Around The World: Milano

di ThommyTheCat


Milano vicino all'Europa
Milano che banche che cambi
  Milano gambe aperte
 Milano che ride e si diverte
 Milano a teatro un ole' da torero
 Milano che quando piange piange davvero

Milano Carabinieri Polizia
 che guardano sereni 
chiudi gli occhi e voli via
 Milano a portata di mano
 ti fa una domanda in tedesco
 e ti risponde in siciliano
 poi Milan e Benfica
 Milano che fatica

Milano, primi anni ‘80

E chi non se la ricorda la mitica “Milano da bere”. Come oltre oceano c’era una New York da mangiare, qui ci si poteva trangugiare un’intera città. Tutto nasceva dal mitico “amaro” Ramazzotti (per il sottoscritto una merda totale). Un mito nato da un “amaro”; parola sinistra, strano destino. Si diceva fosse la vera capitale d’Italia, era il centro del potere economico-bancario, era il paradigma del benessere diffuso, era la città dei “Brambilla” bauscioni, era la rampa di lancio di una generazione politica “bastarda” e “assassina” (do you remember “i socialisti”?), un lancio interrotto bruscamente dal tintinnio delle manette. “Milano che ride e si diverte” diceva il nostro amato Lucio Dalla. E ci si divertiva davvero alle spalle delle generazioni future. Era una bella zoccola che si mostrava a gambe aperte, una bella gnocca che attirava nella sua rete mille mosconi brutti e appiccicosi.

Milano, 2014

Dov’è finita Milano? Risucchiata da una crisi psicologica, morale, materiale ed economica senza precedenti è tornata a essere quello che era: una brutta e grigia città. E che non saltino fuori gli strenui difensori della “milanesità”! E’tornata a essere quello che era, ha perso tutto il suo “charme”. La Milano non è più per il mondo la città della moda, non è più il centro di potere rampante degli anni ’80, non è più piazza San Babila gremita dal popolo “yuppies”, ben indagato e descritto da una miriade di film spazzatura. E’tornata a essere un agglomerato urbano di seconda importanza progettato nelle periferie in modo indecoroso, un grigiume edilizio piatto ai piedi delle prealpi lombarde. “Milano sguardo maligno di Dio”, fa paura oggi leggere questi versi. Rimane ancora, per i pochi nostalgici rimasti, il dolce zucchero. Per il resto, Milano è solo catrame, viscido e sporco, è un pugno allo stomaco per chi è costretto a viverci o a lavorarci.

Milano, futuro

Il nostro amato Lucio inseriva nel suo undicesimo album (“Lucio Dalla”, pubblicato nel 1979) versi emblematici e chiarificatori. Erano versi sospesi tra ammirazione, nostalgia, modernità con retrogusto dolce-amaro. Tre milioni d’abitanti, un solo respiro (malato di polveri sottili, oserei aggiungere), Milano che come un uccello cacciato sfugge al cacciatore e riprende il volo. Riuscirà questa volta a rialzarsi? La distanza abissale con le altre città metropolitane europee e mondiali si è allargata a dismisura. Solo tanti anni e una totale inversione mentale e una montagna di soldi potranno raddrizzare questa lenta e inesorabile discesa che accompagna Milano e l’Italia intera. Sperando che l’unità di rianimazione sia gestita da una “sanità” sana e non corrotta, Milano “tra la vita e morte continua il tuo mistero”.

14 commenti:

  1. Completamente d'accordo. Fra le metropoli europee Milano è ad oggi forse la meno interessante. la crisi economica è anche meno importante della sua crisi culturale. Milano non fa più tendenza, Milano non è più avanguardia, Milano...che è scaturito da Milano negli utimi vent'anni? Quale movimento culturale, quale movimento musicale, quale movimento letterario o artistico? Milano è una metropoli, ma come può oggi essere paragonata a città come Barcellona, Berlino, Londra, Lisbona...che ci si va afare a Milano? Ah, dimenticavo: i navigli, oggi come oggi, fanno cagare.

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  2. Su Milano non si può che consigliare anche questo bellissimo pezzo di teatro canzone di Paolo Rossi, intitolato appunto Milano ("Non so a voi ma a me gli altri mi stanno sui coglioni"): http://www.youtube.com/watch?v=qSIREp9Qwho

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  3. Seimani sei solo un paninaro fallito

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  4. Ma che roba è Milanocane? Ci sono altre puntate? Dove si possono vedere?

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  5. Più Milazzo e meno Milano

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    1. Beh, però mi è bastato vedere 5 minuti per preferire quasi la Milano cane a quello schifo lì. Non si esce vivi dagli anni 80.

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  7. Con chi ce l'ha Loredano Scellerata pazzeschi in quel video?

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    1. ma chi? Quello che gira in bermuda di notte? Ma per favore, se non vi piace milano statevene nei vostri paesini sfigati, di dove siete? Chissà che belle serata a Vercelli o Pavia!

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    2. Testa di cazzo, le mondariso che c'abbiamo qui a Vercelli voialtri a bausciopoli ve le sognate!!!

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    3. Franco Alberto Ferrari13 febbraio 2014 alle ore 21:36

      Credo che il problema stia tutto nella percezione, cioe' mi spiego, se voi pensate a Milano come ad una citta' che non sia Milano allora sbagliate percezione, cioe', chiaro no? Cioe' Milano non e' Parigi! Voi invece che siete di quei paeselli li' dove girate ancora coi cavalli tipo Pizzighettone, Sumo, Gattinara pensate che fare due paragoni sia facile. Ed e' li che sbagliate PIRLA!!!

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    4. Loredano Scellerata Pazzeschi13 febbraio 2014 alle ore 22:33

      Per Anonimo: ce l'avevo col controllore per ragioni che sarebbe troppo lungo spiegare.

      Per Sally: che città cosmopolita quella che ti giudica perchè giri di notte in bermuda. Perchè allora non mettere un distributore di divise ufficiali per girare a Milano di notte per quelli che sono arrivati in bermuda così da togliere tutti quanti da questo insostenibile imbarazzo. Per completeza ho poi solo da aggiungere che incalzato dal valido dottor Pierpaolo Scorreggia ed ospitato dall'esimio Jebediah passai tempo fa una notte a Pavia per partecipare alla festa in un castello di non so che duchessa,o contessa, e mi divertii molto, Sally.

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  8. Milano.
    Milano vicino a Cormano.
    Che è vicino a Cusano.

    Ma soprattutto

    Milano a portata di Nano.

    Grazie.

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  9. Ho provato una fortissima emozione questa mattina quando aprendo i commenti di questo blog ho trovato questa nuova poesia di uno dei piu' grandi del nostro tempo. Grazie per aver rotto un silenzio che durava da troppo tempo; i cuori di milioni di ammiratori erano infranti e piangevano. Oggi, proprio oggi, il giorni degli innamorati tu grandissimo creatore di sogni hai deciso di regalarci un cuore nuovo...

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