...and i wish you a Reggae Christmas! (Reggae Best 2015)

di Sir Old John Pajama

Aspettando gli attesissimi Musicani Awards 2015, ecco il meglio di quanto è giunto alle nostre orecchie dal mondo della musica in levare in questo 2015 ormai agli sgoccioli. Enjoy!

L'Entourloop - Chickens in your town

Arriva dalla Francia il disco ideale da sbattere sul piatto per il vostro reggae party nataliazio. Sotto la sigla L'Entourloop si celano infatti i due disk jockey e produttori di Saint Etienne Deej'O e The Architect, che con Chickens in your town sfornano un album divertente, grasso, danzereccio e sgangherone quanto basta da poter scoperchiare il tetto di qualsiasi dancehall che si rispetti, pur poggiandosi su un uso molto elegante e raffinato dei controlli. Innumerevoli gli artisti chiamati ad offrire il loro contributo: dal suonatore di sitar Cedric Di Stephano, alla tromba di N'zeng, passando per i numerosi MC, giamaicani e non, chiamati a riempire con il loro flow ogni composizione (Troy Berkley, Aaron Cohen, Skarra Mucci tra gli altri). L'opera riproduce perfettamente l'atmosfera di un club nel pieno di una lunga hot reggae night, e l'incalzante flusso sonico in cui reggae, electro-groove, ed hip hop si amalgano perfettamente è di quelli che fa muovere il capo (ed il culo) dall'inizio alla fine come il Dio del reggae comanda.



The Skints - FM

Formatisi a Londra nel 2007 The Skints sono un gruppo capace di spaziare con estrema scioltezza fra reggae, ska, rock-steady, hip hop, pop, dub e punk contemporanei grazie ad una profonda conoscenza storica delle materire trattate, che li rende una musical box perfetta ed impeccabile. La loro forza sta però nel riuscire comunque ad attribuire alle loro composizioni un tono fresco, piacevole ed accattivante, senza che l'insieme vada cioè a scemare nell'accademico o nel lezioso. Nulla di rivoluzionario, dunque, perchè si è qui ai limiti del puro citazionismo, ma FM risulta un prodotto tanto ben fatto da farsi ben volere anche da chi parta con i peggiori pregiudizi. I The Skints sono infatti convincenti, sia quando cedono a composizioni più commerciali (se non avete ancora agghindato il vostro albero di Natale, potete farlo ascoltando Come to you) sia quando restano nell'ambito del reggae più ricercato. Il risultato è ottenuto peraltro da una formazione semplice, spesso ancorata al classico piano d'attacco basso, batteria, chitarra, tastiere ad ulteriore dimostrazione del bagaglio tecnico dei musicisti in gioco. In sintesi: se dalle nostre frequenze FM uscisse davvero roba del genere direi che ci potremmo ritenere tutti più che soddisfatti.


Jah Sun - New Paradigm

Dalla Francia a Londra per concludere con la...California. E la Giamaica? Non pervenuta quest'anno, nonostante gli amanti del genere possano gingillarsi con gli album citati in breve più sotto. Venendo però a New Paradigm...il nuovo disco del californiano Jah Sun è una rinfrescante bomba reggae che vince grazie alla naturalezza con cui il suo autore è in grado di confermarsi trascinante con spontanea semplicità. Merito di canzoni ben suonate, ben registrate e ben confezionate, ma soprattutto attraversate da un'energia e da una convinzione che sul lungo termine fanno la differenza. Dal suo esordio nel 2006 ad oggi Jah Sun continua infatti a raccogliere lungo il percorso sempre più seguaci e consenso, grazie anche alle sue numerose apparizioni dal vivo, ma è proprio ascoltando il sound esplosivo di New Paradigm che si comprende ancor meglio il perchè. E questo trascendendo dal suo carattere spesso piacevolmente radiofonico, che però nella fattispecie non stona.


Best in breve...

Protoje - Ancient Future
Un tradizionale album di roots-reggae contemporaneo che contiene tutti gli elementi cari al genere: le tematiche sociali, i fiati ottimamente utilizzati, gli arrangiamenti mai pacchiani e sempre ben rifiniti. Forse però fin troppo tipico, fin troppo insistentemente roots. Comunque il miglior album dell'artista in questione, che si impone così come una delle migliori nuove proposte del reggae giamaicano odierno. PLAY!

Jah Cure - The Cure
Un prodotto elettronico, cupo, rarefatto, ricercatissimo, che apre nuove vie per il reggae del futuro. Il tutto però sembra ancora mancare di una sua compiuta definizione. Comunque un album che osa e cerca di andare oltre, sfornato da uno degli esponenti più importanti della musica giamaicana dei nostri giorni. PLAY!

No Maddz - Sly and Robbie presents No Maddz
No Maddz, compagine che fa reggae e dub poetry formatasi a Kingston nel 2010, arriva qui al suo secondo album a 5 anni dall'esordio, con la produzione dei leggendari pionieri del dub Sly and Robbie. Nulla di trascendentale, ma la produzione firmata dai due lascia sempre il segno, facendo suonare il tutto come un album moderno dei vecchi Black Uhuru. PLAY!

Best Reggae Album Italiano 

Africa Unite - Il punto di partenza
Risulta incredibile come, dopo 27 anni di onorata carriera, gli Africa Unite riescano ancora a riproporsi più che mai nuovi ed all'avanguardia, anche rispetto alle nuove proposte (a onor del vero sparute) che nel Belpaese cercano da anni di ereditarne lo scettro. Merito dell'ennesimo cambio di rotta e di un amore verso ciò che fanno che continua a mantenere un'assoluta sincerità.
Il punto di partenza ce li ripresenta così in splendida forma, rappresentando uno di quei casi in cui il rimettersi in discussione risulta realmente stimolo essenziale per comporre canzoni di indiscutibile valore. PLAY!

Best Reggae Album Live

Bob Marley & The Wailers - Easy Skanking in Boston '78
Pubblicato quest'anno dalla Island Records, riporta alla luce la splendida performance di Marley e dei "suoi" Wailers (quelli senza Tosh e Livingston) alla Music Hall di Boston dell' 8 giungo 1978. Eccezionale.

2 commenti:

  1. Date fuoco a seimani per favore....

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  2. Comitato Seimani ai Somali15 dicembre 2015 alle ore 11:36

    Quell'uomo cerca sempre nemici. Comunque, perunque, dovunque.

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