Il Divo Giulio - Music Off

dal nostro inviato in Nicaragua, TDK

Oggi (6 maggio 2013) un mio studente mi ha dato la mano e mi ha fatto le condoglianze per la morte di Andreotti dicendomi "mi dispiace per Andreotti". Quando gli ho detto del tutto naturalmente, senza acredine, "a me no" e' rimasto basito. Non si spiegava come fosse possibile che una persona cosi' famosa e importante e cosi' tanto associata all'immagine del mio paese potesse essere messa in discussione...

Non e' colpa sua, e' colpa di chi scrive la storia e di come la scrive.

Fra 70 anni quando, forse, le carte segrete del Divo Giulio, saranno rese pubbliche la verità, tutta la sporca verità, verrà a galla. Ma noi non saremo piu' qui e la Storia avra' ormai detto l'ultima parola sulla vicenda umana e politica di quest'uomo. Sara' stato un caso ma, giusto la sera prima, stavo guardando "Romanzo di Una Strage", come al solito film impeccabile e tremendo che fa male e da quasi fastidio perche' si capisce come non potra' mai piu' succedere che qualcuno dall'altra parte del mondo o in Italia venga a dirmi "mi dispiace per tutti quei morti", "mi dispiace per Pinelli" "mi dispiace anche per Calabresi"... che tristezza.

Gli eroi muoiono e i cattivi diventano santi.


3 commenti:

  1. Ma come ve le spedite le lettere dal Nicaragua coi piccioni viaggiatori? E' morto due mesi fa Andreotti...

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  2. Andreotti non è morto e non morirà mai. E' dentro di noi, per sempre.

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  3. Seimani è il lato oscuro di Andreotti

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