di rsk
2003: Radiohead - Hail to The Thief
Come gia' chiarito dall'immondo Seimani a suo tempo, quanti hanno sogghignato e piu' o meno segretamente goduto per la stroncatura forse nemmeno eccessiva dell'ultima fatica dei Radiohead (Kings of the Limbs) non hanno diritto di cittadinanza su questo blog! Per due buone ragioni: la prima e' che nella migliore delle ipotesi costoro sono i classici critici "cazzoni" che devono per forza sbavare dietro alle novità come se un gruppo "valesse" solo per il tempo in cui esce e i dieci minuti successivi e la seconda e' che si tratta di smemorati che hanno gia' dimenticato la quantita' di capolavori ancorche' recenti che i 5 dell'Oxfordshire hanno lasciato alla storia della musica.
Hail to The Thief ha gia' sulle spalle un decennio. Minchia! Un disco epocale in realta' non invecchia...e questo disco lo dimostra. Extraufficialmente dedicato al paese della Libertà, e al "furto" elettorale di quel cowboy alcolizzato che risponde al nome di georgeWbush, che nella sua lunga carriera di Presidente degli Stati Uniti d'America (e' la democrazia, bellezza!) ha dichiarato guerra all'Iraq e all'Afghanistan rendendosi responsabile di centinaia di migliaia di morti oltre ad essersi circondato di amicizie quantomeno criticabili (vd.foto), "Osanna al Ladro" segna il ritorno del gruppo alla forma canzone dopo la svarionante e magnifica parentesi di Kid A e Amnesiac. Un disco pieno di gemme preziose che consolida lo stato di grazia della piu' grande band degli anni '00. Difficile scegliere; nel dubbio consiglierei di cominciare con 2+2=5 e non interrompere l'ascolto fino a A Wolf at The Door, ne vale la pena.
1993: Smashing Pumpkins - Siamese Dream
Riprendendo quanto scritto in precedenza sui Radiohead estendo il concetto a questo gruppo: gli Smashing Pumpkins sono e restano uno dei piu' importanti gruppi degli anni '90 oggi assolutamente sottovalutati, secondo me. In attesa di una riscoperta vi faccio presente che il loro primo grande successo risale al 1993 e si chiama Siamese Dream. Ancor piu' che in Gish, l'esordio del 1991, qui grunge e hard rock si mescolano magistralmente in un perfetto esempio di rock anni '90 prodotto in modo forse un po' grezzo, siamo ancora lontani dalle finezze di Mellon Collie, ma sincero, da un gruppo di giovanotti di Chicago sull'incazzato andante; nella fattispecie pure capelloni...eh si Billy Corgan con i capelli e' esistito davvero.
Il disco alterna anche momenti piu' tranquilli, onirici...le famose "sballate": l'eccezionale Mayonaise, la romantica e malinconica Luna, e il top video di quel periodo Disarm.
Insieme a Billy Corgan fautore del sound Smashing ci sono James Iha, validissimo chitarrista, la bassista D'Arcy e il batterista Jimmy Chamberlin.
1983: Tom Waits - Swordfishtrombones
Pomona e' la dea romana signora dei frutti celebrata nell'antica Roma soprattutto nel mese di settembre cioe' quando gli alberi danno in quantita' maggiore i loro frutti; Pomona e' anche il nome di una citta' nella contea di Los Angeles dove evidentemente gli alberi regalano frutti anche nel mese di dicembre se e' vero come e' vero che li' e' nato nel dicembre del 1949 uno dei migliori frutti che il '900 ci ha lasciato in dono musicalmente parlando: Tom Waits. Oddio a dire il vero il nostro eroe sta continuando a mietere dischi anche oggi che siamo in un altro secolo ma indubbiamente i grandi capolavori del maestro sono da attribuirsi al secolo scorso in particolare nel 1983 il cantatuore da inizio alla "trilogia di Frank" con questo epocale Swordfishtrombones disco eclettico e orchestrale che partendo dalla voce roca e sussurrata si addentra nel paese delle meraviglie e degli orrori. Un disco inimitabile che stupisce ad ogni ascolto e che risulta impossibile da classificare. Un'opera d'arte postmoderna del '900.
1973: Patty Pravo - Pazza Idea
Si diceva che sbavare sempre dietro alle novita' a volte e' controprudecente soprattutto in una rubrica come questa che guarda, per missione, al passato. Giusto per coerenza dunque questo mese proponiamo uno dei grandi successi della musica leggera italiana nel suo periodo d'Oro interpretato dalla "ragazza del Piper": Patty Pravo. Indiscussa diva della musica con oltre 100 milioni di copie vendute la Nicoletta Strambelli di Pazza Idea e' gia nella fase "romantica" delle sua carriera, dopo quella beat di Ragazzo Triste e il successo planetario di Bambola. Oltre a melense collaborazioni con Riccardo Cocciante e alla title track nel disco e' presente anche una cover di Walk on The Wild Side di Lou Reed dal divertente titolo di I Giardini di Kensington. Ascoltare questo tipo di musica a distanza di anni non e' certo facile ma e' comunque interessante mettere a confronto la musica leggera degli anni '70 con quella d'oggi. Ad uno stile personale e inimitabile di allora si contrappongono ulratori e ahime soprattutto urlatrici con spessore artistico pari a quello di una lavatrice. Ergo: viva Patty Cannavacciuolo...opps Patty Pravo! Pravo! Pis!!!
