Dirty Three, Nirvana, Magma, Elis Regina, Dirty Four: Ten Years After

di rsk

 DIRTY THREE - 2003

Lungi dall'essere la loro migliore produzione, la pietra miliare e' del 1998 e si intitola Ocean Songs, la sesta fatica degli australiani Dirty Three resta comunque un disco degno di nota e ideale per scoprire i segreti e le gesta di una rock band alquanto particolare ma assolutamente memorabile. Caratterizzata da un lineup molto originale con la presenza di un violinista elettrico, strumento che funge anche da "voce" (Warren Ellis), un chitarrista (Mike Turner) e un batterista (Jim White) She Has No Strings Apollo e' un'esaltante cavalcata nelle praterie del rock psichedelico dal ritmo a tratti serrato a tratti piu' initimista e dal sapore vagamente "irish"... in buona sostanza un gioiellino di cui, dopo pochi ascolti, risulta impossibile fare a meno! Due aggettivi? Struggente e intimista.
Attualmente al gruppo si e' aggiunto un elemento in piu' tanto da costringerli a cambiare nome in Dirty Four, la new entry e' un cantante australiano di cui si parla un gran bene e che di nome fa Nick Cave...sollucheriamo.


TreX list:
1 Alicewading
2 She has no strings
3 Long way to go with no punch
4 No stranger than that
5 Sister let them try and follow
6 She lifted the net
7 Rude (and then some slight return)


NIRVANA - 1993

Sembra impossibile che sia gia' giunto il tempo di dover cominciare a spiegare a qualcuno chi siano stati i Nirvana. Per me i Nirvana sono ovvi come l'acqua calda o la luce del sole ma probabilmente là fuori ci sono un bel numero di imberbi amanti della musica del "diavolo" che nel 1993 non erano ancora nati. Ecco allora che risulta utile e necessario dare una rispolverata alla camiciona da taglialegna che stagna da parecchi anni nell'armadio, attaccare la spina e ascoltare a tutta palla In Utero ciondolando il capo e le lunghe chiome (ormai delle orribili parrucche posticce). Senza alcuna sorpresa scopriamo che 20 anni sono passati talmente in fretta che questo secondo e ultimo disco in studio di Kurt Cobain e soci non ha perso un grammo della sua devastante forza. Chitarrismo a parte, il grunge dei Nirvana, a differenza di altri altrettanto famosi alfieri del genere, risulta la formula potente e vincente che e' grazie anche e soprattutto all'attitudine punk, all'immagine da sballoni e alle liriche spesso ironicamente strafottenti e aggressive. Quasi a voler far fede al motto "bene o male purche' se ne parli" in questo secondo disco ancora una volta si trattano in modo, agli occhi dei critici, ambiguo, temi come la violenza, l'amore e i rapporti con il prossimo. Molte pesanti accuse piovvero allora soprattutto su Kurt per un testo come Rape Me, per esempio.
Nessuno in quel momento poteva immaginare che di li' a poco il "biondo" frontman avrebbe raccolto tutte le critiche ne avrebbe fatto un bel mucchietto e le avrebbe mandate al diavolo insieme al suo cervello con un colpo di fucile. Fine della storia. Pur non avendo avuto l'impatto incredibile nella storia della musica di Nevermind, In Utero conferma la formula e la rilancia presentando pezzi che ormai possiamo definire "epocali". Il disco qui.

 MAGMA - 1973


Nell'esplorazione del marasma musicale che sono stati gli anni '70 capita invero di frequente di imbattersi in gruppi e dischi alquanto particolari. Nella mia personale classifica delle stranezze i Magma risultano essere uno dei meglio piazzati grazie al miscuglio particolare e accattivante di psichedelia pinkfloydiana (tipo mucca)((vedi Atom Heart Mother)), di costole del krautrock e di progressive albionico...il tutto in salsa kobaiana! Che cazzo dico? La pura e semplice verita'. Questo gruppo, infatti, nel 1973 pubblica, dalla Francia, il suo capolavoro intitolato Mekanik Destruktiw Kommandoh scritto e pensato principalmente per i futuri abitanti del pianeta Kobaïa, ovvero umani in fuga dalla terra sull'orlo della catastrofe. Tra mille fantascientifiche avventure il concept album si apre con la figura del profeta Nebehr Güdahtt intento ad assoldare adepti per la fuga dalla terra. Dapprima inviso ai piu' il povero Nebehr finira' per diventare piu' che un profeta una guida per coloro che decideranno di salvarsi, abbandonare la terra e trasferirsi a Kobaia. Credo che a distanza di 30 anni suonati potrebbero esserci anche arrivati, no?




ELIS REGINA - 1963

Rendiamo a nostro modo omaggio alla visita papale in Brasile. Perenne protagonista nel palcoscenico internazionale degli ultimi anni e di quelli a venire (Mondiali e Olimpiadi) l'enorme paese carioca ha regalato alla storia della musica e non solo personaggi iconici e amatissimi fors'anche per il tragico destino che li accomuna. Elis Regina e' uno di questi. Ottimo esempio di commistione tra generi; la musica popolare e il bossanova che a partire dagli anni '60 ha reso inconfondibile la melodia brasiliana nel mondo. Protagonista di dischi memorabili come Elis&Tom del 1974 la Regina della musica brasiliana e' qui agli esordi con un disco, Ellis Regina, oserei dire, sanremese nel quale pero' gia' appaiono evidenti i segnali di una dote innata. Una grande voce e una grande personalita' che sarebbe esplosa negli anni a seguire diventando, a causa anche della precoce e tragica scomparsa, una leggenda della musica brasiliana.
Tango Italiano.

3 commenti:

  1. Cosa vi ho fatto di male? Perchè?

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  2. W la regina! nel magma del mondo d'oggi mentre tutti aspettano il nirvana noi orgogliosamente britannici rendiamo omaggio al principino George...

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