Bob Dylan Live @ Teatro Arcimboldi, Milano, 21.11.2015

di Il Duca

L'uomo col cappello torna a Milano, e ci ricorda che la grande musica può rendere il mondo migliore e permettere perfino di sopravvivere al proprio mito. 

21 Novembre, in una gelida nottata, in compagnia dell'ottimo The Widcatter, parcheggiamo non lontani dal Teatro degli Arcimboldi dove si esibirà Bob Dylan. Già a distanza di un isolato si iniziano a notare diversi esponenti delle forze dell'ordine ed arrivati in prossimità del teatro restiamo stupiti dall'ingente dispiego di uomini e mezzi. Del resto l'uomo che si esibirà di lì a poco sul palco è un vero e proprio monumento vivente e come tale va tutelato. Superati i minuziosi controlli ci accomodiamo in seconda galleria, non proprio sotto il palco dunque, ma appena la musica ha inizio è chiaro che ce la godremo alla grande: il teatro ha un'ottima acustica e il suono della band è perfetto, i volumi non troppo elevati rendono giustizia agli arrangiamenti raffinati che i cinque musicisti sul palco snocciolano, colorando la musica di Dylan ora di blues, ora di rag time, ma anche passando con disinvoltura dal country allo swing


Bob è in forma, come da copione evita saluti e smancerie e inizia a cantare con la sua voce spigolosa, ma ancora eccellente e sempre evocativa. Attacca con Things have changed e prosegue con She belongs to me, durante la quale cava di tasca la fedele armonica dei vecchi tempi, per qualche fraseggio. Nel concerto milanese Dylan non imbraccia mai la chitarra, ma si accomoda spesso ad un pianoforte a coda, strumento ideale per interpretare ben cinque brani di Frank Sinatra. Sul bel palco dalle luci soffuse possiamo apprezzare le ottime interpretazioni di canzoni nate negli anni cinquanta per esaltare il canto di un crooner, rivisitate con maestria da un gigante che le attualizza con un sound moderno adatto alla sua voce legnosa. Il concerto si interrompe per una pausa di venti minuti, dopo una bellissima Tangled Up In Blue, per riprendere poi con altri otto brani che Dylan regala senza mai un indugio, misurando le movenze da cowboy sul palco e sempre ben sostenuto dall'ottima band che l'accompagna, composta da batteria, basso e ben tre chitarre. 

Siamo ai bis, con una stravolta, insperata ed applauditissima Blowin' in the wind, ancora attuale dopo cinquant'anni, e una struggente Autumn Leaves, omaggio al jazz (o alla canzone d'autore francese) che giunge a ricordarci che siamo fragili come foglie d'autunno, ma possiediamo ancora una forza invincibile, che è quella dell'amore.


Scaletta:

Things Have Changed
She Belongs to Me
Beyond Here Lies Nothin’
What I’ll do (Irving Berlin)
Duquesne Whistle
Melancholy Mood (Frank Sinatra)
Pay in Blood
I’m a Fool to Want You (Frank Sinatra)
Tangled Up in Blue

High Water (for Charley Patton)
Why Try to Change Me Now (Cy Coleman)
Early Roman Kings
The Night We Called It a Day (Frank Sinatra)
Spirit on the Water
Scarlet Town
All or Nothing at All (Frank Sinatra)
Long and Wasted Years

Autumn Leaves (Yves Montand)
Blowin' in the wind
Love sick

2 commenti:

  1. Aggiungo una mia piccola nota sull'impatto emotivo di un concerto a cui si accedeva in modo davvero militarizzato per via dei tragici eventi di Parigi.
    Eventi a cui ripenso spesso e sui quali ho capito bene di non essere capace a mettere in fila le parole giuste. Anzi di non avere proprio le parole.
    Consentitemi allora solo questa chiosa un po' ironica all'ottima recensione dell'ottimo Duca (e così siamo pari con i complimenti reciproci):
    L'esibizione di Bob e della sua Band è stata talmente convincente da trasportare tutto il pubblico in un'altra dimensione per tutta la durata del concerto, un posto dove non c'era spazio per alcun tipo di tensione o insicurezza. Tanto che nelle prime file della platea che io e il Duca abbiamo visto con il binocolo pare che qualcuno abbia sentito un certo Silvio pronunciare questa frase: "la musica vince sempre sull'odio e la violenza". Modificando così un suo stantio cavallo di battaglia e, facendoci ritrovare per la prima volta d'accordo con lui al 100%!

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    1. Avrebbe dovuto salire sul palco con Bob per Autumn Leaves allora...

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