Nella sempre suggestiva cornice dell'Alberodonte di Rodengo Saiano, grazie alla promozione dei ragazzi del Nonno Beat, si presenta nella piovosa serata di domenica Orion Rigel Domisse, giovane cantautrice e polistrumentista statunitense proveniente da Rhode Island, con già tre album all'attivo, di cui l'ultimo Omicron, pubblicato con What a Mess records nel 2014.
L'artista si presenta per l'occasione alle percussioni, accompagnata da una basilare line-up di musicisti comprendente un basso, una chitarra ed un violoncello (con una drum machine sempre a disposizione). Fin dalle prime note i nostri ammaliano e convincono, grazie ad un avvolgente psychedelic folk, che allo stesso tempo non può che riportare alla mente il dream-pop di gruppi quali Blonde Redhead e Beach House. Ritmi mantrici e circolari ed atmosfere trasognanti si fanno così tappeto sonoro ideale per una voce fragile e cupa al tempo stesso, che oltre agli artisti già citati richiama anche certe interpretazioni di Kate Bush. Nulla di realmente nuovo dunque, nella proposta in sè, ma senz'altro un concerto intenso ed ammaliante che ha rivelato ai presenti un talento nascosto da seguire con attenzione. Impressione che anche l'ascolto di Omicron ha poi peraltro confermato. Complimenti a chi, questo talento, l'ha portato da queste parti.
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