Un deserto verde: Tangerine Dream - Colpo di Fulmine

TANGERINE DREAM – Green Desert
di Space Boy

Viaggiavo sulla mia astronave in direzione di Sirio con un equipaggio sperimentale nel quadrante nord (coordinate terrestri: 45 gradi SYW) della Via Lattea. Il tempo non passava, anzi, sembrava scorrere all’indietro. La birra era l’unica via di fuga ma finiva molto velocemente. Ogni sette giornate interspaziali dovevamo fermarci per acquistare le dovute scorte. Ci fermammo sul satellite di Gebryoun, un posto decisamente tranquillo come riferivano le varie guide.
Atterrammo nella zona del Green Desert, mi attrezzai per la passeggiata e, appena toccato terra, feci partire in cuffia un vecchissimo album terrestre dei… Non ricordo bene, forse Tangerine Dream ? I miei passi erano accompagnati da una suite, suddivisa in tre parti distinte. Ero lento come la melodia sintetica che s’infondeva nel mio cervello. L’aria era rarefatta, le ombre dei due soli si allungavano per decine di metri. La musica cambiò registro solo ai piedi di una piccola collina dove la batteria iniziò a ritmare i battiti del mio cuore e un assolo di chitarra “in progressive” sosteneva i miei pensieri. 




Superata la dolce duna, la musica sembrò rallentare in sintonia con il mio respiro. S’apriva un vasto altipiano di sabbia verde dove a breve distanza  riuscii a vedere la stazione. L’aria delle bombole dava uno strano senso di riverbero al mio cervello, o forse erano gli effetti dei sintetizzatori che lentamente andavano a svanire. Sopra di me delle strane "White Clouds" di ammoniaca condensata rendevano il paesaggio fiabesco. Mi fermai per pochi istanti a mirare il paesaggio. Il fitto lavoro di percussioni mi risvegliò dall’estasi e ripresi il cammino. La birra mi aspettava ! Arrivai velocemente alla stazione, il commesso caricò le casse sopra un muleth spaziale e mi riaccompagnò verso la navicella. Tempo di riaccendere i reattori ed eravamo già partiti.
Mi aveva decisamente preso quell'album tedesco degli anni '70 terrestri. Feci ripartire dalla plancia della sala di comando il terzo brano "Astral Voyager", uno dei pezzi che il nostro sistema di comunicazione intelligente definiva "storico". Mah, diffido sempre delle definizioni... Stupidamente, pensai uno volta ascoltato. I passaggi dei sequencer erano la perfetta colonna sonora del nostro viaggio interstellare. Era stata ricreata artificialmente un'atmosfera intergalattica, completamente fuori dalle logiche terrestri. Il finale con "Indian Summer" era il semplice e perfetto corollario di un album "spaziale".

"Space Boy, Space Boy" mi svegliai di scatto con le urla di Space Girl, mia fidata compagna di viaggio e di vita. Cazzo, era stato tutto un sogno ! L'atterraggio, la Via Lattea, il deserto verde, le nuvole di ammoniaca. La birra, tedesca naturalmente ! Partii a razzo verso la zona rifornimento nel settore-3 della Spaceboat e aprii la cella delle bevande. Tragedia, la birra era veramente finita. "Space Girl, Space Girl, quanto manca alla prossima stazione di rifornimento ?". "Due settimane interspaziali". "NNNOOOO". "Perchè ?" "Vaffanculo". Litigammo giusto per far qualcosa. Alla lunga vinse naturalmente lei. Non c'erano vie di fuga.

Una scappatoia c'era, i Tangerine Dream pensai. Schiacciai play e guardai stralunato per chissà quante ore terrestri fuori dal finestrino.

P.s.
L'album fu registrato nel 1973 da Edgar Frose (sintetizzatori, tastiere, chitarre elettriche, sequencer) e Christofer Franke (sintetizzatori, tastiere, batterie, sequencer); al progetto non partecipò Peter Baumann, il terzo componente del gruppo, che decise, beato lui, di passare l'estate del '73 in India. Fu pubblicato solo nel 1986 poichè Peter, di ritorno dall'Asia estasiato dalle sue esperienze e dalle sue nuove ispirazioni (chissà cosa l'avrà mai ispirato ?),  convinse gli altri ad abbandonare il progetto per concentrarsi sullo storico album "Phaedra". Il materiale inciso di "Green Desert" venne poi ripreso dal gruppo negli anni '80 e remixato con sonorità tipiche della musica primi anni '70.

