Storie dal vivo: Dente @ Latteria Artigianale Molloy, 14/11/14

di DJ Orso 
Venerdì 14/11 alla Latteria Artigianale Molloy di Brescia si è esibito Giuseppe Peveri, alias Dente. Il cantautore di Fidenza è ritornato perciò in qualche modo sul luogo del delitto, avendo infatti lui stesso ricordato dal palco e senza mascherare una punta di soddisfazione, di essere già stato anni prima nello stesso locale (all’epoca ancora Nave di Harlock), per aprire il concerto di Federico Fiumani. Si ripresenta dunque per l'occasione come protagonista, per un concerto sold out, preceduto dall'artista locale, Il Sindaco, già Fabio Dondelli, ex Annie Hall, cui dunque non possiamo che augurare, a lungo termine, le medesime fortune.



E’ cresciuta infatti parecchio negli ultimi anni, la notorietà di Dente, che ha scelto proprio Brescia per dare il là al Gran Band Epilogo Tour, avventura tanto nuova che, nei giorni immediatamente precedenti all'esibizione, il musicista sembra si sia intrattenuto a porte chiuse nel locale di via Ducos per sistemare gli ultimi dettagli prima dello show (emblematico, in tal senso, anche il fatto che per tutto il concerto abbia platealmente consultato la scaletta posta ai piedi dell’asta del microfono). 
La grande novità sta appunto nella Grand Band, la band allargata, composta da un manipolo di giovani ma esperti musicisti, alcuni dei quali polistrumentisti (tanto di cappello), che con fiati, xilofono e ben due tastiere hanno reso ancora più vivaci, intriganti, e ballabili i pezzi appartenenti al vecchio repertorio del cantautore come quelli dell'ultimo Almanacco del giorno prima
Dente è brillante, in forma, ciarliero, scambia battute col pubblico e con alcune giovani maliziose groupies locali. La band è generosa e finemente preparata: tra concerto e bis, regala due ore di ottima musica suonata e cantata in modo ineccepibile. Si crea una buona sintonia col pubblico che spesso e volentieri canta in coro i ritornelli più noti. Si chiude con la celebre "Vieni a vivere” (dove la frase va a concludersi non con un "come me" e non con un "con me", verso che la dice lunga sull'approccio alla vita del personaggio, che spesso traspare anche in altri episodi della sua poetica) 
Infine v'è da rilevare che nonostante Maurisio Seimani ritenga Dente un cantautore per "femminucce", anche il pubblico maschile s'è invece rivelato nutrito e che dopo il concerto, insieme alle ragazzine affamate di selfie con l'artista, hanno fatto capolino anche timidi ragazzi con cofanetti in mano da autografare. Merito forse di liriche che seppur soffermandosi nel novanta per cento dei casi su indolenti storie d'amore, rivelano sistematicamente un'arguta vena ironica, ben lontana dallo scadere nelle facili fastidiose assonanze con "cuore" care a certa nostra tradizione popolare. Certo, bisogna anche essere ben disposti a trasposizioni poetiche di ungarettiana origine quali: "come in primavera sugli alberi le foglie". Parte del mondo di Dente si trova lì. 

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