ZUCCHERO LIVE AT PIAZZA DELLA LOGGIA, BRESCIA – 18 LUGLIO 2013
“Amor cuerdo, no es amor”
(quando l’amore e' razionale non è amore)
Josè Martì
(quando l’amore e' razionale non è amore)
Josè Martì
Partiamo subito da alcune brevi premesse: a me Adelmo “Zucchero” Fornaciari non piace da quasi 25 anni (da quella meravigliosa trilogia d’album, “Rispetto” del 1986, “Blue’s” del 1987 e “Oro, Incenso e Birra” del 1989), Piazza della Loggia vestita da sera per un concerto è affascinante, il biglietto era gentilmente offerto dai miei datori di lavoro (invece della classica “cena aziendale” è diventato oramai di rito il “concerto estivo aziendale”). Temperatura perfetta, niente pioggia, piazza gremita con spalti verso il "Macc de le ure", ottima visuale, alcool in corpo a livelli sopportabili e colleghi di lavoro, decisamente più del solito, in versione “amici”.
La serata, devo ammettere, è stata assolutamente piacevole. Non avevo dubbi. Sarà forse perché Zucchero è oramai un vecchio della musica italiana e ai vecchi bisogna sempre portar “rispetto” (piccolo gioco di parole). Sarà perché la miscela, ideata e registrata a Cuba, fra vecchi successi, cover stra-famose e alcuni inediti garantisce un tenore qualitativo ben al di sopra del minimo sindacale. Sarà perché sul palco, molto ricco (c’erano 3 percussionisti, 4 chitarristi, 3 ottoni, 1 tastierista, 3 coriste, 1 bassista e 2 batteristi) e pittoresco (scenografica l’ambientazione di stampo cubano con un mega pick-up old style sostituito sul finale del concerto con una mega-bandiera cubana), è stata portata in scena “La Sesion Cubana”, il world tour 2013 che omaggia Cuba e tutta la musica caraibica. Forse per l’allegria concentrata e travolgente, e francamente inutile mi verrebbe da dire, del pubblico, festoso e gioioso, manco l’Italia avesse vinto il Mondiale. Ma, sapete com’è, quando di mezzo ci va la musica centro-sud-americana: bisogna far “fiesta”, sempre, comunque e a ogni costo. E quindi ho festeggiato anch’io! Mi son lasciato trascinare, a ondate, dall’atmosfera generale, ho abbozzato addirittura dei piccoli movimenti d’anca (chi può resistere a “La bamba” o a “Guantanamera” ?), ho urlato a sguarciagola “Overdose d’amore”, “Solo una sana e consapevole libidine…”, “Diavolo in me”, mi sono quasi commosso per “Diamante” (secondo me una delle canzoni più belle dell’intero panorama musicale pop italico), ho riaperto vecchi ricordi estivi con “Per colpa di chi” e “Con Le mani”, son finito sotto al palco per stringere la mano all’Adelmo nazionale (ma perché l’ho fatto? perchè?). Il resto della scaletta me la sono gustata in totale tranquillità e scarsa armonia con la folla festante.
Concludiamo con alcune considerazioni: la sovrastruttura sonora copriva fin troppo la voce di Zucchero, a tratti insopportabile quando tentava l’approccio da “bluesman”, degli indediti ben pochi si salvano, il vecchio Zucchero è semplicemente andato e francamente inarrivabile rispetto al nuovo Zucchero, un concerto è sempre un concerto.
Hasta siempre, Cuba.
Amarissimo Zucchero
RispondiEliminaMa era il caso di sporcarsi le mani con Zucchero? Zucchero fa cagare e punto, tornate a fare i seri su...
RispondiEliminaMa non vedi che il post non è firmato. Anche in redazione ci si vergogna.
EliminaLa settimana prossima ci sarà uno speciale su RAF?
EliminaVogliamo coraggio. Fateci vedere se avete i coglioni per recensire Raf.
EliminaSeimani ti sei ammattito?
RispondiEliminaFinalmente della buona musica su Musicanidi
RispondiEliminaYeah
Ven chica, ven loca,
Dame tu boca
Boom sexy boom
Boom boom sexy boom boom
Baila, baila morena
Bajo esta luna llena
Under the moonlight
Under the moonlight