Reggae Tales: King Tubby & Augustus Pablo

The King of DUB
di Sir Old John Pajama

"...Tubby aveva in più delle trombe d' acciaio per gli alti che piazzava strategicamente sugli alberi, così che il suono arrivasse da tutte le parti. Nelle serate calde, con un po' di venticello e la musica, era uno spettacolo. Il sound system di Tubby era magico. Le sue casse dei bassi erano pura melodia." (Dennis Alcapone, nella foto a lato, intervistato da Lloyd Bradley in Bass Culture, 2008, Shake Edizioni).

In questa stessa rubrica abbiamo sottolineato più volte come in Giamaica si sia sempre fatta una fruizione ben diversa della musica reggae, rispetto al mondo occidentale. Dalle origini fino ad oggi, sull'isola d' origine, questa musica è sempre stata strettamente connessa alle dancehall, ai sound system, ai reggae party. Feste, raduni, rituali collettivi, dove il reggae può esplodere in tutta la sua irruenza.
Per questo, nella storia di questo genere, l'importanza di alcuni soundmen (disk-jockeys, diremmo da queste parti) è inconfutabilmente pari a quella delle stars del roots-reggae cantato ben più popolari da queste parti.


King Tubby, grezzo quanto geniale ingegnere del suono, nato a Kingston nel 1941, appartiene senz'altro alla categoria sopra citata. In mancanza di un vero e proprio mixer, Tubby escogitò un sistema per modificare il mixaggio di un pezzo facendo passare il segnale attraverso una serie di filtri, per sbloccare a piacimento le frequenze di cantato, fiati e basso. Sostituì i quattro cursori dei canali con altri comandi dotati di maggior attrito per garantire più controllo. E poi, fatto questo, iniziò a creare.
Nei primi anni 70 i suoi incredibili remix vennero utilizzati per riempire le b-sides di tutti i 45 giri reggae commercializzati dalla Island Records per il Regno Unito. A partire dal 1975 la loro popolarità era tale che il Re cominciò ad incidere veri e propri album. Fra questi King Tubby meets rockers uptown è ad oggi giudicato da tanti addetti ai lavori il miglior disco dub di sempre. L' album, dall' andamento sinuoso ed orchestrale, è impreziosito dagli assoli di melodica di Augustus Pablo, artista giamaicano celebre appunto per l'uso insistito di questo particolare strumento musicale. 

Proprio la pubblicazione della title track del disco in questione finì poi per segnare un passaggio fondamentale nella storia della musica in levare, perchè quando si trattò di pubblicare il singolo di Jacob Miller Baby I love you so (di cui King's Tubby meets rockers uptown era il remix) qualcuno alla Island ebbe l' illuminata idea di invertire l' ordine, posizionando il pezzo originale sul lato B del 45 giri. Un remix dub si impose dunque in questo modo per la prima volta sul pezzo reggae cui si riferiva. Non bastasse questo, l'azzardo si rivelò immediatamente un enorme successo dimostrando, per la prima volta con tanta forza, che il dub poteva rivendicare finalmente un ruolo di tutto rispetto come genere musicale a se stante.


Qui sotto, vengono dunque proposti i due brani presenti su quell' importantissimo dischetto nero.
Lato A: Augustus Pablo - King Tubby Meets rockers uptown. Lato B: Jocob Miller - Baby I love you so.
Enjoy!





15 commenti:

  1. Non è male neanche il pezzo originale comunque...

    RispondiElimina
  2. Ricordati che io ci sono sempre Old John!

    RispondiElimina
  3. Reggae Tales sempre ottimo

    RispondiElimina
  4. No, i Beatles no.

    Eravate un blog serio e stimato. Ma non dovevate cadere nella trappola degli scarrafoni.

    NNNNOOOOOOOOOOOOO !!!!!

    Avete perso un lettore, non ve ne fregherà nulla ma ricordate: gli scarrafoni son belli solo a mamma loro. Pino Daniele è mica scemo !

    RispondiElimina
    Risposte
    1. ma non si era detto che non si sarebbero mai citati i beatles?

      Elimina
    2. E' una vergogna che Lei si vergogni. Alla gogna !

      Elimina
  5. ma andate a cagare...10 gennaio 2013 alle ore 22:15

    Santoro che intervista Berlusconi e' un po' come Bertinotti che fa cadere il governo Prodi. MA SI CONTINUIAMO COSI' FACCIAMOCI DEL MALE...

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Non arrabbiarti, Santoro e Travaglio devono tutto al Berluska. Mi pare giusto che ieri sera l'abbiano ricompensato.

      Elimina
    2. Santoro, Travaglio, e Berlusconi , se fosse per la maggioranza della gente, ora come ora non sarebbero niente, è che c' è un pugno di segaioli (neanche pochi, 9 milioni hanno scritto, ma comunque una minoranza di merda) che continua a seguirli per sborrarsi nel cervello ogni volta che appare uno dei tre.
      Il vero trionfo di un popolo sarebbe stato se ieri quella porcata di trasmissione non la guardava nessuno.

      Elimina
    3. E tu che ti sei firmato ma andate a cagare:
      MA SI CONTINUIAMO COSI' FACCIAMOCI DEL MALE un cazzo!
      Continuiamo chi? Facciamoci chi?
      Che cazzo c' hai da spartire tu con Santoro, basta che cambi canale o vai a farti un giro, che tanto che ci fosse in TV Santoro o no non è mai cambiato un cazzo lo stesso. Ma non perchè sono tutti scemi, ma perchè le trasmissioni di Santoro sono sempre state pura masturbazione. sempre.

      Elimina
    4. ma andate a cagare...berluschini11 gennaio 2013 alle ore 19:13

      x sburrone: non capisco vuoi forse dire che devo stare zitto e cambiare canale? no scusa non ci sto! sono almeno 20 anni che continuiamo a cambiare canale e a lasciare che berlusconi occupi gli spazi della televisione e della politica. Io voglio solo non vederlo piu' e sapre che rappresenta definitivamente il passato di questo paese. punto. se non si pu'o dire questo?

      Elimina
    5. Se non vuoi vederlo piu devi cambiare canale.fintanto che fa milioni di telespettstori ogni volta che compare non se ne andra mai

      Elimina