Calexico - Edge of the sun (2015)



E sono 18 anni di onorata carriera. Era il 1997 quando Convertino e Burns (Giant Sand) decisero di mettere insieme una band che cercasse di ricreare l'esatto immaginario della frontiera tra Messico e Stati Uniti: nacquero i Calexico. Quella frontiera non era ancora divisa da un muro e trasfigurata da una violenza più simile a uno stato di guerra ma era già ampiamente attraversata dai ritmi tex-mex. Un tex mex visto dai gringos ovviamente e non dai chicanos. Da allora sono passati 7 album e una quantità notevole di ep, raccolte et similia da leccarsi le orecchie. Il sound, misto di echi morriconiani, ritmi pseudo latini, jazz e lieve psichedelia si è evoluto e oggi nel 2015 arriva questo Edge Of The Sun prova che, senza raggiungere i picchi degli esordi, e dei dischi di fine secolo, mostra una serie di spunti interessanti e differenti. Una prima parte più legata alla musica alternativa made in Usa e una seconda che cerca di affrancarsi in modo più fedele che in passato alla musica norteña (leggasi nord del Messico) sarà anche per la voce femminile e il cantato in spagnolo, pardon, messicano. Lasciata da parte l'infatuazione per il maestro Morricone (molto apprezzata peraltro) sembra piuttosto di scorgere echi desertici (del Mojave (3) magari) e guizzi del country oldstyle (il falsetto femminile contribuisce notevolmente). Nelle ballad poi si rivede il guizzo dei calexico che furono e che dal 2008 in poi erano stati lasciati da parte per un suono più prodotto e, come dire, estetico. Prova superata dunque grazie anche ai numerosi ospiti. Un nome su tutti è quello di Neko Case.
(RSK)

Nessun commento:

Posta un commento