Libertango: Astor Piazzolla - Dio del Mese

di ThommyThecaT


Astor Pantaleón Piazzolla, dio del mese di Settembre, e già un brivido dovrebbe correre sulla schiena di ogni lettore. Un brivido di gioia, densa di commozione e malinconia, per il più grande musicista argentino, insieme a Carlos Gardel, del XX secolo nato a Mar del Plata nel 1921, Maestro del bandoneon, lo strumento principe del tango argentino conosciuto fra i tangueros come "fuelle", "mantice, soffietto".


Cresce a New York coi genitori fino al 1937 e s’innamora del suo strumento. Tornato in Argentina, la sua arte e la sua grandezza lo portano a rivoluzionare tutta la musica di Buenos Aires, attirando su di sè le feroci critiche del mondo musicale che arriva addirittura a boicottarlo nelle case discografiche, sui mezzi televisi e radiofonici. Ma Astor è un dio, lui può tutto, non desiste dalle sue idee innovative che col passare dei decenni si mostreranno corrette e fondamentali per il genere sudamericano: il tango non è solo musica da ballare, il tango è musica da ascoltare. Le sue composizioni stravolgeranno completamente tutti i canoni del genere, diventeranno veri e propri pezzi per concerti, raggiungeranno ogni angolo del pianeta nei luoghi più suggestivi e importanti aperti precedentemente solo alla musica “classica”. “El nuevo tango” dell’asesino del Tango, come fu soprannominato dai suoi oppositori, incorpora elementi e idee tipiche del jazz e fa ricorso a una strumentazione non utilizzata nel tango tradizionale (chitarra elettrica, percussioni, basso, marimba, etc..). La sua idea di ascolto lo porterà a intraprendere ulteriori nuove strade: i suoi pezzi si faranno largo nelle classifiche commerciali sudamericane con la nuova forma di “tango-canzone” aperta a chiunque, alla massa, al popolo (pop-tango).


E’inutile iniziare a elencare tutte le sue composizioni (se ne contano più di 600 registrate in una miriade di lp e concerti), altrettanto inutile elencare i premi e le onorificienze guadagnate. Ogni suo pezzo mostra tutta l’anima argentina, la passione, l’eleganza, l’improvvisazione. Muore a Buenos Aires nel 1992 ma vivrà sempre in ogni sua singola nota.

Grandissimo e onnipotente dio del mese, perdonaci queste magre e sconclusionate righe ma tale è la tua importanza che ogni singolo battito sulla tastiera c’incute timore e riverenza. Siamo però convinti che col tuo sorriso bonario da lassù, seduto al tavolo coi più grandi della storia musicale, avrai modo di perdonarci e di mandarci la tua benedizione.

Libertango a te e a tutti noi.
 

P.s.: Astor Piazzolla y su Quinteto Tango Nuevo live at Utrecht, Netherlands (1985) suonano “Adios Nonino”.
Astor Piazzolla al bandoneón, Fernando Suarez Paz al violino, Oscar Lopez Ruiz alla chitarra elettrica, Hector Console al contrabbasso, Pablo Ziegler al piano.

5 commenti:

  1. Nessuno nota una certa somiglianza tra Conte e Piazzolla?

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  2. A quando Conte dio del mese? Antonio Conte, naturalmente.

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  3. Il pelo di Seimani è mille volte più schifoso del parrucchino di Conte.

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  4. Il nuovo singolo di Callahan è sballatissimo. Quasi, quasi potrebbe entrare fra le mie nomination a dio dell'anno 2014.

    Un grande. Viva Bill e Maurisio bruci all'inferno!

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  5. Seimani, sei solo una macchia di vomito su un abito da sposa.

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