I Mondi Lontanissimi di Franco Battiato - Meid in Italy

di Space Boy
….chi sono, dove sono
quando sono assente di me
da dove vengo, dove vado…

Si alzarono che non era ancora l'alba. Erano pronti per trasbordare dentro un satellite artificiale che permettesse loro di arrivare in fretta alle porte di Sirio dove li aspettava un equipaggio sperimentale per un lungo, lunghissimo viaggio. Seguirono per istinto, per chissà quanto tempo, le scie delle comete come avanguardie di un altro sistema solare. I loro telescopi giganti seguivano le stelle…


Space Girl era impaziente e lagnosa. Da quando aveva saputo di quel raduno sulla stazione intergalattica XYTRESDFE-4C, era un continuo tormentarsi. E quando arriviamo ? E quanto sei lento ! Accendi i turboreattori ! E che coglioni, doveva gentilmente risponderle Space Boy. Ma a che cazzo di raduno ti sei iscritta per farci deviare di 4 mesi interstellari ? Chi c’era di così importante da vedere ? Non capisci niente, Space Boy ! Il nuovo sistema a oleogrammi artificali di sedicesima generazione permetterà di rivivere un concerto di Franco Battiato. Battiato ? Ma chi è ? Ignorante, è una delle figure più importanti della musica italiana. Non farmi ridere, Space Girl, la musica italiana non è mai esistita, è una delle tante leggende spaziali che si raccontano ai piccoli umanoidi primi di andare a letto…C’era una volta la musica italiana, era bella e tutto il pianeta terra l’ascoltava…e PUFF, il piccolo dorme. Cretino ! Stai tranquilla che ti rimangono pochi neuroni e sai bene che non possono essere trapiantati. Le donne, anche quelle che hanno pochi neuroni, bisogna sempre accontentarle. Sempre.

Space Boy e Space Girl, provinciali dell'Orsa Minore alla conquista degli spazi interstellari, si vestirono, per la serata, di grigio chiaro per non disperdersi. Effettivamente c’erano tantissime astronavi sistemate accuratamente fuori dalla stazione. Vabbè, il concerto potrà far anche schifo ma mi rimpinzerò di birra, pensò Space Boy. Entrarono in un ampio salone dove una multitudine di esseri iniziava ad accalcarsi. Si spensero le luci e apparve, come per magia, su un grande palco un piccolo omunculo, abbastanza brutto, vestito in modo strano, con una capigliatura da far rabbrividere gli alieni di Xenorofontre. Attaccò la musica, una strana miscela di pop anni ’80 terrestri accompagnata da strumentazione classica. Non sembrava male, anzi, più suonava e più la moltitudine apprezzava le atmosfere nostalgiche. Erano i testi  a colpire e a penetrare i cervelli degli spettatori. Erano forbiti ma allo stesso tempo semplici, alla portata di tutti. Si passava da momenti puramente pop-commerciali a mondi fantascentifici, soprattutto per il fine secolo terrestre. Si alternavano frasi spiazzanti (…il re del mondo ci tiene prigioniero il cuore…) a momenti di intimismo cantautoriale tipico di quegli anni (…ma l' animale che mi porto dentro / non mi fa vivere felice mai / si prende tutto anche il caffè / mi rende schiavo delle mie passioni / e non si arrende mai e non sa attendere / e l' animale che mi porto dentro vuole te…).

Quel curioso cantante sparava, pacatamente e serenamente, sentenze inappellabili (…più diventa tutto inutile e più credi che sia vero e il giorno della fine non ti servirà l'inglese…). Rabbrividii. Cosa succede, Space Boy ? Tutto ok ? Niente, Space Girl, stavo solo pensando, era da tanto tempo che non mi capitava di pensare, quel cazzo di cervellone dell’astronave oramai fa tutto. Battiato dal palco continuava a cantare “…mi son comprato un personal computer / ma il cuore soffre un poco di aritmia / non so come curare i reumatismi...” e improvvisamente Space Boy si mise a ridere fragorosamente. Che ridi, scemo ? Ma è un grande questo Battiato, disse Space Boy, li tirava ben per il culo i suoi fans. Comprate i computer che vi sistemeranno la vita, la ricordi Space Girl quella vecchia pubblicità terrestre. No e non me ne frega nulla, zitto e ascolta. Le musiche continuavano ad alternarsi tra pezzi “per le masse” e sofisticate canzoni di stampo mediorientale. Il pubblico era sempre più estasiato e si lasciò trascinare per circa due ore terrestri. lentamente il grande salone si svuotò. La gente tornò verso le astronavi canticchiando "I Treni Di Tozeur" che Battiato aveva generosamente offerto come bis. Era strano sentire delle persone che ripetevano sottovoce ...e per un istante ritorna la voglia di vivere a un'altra velocità..., faceva impressione. "Esseri" abituati a viaggiare alla velocità della luce che chiedevano a se stessi di cambiare ritmo di vita. Erano forsi gli ultimi geni del loro corredo cromosomico a far capolino ? Nessuno lo saprà mai.

Space Boy & Space Girl salirono sulla loro astronave e partirono per Mondi Lontanissimi. Erano particolarmente stanchi. La serata li aveva spremuti, troppe emozioni, tanti ricordi erano riaffiorati nel loro animo. Space Boy impostò il cervellone elettronico per il sistema di navigazione automatica e raggiunse Space Girl a letto. Entrò in cabina cantando a sguarciagola "...quando è notte, nelle stanze d'albergo / rumori di letto, sesso meccanico / questa ginnastica chiamata amore...". Space Boy, che cazzo ti sei messo in testa ? Nulla, Space Girl, e le saltò addosso. Space Boy, sei un animale ma ti adoro.

P.s.
Nel video Franco Battiato canta "No time, no space" con l'orchestra diretta da Giusto Pio.
Grazie Maestro.



6 commenti:

  1. Effettivamente il Battiato anni '80 è proprio orribile.
    Scusami fess, Maestro.

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  2. Franco Battiato è bellissimo

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  3. Seimani, è pregato di andarsene a fanculo sull'ultima stella a destra in alto in copertina.

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  4. Seija Simola scandalo ! Seimani è forse una tua escort ?

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  5. Grande post, grandi storie...ne sapete una piu' del diavolo!!! complmenti

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