Calibro 35 - S.P.A.C.E. Live @ Latteria Molloy, Brescia, 21.11.2015

di Prof. Willy

Il Prof. Willy si rifà vivo dopo mesi di quiescenza. L'occasione, il concerto dei Calibro 35 a Brescia. L'accompagna il buon (buon?) Maurisio Seimani nella prima vera sera d'autunno 2015. La coda in biglietteria, il locale gremito, i volti amici: ci sono tutti i presupposti per uno show degno di questo nome. Verso le 23 i quattro musicisti salgono sul palco; ci rimarranno senza interruzioni o pause fino al termine della riproposizione live del nuovo album S.P.A.C.E. suonato quasi integralmente. 

La curiosità principale era sentire come sarebbe stato reso su un palco un disco che all'ascolto risultava complesso nelle sonorità e nella cura riservata alla creazione ed alla registrazione dei suoni, con una menzione particolare per il singolo Bandits on Mars, il brano eponimo, Ungwana Bay Launch Complex e Universe Of 10 Dimension. Una possibile colonna sonora di un western spaziale, un Cowboy Bebop de noantri, in cui l'abilità e la coesione dei musicisti risultava importantissima, imprescindibile, ma non solo... 

Gem Rodeo, Eko Tiger, ampli Binson: alla maggior parte di voi questi nomi non diranno nulla, ma sono l'essenza del sound di Calibro 35. La cifra estetico/stilistica della band non si limita all'omaggio di una particolare musica prodotta in Italia tra i primi anni sessanta ed i primi settanta da musicisti quali Morricone, Piccioni, Trovajoli (tutti romani, N.d.A.) pure bensì nella scelta della strumentazione, con una predilezione per i gloriosi marchi italiani che nel dopoguerra si imposero con ugual successo sia sul mercato nazionale che su quello internazionale; il tutto per rendere con la maggior fedeltà possibile atmosfere ormai appartenenti ad un pezzo d'Italia che non c'è più. Nessuna nostalgia però: il progetto Calibro 35 ha un approccio filologico alla materia, non uno sguardo sentimentale. Raccogliere l'eredità non per puro fine conservativo, ma per svilupparne le potenzialità che a quarant'anni di distanza non sembrano venute meno. Le date all'estero ne sono la conferma: i Calibro 35 sono esportatori sani di musica di qualità genuinamente italica, che il pubblico al di là delle Alpi apprezza. 


Anche dal vivo risulta così impressionante l'abilità, l'intesa, la tecnica dei componenti: pare stiano quasi eseguendo delle partiture, tale è la precisione negli stacchi, nei cambi, nelle partenze etc. etc...Tanto che questo a un certo punto può risultare quasi stridente in relazione al tipo di musica proposta, strutturata su potenti moduli ritmico/melodici potenzialmente replicabili ad libitum, sopra cui il virtuosismo dei musicisti potrebbe compiere scorribande d'improvvisazione. Invece nella prima parte del concerto è tutto molto controllato: la riproposizione del disco avviene quasi pedissequamente, niente spazio per variazioni sul tema o svisate strumentali. 
Il bis riserva al pubblico i grandi classici che tutti ci aspettavamo: Vendetta, Eurocrime!, Notte in Bovisa, tra gli altri. Qui l'esigenza della prima parte dello spettacolo viene meno e i Calibro 35 viaggiano in automatico. Un'ora e trenta di grande musica, suonata da grandi musicisti che hanno le carte in regola per imporsi all'estero. E sarebbe ora! 

Roma a mano armata se prennerà er monno?!?

Nessun commento:

Posta un commento