mosaico senza tessere
residuo di qualcuno che dovevi un giorno essere
L'Italia è un genitore sul letto dell'analisi
Finchè quel padre non diventi tu."
In Italia, tra le altre cose, la radio fa schifo. E' quello che mi viene spesso da pensare ogni volta che mi capita di riascoltare un album come Del nostro tempo rubato dei piemontesi Perturbazione. Perchè questo disco non si muove in quei territori spigolosi e talvolta un po' snobisti cari al rock alternativo di casa nostra, non c'è nessuna traccia di quel cinismo molto cool tipico delle nostre scene underground, e non ci sono nemmeno quelle difficili composizioni in mi-minore che spesso tanto piacciono anche ai musicanidi più difficili e sofisticati.
Tutt'altro...
Le composizioni della band di Cerasuolo e soci traggono linfa dalla musica leggera italiana più tradizionale e radiofonica, esplorandone gli aspetti più nobili ed esaltandone al massimo le enormi possibilità d'evoluzione, grazie ad arrangiamenti mai banali e sempre accattivanti. I testi, divertenti ma anche graffianti (soprattutto quando in pezzi come L'Italia ritagliata, Vomito, Del nostro tempo rubato, abbandonano le immagini più rassicuranti per abbandonarsi a cupe riflessioni sul nostro paese ) sembrano fatti apposta per far cantare orde di ragazzini impazziti, grazie a ritornelli taglienti che si impiantano subito nella testa ("Competere, competere, competere per chi? Competere per chi non se lo merita. Competere competere, competere con chi...non sa nemmeno cosa sia domenica!")
Eppure...
Perchè questo disco, che si potrebbe definire quasi una raccolta di singoli (se non fosse che si parla di un doppio album che conta ben 24 tracce), non è stato la colonna sonora di una lunga estate italiana? Perchè questi pezzi non sono stati trasmessi a ripetizione dai chioschi delle spiagge del Belpaese? Perchè, insomma, tutto ciò che passa per radio dalle nostre parti deve sempre fare così schifo, anche quando esistono prodotti che pur non rinnegando una certa tradizione, se si vuole nazional popolare, riescono a mantenere un certa intelligente eleganza? Rock alternativone per palati fini o immonda monnezza: possibile non si possa più creare un territorio comune fatto da quelle canzoni, tipiche della nostra tradizione, che si possano cantare tutti insieme senza imbarazzi per nessuno? La grande musica italiana è sempre stata anche questo, pezzi da novanta come Battisti, Battiato, De Gregori, De Andrè stanno sempre lì a ricordarcelo. Come Del nostro tempo rubato, album d'ottima fattura creato apposta per farsi capire da tutti. Paradossalmente, forse, capito davvero da troppo pochi. Sarà che ormai l'Italia è davvero "un luogo della mente, la tua insoddisfazione. Concetto che anni fa si diede nome di nazione"?
Maurisio Seimani
Maurisio Seimani
(Ah, quell'estate, correva l'anno 2010, il singolo più trasmesso fu il Waka Waka di Shakira. Contenti voi...)
"Un cocktail sulla spiaggia, un caminetto Made in China
è tutto quello che vorrei
per me.
Competa Montezemolo
con tutti gli occhi a mandorla
se vuole può anche trasferirsi
ad est.
Abbiam moltiplicato
il pane ed i miracoli: le cinghie non si tirano
di più
Siam fermi ad un semaforo
per cominciare il ballo
ma siamo al verde, il conto in rosso, e l'incubo del giallo
Competere competere competere per chi?
Competere per chi non se lo merita
Competere competere competere con chi
non sa nemmeno cosa sia domenica, non sa nemmeno cosa sia!
...
DOMENICA!"
La radio fa schifo ? Seimani fa molto più schifo.
RispondiElimina1998 - Waiting to Happen
RispondiElimina1998 - 36
2002 - In circolo
2002 - Waiting to Happen / 36
2005 - Canzoni allo specchio
2007 - Pianissimo fortissimo
2009 - Le città viste dal basso
2010 - Del nostro tempo rubato
Anche In circolo è bellissimo.
RispondiElimina"L'Italia è un genitore sul letto dell'analisi
RispondiEliminaFinchè quel padre non diventi tu"
Bella frase, da scrivere sui muri.
"E questo tempo tu vuoi già chiamarlo epoca.Bruci le tappe, cercando un'epica!" (Revival Revolver)
RispondiEliminaCi piace!