di Fragoladibosco
Forest Swords – Engravings (2013)
Grande album,
grandissimo album, direttamente nel “The Best 2013”. Il
britannico Matthew Barnes (aka Forest Swords) regala al vero debutto
discografico, dopo il semisconosciuto Ep del 2010 “Dagger Paths”,
dieci pezzi misteriosi e oscuri dove si passa con estrema semplicità
dal trip-hop bristoliano al dark ambient, da sporchi downtempo a
ritmiche dubstep. A echi cinematografici si affiancano rumori e
intromissioni in salsa giapponese, vorticosi giri di chitarra vengono
spezzati da beat sincopati. La contaminazione è totale, nulla sembra
sfuggirgli di mano, tutto è mescolato sapientemente, nulla è
forzato.
Musica monumentale,
per menti fredde e calcolatrici, per depressi e nottambuli incalliti,
per chi ha in mano una sigaretta e dall’altra un bicchiere di
whiskey. Musica pesante, lenta e faticosa. Musica bellissima.
Località
d’ascolto: periferie desolate, aree industriali dismesse,
pianura Padana in una giornata di nebbia
Velocità
consigliata: in sesta marcia a 60kmh, sottoritmo
Omar Souleyman - Wenu Wenu (2013)
Può aver senso,
all’alba del 2013, ascoltare musica world-techno in salsa
arabeggiante, orientaleggiante? Fidatevi, ne ha di senso, fin troppo
per gli amanti della disco dance. Soprattutto se a produrla e a
promuoverla è un certo Four Tet, deus ex machina della musica
elettronica. Il siriano Omar Souleyman lancia dal suo minareto
tecnologico una musica trascinante per le platee danzanti di tutto il
globo, una musica che puzza tanto di anni ’80, che arriva dritta
dritta dalla tradizionale dabke, musica suonata nelle feste di
matrimonio di mezzo mondo arabo. Percussioni velocissime e
sintetizzatori a mille ricreano un’atmosfera kitch in cui è bello
perdersi e ritrovarsi nei rari momenti di calma.
Musica da amare o da
odiare. Musica dall’alto potere dimagrante. Musica che potrebbe
sembrare un fuoco di paglia ma destinata a durare e ad aprire un
solco nella sempre meno opulenta civiltà occidentale.
Località
d’ascolto: in un giorno assolato, in autostrada o,
preferibilmente, lunghe strade dritte di campagna
Velocità
consigliata: massima consentita
Sebastien Tellier – Confection (2013)
L’istrionico chansonnier cala sull’ascoltatore un mondo magico e malinconico, quasi fiabesco, molto intimo grazie ai suoi leggendari tocchi di pianoforte. Al suo amato piano si affiancano spesso gli archi e raramente la sua voce (solo in “L’Amour Naissant”, l’improbabile singolone dell’album).
Musica per inguaribili ottimisti o sognatori, per avvicinarsi al meraviglioso mondo di Sebastien, per apprezzare la poliedricità di quest’artista francese. Musica soffusa per una cena al lume di candela, per dichiararsi al proprio amore, per rimarginare le ferite sanguinolente della vita moderna. Musica fuori dal tempo, musica per riprendersi il proprio tempo.
Località d’ascolto: terrazza panoramica su laghi, mari, monti o colline incantate
Velocità consigliata: zero kilometri all’ora
Ma Omar Souleymani è un parente arabo del viscido Seimani?
RispondiEliminaNo, perchè sei è così, mi fa schifo a prescindere.
Luridi sudditi di Seimani, che cazzo di musica ascoltate?
RispondiEliminaVolevo ringraziare pubblicamente il Sig.Fragoladibosco per i consigli.
RispondiEliminaNel tratto Montichiari-Carpenedolo-Medole-Casaloldo il siriano spinge di brutto.
E' vero il siriano dà via la merda a tutti quanti...
EliminaSchifosissima marchetta di fragola di bosco allo zio del maurisio...questo blog e' una vergogna senza fondo!!!
RispondiEliminaOmar Seimani o Souleyman ocome cazzo ti chiami, sei morto!
RispondiElimina(PS: e se ti stai chiedendo perchè è perchè il tuo cognome di merda richiama lontanamente quello del viscido...inculati)
SEIMANI, ci fai una pimpa a Souleyman.
RispondiEliminaPerche' SEIscemo ecco perche?
RispondiEliminaNo la Pimpa no, figa...
RispondiEliminaSe si mette su Google Immagini "Siria Maurisio" esce una bella topa.
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