Around The World: Amsterdam

ThommyThecaT
Scender le scale sfiorando il muro
non dare importanza
a chi passa vicino.
Cercando qualcosa di indefinito
la notte svanisce al piano di sopra…


Amsterdam è un preziosissimo gioiello da maneggiare con cura, da prendere in mano e ammirarlo da ogni angolazione e in ogni situazione. Amsterdam viaggia a tutta un’altra velocità rispetto al nostro mondo, scorre lenta come i suoi canali, come le migliaia di due ruote che la attraversano. E’ buona per ogni stagione: colorata in primavera, calda d’estate, grigia in autunno. fredda e ventosa d’inverno, allegra sempre. 
“Amsterdam” è una delle undici perle nere di “Siberia”, album storico, simbolo del movimento new wave italiano. Si ritorna indietro nel tempo di quasi 30 anni. Ci ritroviamo a Firenze dove i Diaframma, guidati dal mitico Federico Fiumani, realizzano un album dalle tematiche e dalle atmosfere tipiche del genere: cupezza, scoramento, abbandono, malinconia, solitudine. I Diaframma, pur non aggiungendo nulla alle sonorità “standard” del genere (sezione ritmica incalzante e ossessiva, chitarre taglienti, voce mono-tona) regalano delle liriche decadenti, ricche di pathos, ermetiche.


…nelle mia mente
ogni cosa sopravvive in silenzio
sento l'attrito
di grida esiliate dal mondo…

In “Amsterdam” è appena passata una lunga notte. Qualcuno scende le scale sfiorando il muro, facendo attenzione a evitare lo sguardo di altre persone, ripensando a tutto quello che è accaduto di sopra. Forse un incontro clandestino tra due amanti ? Non lo sapremo mai. Nella sua mente si muovono silenziosamente mille pensieri che viaggiano come elettroni impazziti; si scontrano nel sottovuoto cerebrale, nel suo piccolo mondo fuori dal mondo. I pensieri sono attimi di vita che pulsano e si dissolvono come le voci della notte alterate dall’alcool, dalla droga, o dalla rabbia o dall’amore.

…come frammenti pulsanti di vita
voci alterate si sono dissolte.
Dove i miei occhi le hanno chiamate,
dove i miei occhi le hanno chiamate,
dove il giorno ferito impazziva di luce,
dove il giorno ferito impazziva di luce...

Oramai è sceso. Apre il portone. Gli occhi dell’anima sono fissi sui pensieri mentre la luce abbagliante del giorno gli ferisce la vista terrena. Cosa rimmarrà di quella notte ? Quali pensieri galleggierranno nella sua mente ? E quanto tempo rimarranno in superficie prima di affondare nel suo oblio ?
Come fogli di giornale in un canale di Amsterdam che pian piano s’impregnano di acqua, i suoi pensieri attenderanno la morte, lenta come l’immagine riflessa in un canale di un ragazzo in bicicletta che torna a casa a tarda sera. 

1 commento:

  1. oh ma e' vero che Seimani ha bloccato i commenti perche' vuole arginare il dissenso? questo blog mi sembra un po' eterodiretto!

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