è uno che mi sta sul cazzo è de Gregori, non la sua musica LUI! Solo LUI, la merda umana, simbolo del cantante snob che schifa il suo pubblico perchè lui è troppo figo per abbassarsi al livello del suo pubblico. Brutta merda, con tutti i soldi che ti abbiamo fatto fare venendo ai tuoi stupidi concerti. De Gregori, mi fai Cagare! Tu, non la tua musica. Solo tu, uomo di Merda!

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