Culture - Two Sevens Clash (1977)

di Sir Old John Pajama

Una città quasi deserta. Scuole chiuse, serrande abbassate, pochissime persone per le strade, uffici semi vuoti. Così si presentò Kingston la mattina del 7 Luglio 1977. Un attacco aereo? La solita esplosione di violenza urbana? Un'epidemia? Una calamità? No, semplicemente colpa di un'antica profezia e di un singolo che sul finire dell'anno precedente aveva goduto d'una certa popolarità.

In principio fu la profezia appunto: il giorno 7/7/77, quando cioè i due 7 del settimo giorno e del settimo mese dell'anno si sarebbero incontrati con il doppio 7 del 1977, il mondo avrebbe conosciuto il caos, l'inizio dell'apocalisse e l'avvento di una nuova era. A proferire queste parole era stato il visionario sindacalista e predicatore Marcus Garvey, personaggio cardine del rastafarianesimo ed in generale della storia giamaicana (e non solo), del quale potete approfondire la vicenda tornando al nostro vecchio post Reggae Tales: Marcus Garvey - Fuoco al fuoco (qui ci limitiamo a invece a ribadire che senza le sue prediche, ed il successivo svilupparsi del garveysmo negli anni 20, probabilmente oggi la cultura rasta non esisterebbe, o comunque non si esplicherebbe come oggi la conosciamo).

Facciamo però un passo indietro. Kingston, anno 1975. Joseph Hill aveva 27 anni e si trovava alla guida di un bus. Cresciuto in una famiglia cristiana, aveva abbracciato il rastafarianesimo qualche anno prima e fu proprio ripensando alla profezia citata che melodia e parole cominciarono a entrargli nella testa quasi senza che se ne accorgesse..."Wat a liiv an bambaie...When the two sevens clash...Wat a liiv an bambaie ...When the two sevens clash..."


La canzone venne registrata, assieme ad altre, al Joe Gibbs Recording Studio nel 1976, sotto la guida dei mitici The Mighty Two (i produttori Joe Gibbs, appunto, ed Errol Thompson). Joseph Hill si era presentato a loro pochi mesi prima, con il gruppo che aveva appena fondato, gli African Disciples, poi Culture, un vocal trio composto da se stesso, suo cugino Albert Ralph Walker e Roy Kenneth Dayes. Un pezzo dopo l'altro, con l'ausilio di altri tredici musicisti messi a loro disposizione, sarà in quella sede che verrà prodotto uno degli album reggae più apprezzati di sempre. Anticipato dal singolo di successo Two Sevens Clash, l'album omonimo si imporrà tra i maggiori successi reggae del 1977 e, col tempo, come una delle pietre miliari del genere.

Difficile individuare dove stia realmente la forza, comunque innegabile, di questo disco. Tutto al suo interno suona in verità piuttosto leggero, sia nel sound che è molto meno grasso di altri prodotti giamaicani suoi contemporanei, sia nel piglio: benchè le liriche di Hill si ispirino a Burning Spear non contengono infatti lo stesso fuoco, benchè si trasudi misticismo rastafariano non si incontrano canzoni della stessa intensità spirituale degli Abissynians e nemmeno è possibile scorgere nell'opera la stessa feroce rabbia dei Black Uhuru. E dunque? E dunque per l'amante del reggae Two Seven Clash gira comunque che è un piacere, probabilmente grazie alla sua grande varietà stilistica ed alla bellezza delle sue trame melodiche. Si prenda Calling Rasta for I, in cui le voci si muovono staccate dalla base musicale riuscendo a rimanere però perfettamente inserite nel pezzo. Ma è anche il fondersi di ritmiche diverse a rendere le tracce sempre accattivanti: See them a come, I'm alone in the wilderness, Get ready to ride the lion to Zion poggiano su un equilibrato sovrapporsi di roots reggae e rock-steady che li trasforma in pezzi unici nel loro genere, mentre Natty dread taking over riesce a racchiudere in meno di quattro minuti sonorità swing, calypso e reggae come fossero suonati da una big band.

Pietra d'angolo, pietra miliare appunto. Risulta ad esempio evidente come questo disco abbia avuto un'influenza significativa sulle esperienze reggae dei Clash. Anche un'album che si rivela con calma Two sevens clash, tanto che alcune delle sue tracce più riuscite si trovano nella seconda parte del disco.

Kingston, 7/7/1977. Negozi chiusi, scuole chiuse, serrande abbassate. Mi chiedo semplicemente quanti giamaicani quel giorno avessero deciso di aspettare l'apocalisse chiusi in casa e quanti invece in spiaggia, magari all'ombra di una palma, ascoltando questo disco sparato a tutto volume. Voi che dite?

2 commenti:

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