Into The Bad-O - Storie dal Vivo




di Prof. Willy



"Into The Bad O" ovvero il ritorno sotto mentite spoglie dei fu Saddamned. Chiamalo se vuoi side project, spin off, chiamale se vuoi emozioni, fatto sta che senza un gran battage pubblicitario il concerto tenuto domenica 5 maggio al Porta Pile 11/A ha fatto registrare un discreto afflusso di afecionados e circa 90 minuti di interessanti spunti musicali. La line up ridotta ha fatto di necessità virtù: beat in loop, chitarra, basso e voci hanno creato nella prima parte del live l’estraniante impressione di assistere a una sessione prove dei The XX: minimalismo negli arrangiamenti e nella melodia, ma buon impatto emotivo. Canzoni strampalate nei testi e nei titoli che raccontano episodi di vita quotidiani con lo sguardo sghembo e ricordano a tratti il primo Bugo: Piccioni, Vecchio crack, Follonica.
Poi il tono si fa più intimista nella seconda parte: scompare il beat e cresce il pathos; un maggior impegno sugli arrangiamenti e un maggior numero di prove avrebbe portato a risultati sorprendenti!
C’è spazio pure per alcune cover: Folsom Prison Blues di Cash, A house is not a motel dei Love e un’inattesa Lonely Boy dei Black Keys (l’unico brano che ha fatto muovere le teste e cantare il pubblico, ma questo non vuol dire nulla…).
Il progetto è nella sua fase embrionale e speriamo che una formazione più strutturata possa mettere in risalto il buon lavoro di scrittura dei brani. Cantautorato, rock, blues, psichedelica devono ancora trovare una loro sintesi nel progetto Into The Bad’O.
Impresso a lettere di fuoco il commiato dal pubblico: “Cercateci su internet. Non ci troverete!”
Lonely boys, vi amiamo già!

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