Evermotion: Ottanta Colpi di Fulmine

di RSK

Eminentissimo Illustrissimo Illuminatissimo Direttore oggi è il 26 gennaio e io ho già trovato il mio disco dell'anno cosi' per i prossimi undici mesi mi metto il cuore in pace e  non ci penso più. Lo so che visto il recente cambio di linea editoriale lei mi aveva chiesto la recensione dell'ultima fatica degli One Shot Direction, ma io con il breakbeat e l'hip hop proprio non mi ci trovo per cui se non le dispiace ho deciso di optare per musica un po' piu' vicina alle mie corde. Come sempre le chiedo di pubblicare questo mio "colpo di fulmine" a nome di RSK sempre che anche il resto della redazione non abbia niente in contrario. Se così non fosse le auguro tante belle cose per il proseguimento della sua attività, anche da parte degli amici, e ne approfitto per salutare lei, la sua famiglia, la gentile consorte e regalarle un abbonamento al nuovo quotidiano di Mario Adinolfi, La Croce, con invito a diffondere e parlarne ogni tanto sul blog in modo che possa essere conosciuto da tutti.
Con infinita stima, il suo servitore
M

Alfieri dell'easy listening i bostoniani Guster hanno appena pubblicato il loro settimo disco dal titolo Evermotion. Amatissimi negli states e praticamente sconosciuti all'estero sono, ormai da tempo, famosi per caratterizzare la loro musica con testi ironici e leggeri. La cosa che più sorprende di questo disco è infatti la leggerezza e la genialità con cui mette in fila uno dietro l'altro pezzi perfetti. Sia chiaro per tutti: stiamo parlando di un gruppo di alt rock o al limite alt pop ma comunque sempre un gruppo fuori dagli schemi dell'easy mainstream, quindi non aspettatevi strusciamenti o balletti del cazzo. 

Io stesso ai primi tre ascolti continuavo a storcere il naso e pensare insistentemente agli anni '80. A bolidi decappottati lanciati a 200 km/h sulle colline e boulevard losangelini guidati da parrucconi biondi vestiti di bianchissimo lino, oppure a tempi delle mele e balli del mattone a suon di Mandy Sarton & C. Questo pensiero mi aveva fatto accantonare momentaneamente l'ascolto, ma poi no, il disco è tornato prepotentemente a farsi vivo. La prima impressione era sbagliata o meglio prevenuta. In realtà tra pop edulcorato, calypso, tastierine e falsetti e musica indie ho scoperto che non riuscivo più a farne a meno. 

Si tratta infatti di un disco variegatissimo e senza pause. A volte appare anche il fantasma di Elliott Smith, giusto per dare qualche riferimento, ma in generale si tratta di un album molto fuori dagli schemi. 
L'incipit è clamoroso: da Long Night passando per Lazy Love e Simple Machine non si riesce a stare fermi, si rallenta un poco il ritmo con la bellissima Expectation e la successiva Gangway che sembra portarci tra un'onda e l'altra riminiscenze surf...ed ecco che arriva fischiettando accompagnato da una banda di fiati, che ci ricorda Amarcord, un simpatico drugo in ciabatte e ciambella salvagente nella giocosa e poetica Never Coming Down. Siamo praticamente in fondo, con una seconda parte più low-fi, meno elettronica e fighetta. Il quadro, perfetto, si chiude. Automatico il repeat.
Adesso sono in loop, sinceramente comincio a preoccuparmene...ma non c'è tempo. Meglio godersi un'altra volta, tutto d'un fiato tutte le emozioni di Evermotion.

8 commenti:

  1. Caro "misterioso" M,
    il solo pensiero che lei abbia potuto dare soldi al sig. Adinolfi, seppur per farmi un regalo mi fa rabbrividire, nonchè rizzare i, peraltro numerosi, peli che porto sul petto. Per la linea editoriale non si preoccupi. L'unica linea che conoscono i collaboratori di questo blog è quella del tram che prendono quotidianamente per venire ad implorare del denaro che non avranno mai. Lei incluso. Cordiali saluti, M.S.

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  2. Io voglio solo i balletti del cazzo.

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  3. Mi piacerebbe staccare le orecchie a Seimani (se per caso oggi fosse il suo merdoso compleanno)

    AUGURI FALSI e BASTARDI

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    1. Ah minkione, quindi oggi è il tuo compleanno

      Allora ti regalo un'idea:
      Orlando Julius and the Heliocentrics - Jaiyede Afro

      Ascoltatelo sminkione

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  4. Non va per niente bene26 gennaio 2015 alle ore 15:10

    Se Seimani ha compiuto un altro anno questo può voler dire solo una cosa:

    il mondo ha fallito.

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  5. Questa nel link è il tempo delle mele di cui si parla nel post, mentre per Seimani è solo il tempo delle pere

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  6. Ottanta voglia di picchiare Seimani

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  7. Ora sempre e per sempre #ADRIANOPRESIDENTE!!!!

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