La Prateria è un Meridiano di Sangue - Musica & Parole

di TommyThecaT

La lettura di un romanzo e l’ascolto di album musicale generano molto spesso una sovrapposizione di sensazioni ed emozioni che vanno a costruire nella mente del lettore/ascoltatore, pagina dopo pagina e nota dopo nota, un mondo ideale e fantastico dove le parole e la musica si saldano tenacemente, creando un’ amalgama indistruttibile e soprattutto incorruttibile nel tempo. Mi capita spesso di affrontare un libro e inquadrarlo o in un genere musicale, o in un gruppo, o in un autore. Così mi è capitato anche durante la lettura di “Cavalli Selvaggi” pubblicato nel 1992 (nel 2000 adattato da Billy Bob Thornton nel film “Passione Ribelle”) dallo scrittore statunitense Cormac McCharthy, autore tra l'altro del romanzo "No Country For Old Men" (adattato dai fratelli Cohen nel pluripremiato film "Non E' Un Paese per Vecchi") e "The Road" (meraviglioso libro post-catastrofico adattato in un filmetto piuttosto scialbo "La Strada", diretto da John Hilcoatt ).

Si sale in sella col giovane sedicenne John Grady Cole e si attraversa, insieme all’amico Lacey Rawlins, il confine tra Texas e Messico per raggiungere un sogno, un ideale di vita: diventare cowboy in un mega-ranch messicano. E, a breve distanza, vengono seguiti da tutta la masnada dei Friends Of Dean Martinez del 1997 che suonano “Retrograde”, capitanati da Bill Elm (chitarrista e mente del gruppo), Joey Burns e John Convertino alla sezione ritmica e altri companeros di passaggio, Chris Cacavas alle tastiere e Ralph Carney ai fiati. Nel Texas tutto ormai pare sfuggito dopo la morte del nonno di John Grady e la messa in vendita del ranch di famiglia. Durante il lungo viaggio, accompagnati dalle note dolenti dei Friend Of Dean Martinez, i giovani incontreranno il piccolo vagabondo Jimmy Blevins, elemento di rottura della intera storia che sconvolgerà l’equilibrio della coppia e la linearità della narrazione della classica tradizione dell' "on the road".

Arriverà il Messico, affronteranno un forte temporale che farà perdere a Jimmy sia il cavallo che la pistola ("chiave di volta" dell'intero romanzo), raggiungeranno un grande ranch (chiamato la "Purisima") dove potranno realizzare i loro sogni, John Grady troverà l’amore della figlia del capo, saranno braccati dalla polizia, imprigionati in un merdoso carcere, subiranno mille ingiustizie e mille violenze, vedranno la morte in faccia e la sconfiggeranno ritrovando la libertà. L’asprezza dei territori desertici, la maestosità dei paesaggi, il forte naturalismo esotico sottolineato dalle secche parole di McCarthy (mai un parola di troppo, mai una frase buttata lì per caso) vengono accompagnati dalla struggente steel-guitar di Bill Elm che disegna dei paesaggi noir e retrò dove, al calar del sole, prendono sostanza i brividi, le paure e i sogni dei tre giovani texani. La notte trova come colonna sonora perfetta le percussioni jazzate del gruppo e isolate note di tastiere, molto malinconiche e solitarie, come le anime dei tre. L'album avanza lentamente, spesso in modo trasandato e stratificato, tra passaggi jazz, sprazzi psichedelici, crescendi rumoristici. E' musica "vecchia" lontana dal modernismo di fine secolo, musica quasi anacronistica come anacronistico è il rifiuto dei due amici a vivere l'inesorabile progresso che nel dopoguerra (la storia è ambientata intorno agli anni '50) inizia a travolgere gli Stati Uniti. La fuga verso una terra ancora legata alle tradizioni contadine pare l'unico miraggio da raggiungere. E, come tutti i miraggi, evaporerà alla calura del deserto e alla brutalità della vita, dura e difficile a qualsiasi latitudine.


"Musica & Parole" per chi ama il west, duro e crudo, per chi ama la bipolarità del deserto, luminoso e abbagliante di giorno, freddo e solitario di notte. "Musica & Parole" per chi ama il valore del dettaglio, per chi apprezza la nitidezza dei paesaggi. Per chi il deserto l'ha realmente vissuto o per chi lo considera solo un sogno. Un sogno che si può vivere da svegli, grazie a Cormac McCarthy e ai Friends Of Dean Martinez.

P.s. Dall'album "Retrograde", presentiamo "Cabeza de Mojado". Buon viaggio a tutti i mojados che attraversano la frontiera da sud a nord.

8 commenti:

  1. Chicca della Domenica ? Chiccola, direi.

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  2. Friends Of Dean Martinez20 maggio 2013 alle ore 09:47

    Albums

    The Shadow of Your Smile (1995)
    Retrograde (1997)
    Atardecer (1999)
    A Place in the Sun (2000)
    Wichita Lineman (2001)
    Under the Waves (2003)
    On the Shore (2003)
    Random Harvest (2004)
    Live At Club 2 (2005)
    Lost Horizon (2005)
    Fast Food Nation OST (2006)
    Red Dead Redemption OST (2010)
    Undead Nightmare OST (2010)

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  3. 1965 - Il guardiano del frutteto
    1968 - Il buio fuori
    1974 - Figlio di Dio
    1979 - Suttree
    1985 - Meridiano di sangue
    1992 - Cavalli selvaggi
    1994 - Oltre il confine
    1998 - Città della pianura
    2005 - Non è un paese per vecchi
    2006 - La strada

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  4. merda merda merda

    quando la musica finisce spegni le luci
    la musica e' la tua amica speciale
    fino alla fine
    fino alla fine
    fino alla fina

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  5. Grande recensione e grande consiglio musicale, grandi musicanidi!!!!

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