1963: Surfin'Usa - The Beach Boys
« Se dovessi eleggere un genio vivente del pop, direi Brian Wilson. »
George Martin produttore dei Beatles
Credo che poche persone al mondo non conoscano la canzone che da il titolo a questo disco del '63 dei californiani Beach Boys ma probabilmente le stesse persone ignorano che si tratta di solo uno dei capitoli di una storia di importanza fondamentale per la storia del rock e che risponde al nome del suo genio e creatore: Brian Wilson. Perfezionista della musica, genio incompreso prima di tutto da se stesso, creatore di uno stile vocale unico nel suo genere, adorato e incensato soprattutto dagli addetti ai lavori, il principale autore dei Beach Boys "sfonda" nelle classifiche di tutto il mondo con questo secondo album che e' anche un marchio di fabbrica. Segna infatti la nascita del cosiddetto surf-rock caratterizzato da un doppio stile vocale inconfondibile e da pezzi anche strumentali tra cui la tarantiniana Misirlou
Pezzi di maestro, complimenti.
RispondiEliminaNon potevo continuare a vivere dopo aver letto gli articoli di Seimani.
RispondiEliminaIl potere logora Seimani, oramai ridotto a un mucchietto di ossa e merda.
RispondiEliminaSe dovessi scegliere uno dei cinque per l'isola deserta porterei Siamese Dream...e voi ?
RispondiEliminaps Amnesiac mi pare avesse la "forma canzone"...o sbaglio ?
Caro Calliope certo! se ne puo' parlare...e' ovvio che quando si parla di gruppi di musica rock la forma canzone e' sempre presente quello che volevo dire e che ho cercato di sintetizzare in questo modo, e' che Hail to The Thief arriva dopo due album assolutamente sperimentali nella storia della band e nel quale si fondono diversi generi e stili mentre questo e' quasi una sorta di consolidamento del livello e del nuovo stile raggiunto...piu' coeso meno anarchico piu' disco meno opera...non so seeee. Cio' non toglie che tu Appesti!
EliminaMa qualcuno sa il significato della copertina dei Radiohead ? C'è forse un senso recondito in ogni blocco scritto ?
RispondiEliminaps un blog serio dovrebbe saperlo !
fonte wikipedia: L'artwork dell'album segue lo stile di una mappa stradale, con parole e frasi al posto degli edifici. Molte frasi sono legati all'album stesso o fanno riferimento ai testi (esempi: "Punchup", "We can wipe you out", "Are you fresh?"). Nonostante i Radiohead siano inglesi, molte delle parole sono americane o usano lo spelling americano ("Color", "Xing", "VCR"). L'artowrk è stata prodotta da Stanley Donwood in collaborazione con Tchock (Thome Yorke); Donwood ha indicato nel panorama di Los Angeles la principale fonte d'ispirazione per la copertina (che infatti è una pittura chiamata "Pacific Coast"), mentre le altre "mappe" presenti nell'artwork fanno riferimento alle città di Londra, Grozny e Baghdad.
EliminaOggi un mio studente mi ha dato la mano e mi ha fatto le condoglianze per la morte di Andreotti dicendomi:" mi dispiace per Andreotti".Quando gli ho detto del tutto naturalmente, senza acredine: "A me no" e' rimasto basito. Non si spiegava come fosse possibile che una persona cosi' famosa e importante e cosi' tanto associata all'immagine del mio paese potesse essere messa in discussione...non e' colpa sua e' colpa di chi scrive la storia e di come la scrive. Fra 70 anni quando, forse, le carte segrete del Divo Giulio, saranno rese pubbliche la verita' tutta la sporca verita' verra a galla. Ma noi non saremo piu' qui e la Storia avra' ormai detto l'ultima parola sulla vicenda umana e politica di quest'uomo. Sara' stato un caso ma giusto la sera prima stavo guardando Romanzo di Una Strage come al solito film impeccabile e tremendo che fa male e da quasi fastidio perche' si capisce come non potra' mai piu' succedere che qualcuno dall'altra parte del mondo o in Italia venga a dirmi: "Mi dispiace per tutti quei morti" "Mi dispiace per Pinelli" "Mi dispiace anche per Calabresi"... che tristezza. Gli eroi muoiono e i cattivi diventano santi.
RispondiEliminaGli studenti non capiscono mai un cazzo.
EliminaMa il prof.Willy era l'amico di Seimani che continuava a ripetergli "chi mi anal mi segua" ?
RispondiElimina2013: INTO THE BAD OOOOOOOOOOOOOOOOOO!
RispondiEliminaMorto Andreotti la piaga peggiore resta Seimani.
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