Sulle strade di Twin Peaks - Colpo di Fulmine


Dale Cooper Quartet & The Dictaphones - Metamanoir
di TommyThecaT

Dale Cooper ? Ma chi era costui ? L’ho già sentito nominare. Ma dove e quando ? Ora ricordo: l’agente dell’FBI che arriva a Twin Peaks per investigare sulla morte di Laura Palmer, Dale Bartholomew Cooper interpretato da  Kyle MacLachlan. Twin Peaks! Erano anni che non mi tornavano in mente le atmosfere misteriose di quella cittadina immersa nelle foreste di conifere fra Usa e Canada. E a ben vedere (anzi, a ben sentire) il mood dell’album di questo strano ensemble francese pare molto avvicinarsi a quelle sensazioni oscure e spesso velenose che la serie tv del Maestro Lynch ci aveva lasciato nei primi anni ’90. Nel 2011 il quartetto di Digione (accompagnati dai The Dictaphones), alla fatidica seconda prova dopo “Parole De Navarre” del 2006, sforna nove traccie che si snodano in un ambiente buio e sognante che portano l’ascoltatore in uno stato di trance, fluttuante tra visioni cinematografiche in un darkjazzambient di pregevole fattura. Le stratificazioni sonore, sorrette da un drumming lento e spazzolato e da delay di chitarra degni dei migliori Bark Psychosis, spaziano nel nulla e nel vuoto della nostra mente. A tratti il sax sprigiona una sensazione di solitudine che vi porta in riva al mare, nella tranquillità della bassa marea mentre il sole viene oscurato da un’eclissi totale. O, se preferite, venite trasportati nel sottobosco umido a passeggiare tra abeti Douglas secolari, felici di aver dimenticato a casa le poesie di D’Annunzio.


Prodotto dalla label indipendente tedesca Denovali Records, l’album ci ipnotizza grazie a delicate cantilene ("La Terrible Palais"), lenti passaggi psichedelici ("Elle Agréable Rendez-Vous De Chasse"), chitarre dilatate (il pezzo capolavoro "Eux Exquis Acrostole"), keyboard drones ("Une Petit Cellier"). Il lento scorrere dei pezzi fa emergere i Bark Psychosis, gli ultimi seriosi Talk Talk, il trip-hop dei Portishead (“Le Implacable gentilhommiere”), l’ambient di Eno. Album circolare che si apre e si chiude con pezzi ambient fino a raggiungere il culmine della tensione in "Mon Tragique Chartreuse".
Musica per orecchie ben allenate al silenzio e all’attesa, musica che si farà amare e vi amerà, che si avvinghierà al vostro corpo, che toccherà le corde più sensibili della vostra anima, le corde più misteriose e nascoste.

Vi sussurrerà dolcemente poche parole che vi trascineranno dove solo voi vorrete. Soli, voi e lei.


P.S.
"Eux Exquis Acrostole" dall'album METAMANOIR
Per ulteriori informazioni, clicca QUI


Try to run away, the darkness won't cover you
Drive a big, smooth car too far
Oh, you'd better leave, you'd better leave them now
Keep driving till you find a way out
City neon hums around what you'd think you've left behind
Your American freedom isn't worth a dime
The night's not dark enough to cover you
It's not dark enough to cover you
You'd better leave
You'd better leave
Find a way out, nothing else matters now
Keep driving till you find a way out
Your American freedom isn't worth a dime
You'd better leave
You'd better leave
Your American freedom to them ain't worth a dime
The night can hide you
The night can hide you
Night's not dark enough to cover you
The night not dark enough to cover you
The night can hide you
Night can hide you
You'd better leave
You'd better leave
You'd better leave them now
It's not dark enough to cover you
You'd better leave
You'd better leave
Run away
Run away
Run away

6 commenti:

  1. Seimani capisci ammè11 aprile 2013 alle ore 09:05

    You'd better leave
    You'd better leave
    You'd better leave them now
    It's not dark enough to cover you
    You'd better leave
    You'd better leave
    Run away
    Run away
    Run away

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  2. Che figata Twin Peaks !

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  3. I Qotsa sono orami passati da anni.

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  4. SEIMANI, saresti molto più bello con un coltello nel cervello.

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  5. Mussolini sta bene solo a testa in giu'...come il bigio!

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