Radio Orso - Plainsong


di Orso DJ

Inauguro una nuova rubrica, ringraziando i generosi canidi di questo scoppiettante blog per aver fatto posto anche ad un Orso. Si intitola “Radio Orso” e ci troverete, ma solo quando mi girerà (essendo scorbutico e spesso impegnato con i miei soci ad arrostire pinguini), un abbinamento fra canzoni più o meno note ed alcuni momenti particolari dell'esistenza.

Come quando si inizia a conversare con degli sconosciuti, anch’io oggi parlerò del tempo. Ah certo le belle giornate di sole e bla bla bla…ma chi segretamente non si pasce ad osservare lo sprigionarsi delle forze della natura, stando però possibilmente all’asciutto e al caldo dietro una finestra?
Quando infatti la natura si ribella e l’acqua ribolle nelle pozzanghere, il vento spazza violentemente le strade deserte, ululano gli allarmi delle case, ruggiscono i vecchi cancelli e la pioggia colpisce come raffiche di mitra le finestre, c’è un innegabile bellezza e compiacimento nell’ammirarla all’opera. In particolare l’effetto viene accentuato se ci si trova su un’auto spenta, al buio, rilassati a poter contemplare lo spettacolo.
E allora ecco il momento per una canzone epica, una di quelle che ascoltate ad alto volume ti facciano sentire e vivere più intensamente l’infuriare della natura, sottolineandone la forza ma anche la bellezza. Perché da sempre ciò che spaventa attrae. Come accadde 2000 anni fa a Plinio il Vecchio che, si dice per interesse scientifico ma in realtà misteriosamente attratto dagli ipnotici colori sprigionati della lava incandescente, morì per essersi troppo avvicinato ad osservare l’eruzione del Vesuvio.
Ma bando alle ciance, ad accompagnare lo sturm und drang di questi giorni vi propongo dunque una canzone epica appunto, travolgente ma anche dolce, venata di malinconia, che cresce come un’onda gigantesca e si abbatte sull’ascoltatore saturandolo di emozioni: PLAINSONG dei The Cure dal bellissimo album Disintegration, anno 1989. Io questa canzone la vivo così; diversamente Sofia Coppola la utilizza in toni trionfalistici nel bello e colorato film Marie Antoinette, nella scena in cui la protagonista ascende una scenografica scalinata… Ma si sa noi orsi bianchi siamo un pò dark.

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