Video: "Green Desert"
Regista: Polienth
Per l'intero ascolto, clicca qui
Buon viaggio !

18 commenti:

  1. "Space Boy a torre di controllo, abbiamo un problema a bordo"
    "Torre di controllo a Space Boy, cosa succede ?"
    "Abbiamo trovato uno stupido Seimani nell'ala ovest dell'astronave, non riusciamo a bloccarlo"
    "E' sessualmente attivo ?"
    "Yes, mi ricorda i cinghiali terrestri"
    "Tranquillo, Space Boy, fagli ascoltare un po' di reggae e prova con quella verdurina verde della serra solare"
    "Ok, torre di controllo, passo e chiudo"
    "Ottimo Space Boy, se continua a essere incinghialito sparagli nei cojoni, passo e chiudo"

    RispondiElimina
  2. Seimani rifiuto spaziale.

    RispondiElimina
  3. Cosa significano le arance sulla bandiera in copertina ? La vitamina C fa bene ?

    RispondiElimina
    Risposte
    1. La vitamina C non fa bene, fa benissimo...

      Elimina
    2. comunque a me sembravano mandarini ma effettivamente vedendole meglio...

      Elimina
  4. Mi ricordavo una copertina dell'album diversa.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. In effetti ce ne sono diverse...

      Elimina
    2. Una col deserto e rocce, quella pubblicata nel post (secondo me la migliore perchè fa molto anni '70) e una terza, per la ristampa in cd nel 1996 con una foto della moglie di Froese con tanti ombrelli multicolori sovrapposti...

      Elimina
    3. era meglio quella con gli ombrelli cosi' si poteva usarli per impalare Seimani...invece cosi' ci rimangono solo le arance della copertina da tirargli addosso speriamo almeno siano marce!

      Elimina
  5. Space Oddity è veramente spaziale

    RispondiElimina
  6. Discografia Tangerine Dream23 novembre 2012 alle ore 09:36

    1970 - Electronic Meditation
    1971 - Alpha Centauri
    1972 - Zeit
    1973 - Atem
    1974 - Phaedra
    1975 - Rubycon
    1975 - Ricochet
    1976 - Stratosfear
    1977 - Sorcerer
    1977 - Encore
    1978 - Cyclone
    1979 - Force Majeure
    1980 - Tangram
    1981 - Thief
    1981 - Exit
    1982 - White Eagle
    1983 - Logos Live
    1983 - Hyperborea
    1983 - Wavelength
    1984 - Firestarter
    1984 - Flashpoint
    1984 - Poland
    1985 - Heartbreakers
    1985 - Le Parc
    1985 - Legend
    1986 - Quichotte/Pergamon
    1986 - Green Desert
    1986 - Underwater Sunlight
    1987 - Tyger
    1987 - Three O'Clock High
    1987 - Near Dark
    1987 - Shy People
    1988 - Optical Race
    1989 - Lily On The Beach
    1990 - Melrose
    1992 - Rockoon
    1992 - Quinoa
    1994 - Turn of the Tides
    1995 - Tyranny of Beauty
    1996 - Goblins Club
    1997 - Ambient Monkeys
    1999 - Mars Polaris
    2000 - The Seven Letters from Tibet
    2005 - Jeanne d'Arc
    2007 - Madcap's Flaming Duty
    2008 - Views from a Red Train

    RispondiElimina
  7. La sospensione di Seimani, intesa come fine di ogni coercizione, è l'ideale per questo blog.

    RispondiElimina
  8. Seimani vattene per sempre o bruciati il cervello. Chiaro ?

    RispondiElimina
  9. E i Soundgarden, Seimani, te li sei dimenticati ? Cazzo sveglia !

    RispondiElimina
  10. staccate la spina a yepes o come cazzo si scrive...

    RispondiElimina