Ornette Coleman e il Free Jazz

di Fragoladibosco

Nel 1961 usciva per la Atlantic Records "Free Jazz: A Collective Improvisation", il sesto album inciso da Ornette Coleman, mitico sassofonista e compositore statunitense nato a Fort Worth nel 1930.

L'album ha un ruolo fondamentale nella storia del jazz perché diede simbolicamente il via al movimento del free-jazz, uno stile estremo, fuori da ogni schema del periodo (fine anni '50, inizi anni '60) in cui la più totale libertà d'improvvisazione sconvolgeva le registrazioni e l'approccio classico, portando una totale frammentazione del pezzo e una caotica esecuzione fino al limite del rumore cacofonico.


Nell'album l'unico pezzo inciso "Free Jazz" venne registrato da un doppio quartetto, uno per il canale stereo destro ed uno per il sinistro. Nel sinistro suonavano Ornette Coleman (sax alto), Don Cherry (tromba pocket), Scott LaFaro (contrabbasso) e Billy Higgins alla batteria mentre nel destro suonavano Eric Dolphy (clarinetto basso), Freddie Hubbard (tromba), Charlie Haden (contrabbasso), Ed Blackwell  alla batteria. L'opera è molto complessa e difficile da digerire. La composizione è costituita da una serie di brevi esecuzioni dissonanti per fiati che servono come interludi tra un assolo e l'altro dei musicisti. È il primo disco jazz a contenere una così lunga improvvisazione, assolutamente inedita per i tempi. La registrazione avvenne il 21 dicembre del 1960 agli A&R Studios di New York.


La storica copertina riportava una riproduzione del dipinto del 1954 di Jackson Pollock "The White Light".


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