Sinestetici (Ep. 0) - There There


SOLO PERCHE' LO SENTI NON E' DETTO CHE ESISTA
(parole che durano il tempo di una canzone)

di Jebediah Wilson Morales

Cani amici di Musicanidi, che un sole radioattivo lessi per sempre le vostre maledette meningi! (Ben trovati). Come spesso accade, nel corso della stagione estiva, giornali, siti informativi in genere e putride televisioni soffrono della sindrome del "buco agostano" inteso come "e adesso come cazzo lo riempio questo spazio?". Dopo aver esaurito articoli o servizi di asprofondimento su pattine per cani e pensioni per tartarughe bolse, i media danno spazio a quanto di peggio possono trovare. Programmi improbabili e stronzate varie costellano cosi' l'universo della comunicazione fino al termine del mese d'agosto, giusto in tempo per il temibile rientro settembrino (non so voi, ma le mie Impressioni di Settembre sono sempre: "bleah, sbluargh, orkod...sbluash e o porca maroshk... d'un vafff...ancora un altro inverno di meerda"... e roba simile). Non manca l'impasse anche nel fetido regno dei Seimanidi, una zona oscura come l'ano di un corvo nero in una notte senza luna nella giungla, che si trova al confine tra la quinta dimensione, Faidana di Lumezzane e la fogna di Calcutta (le ultime due cose protrebbero coincidere... anche se il Gange e' mooooolto meno inquinato del Gobbia). Eh gia' cari  amichetti,  nel regno dei Seimanidi, le idee evaporavano come tanti piccoli  Pidielli.

AVVERTENZE E MODALITA' D'USO - In questo contesto ha preso vita l'idea "Sinestetici" (alternativa agostana alla follia metropolitana). Vista l'elevata percentuale di parrucconi saccentoni che frequentano questo bel blogghettino, non credo ci sia bisogno di spiegare il significato del termine "sinestesia" (fenomeno sensoriale/percettivo, che indica "contaminazione" dei sensi nella percezione di qualcosa... lo'ho fatto... nel caso andatevelo ad approfondire qui). Qui abbiamo provato a contaminare sensi e "stili". Come? Semplice: ascolti una canzone e (nel tempo di durata della stessa) cerchi di descrivere il maggior numero di pensieri e sensazioni ispirati dalla musica. Nella descrizione, si e' cercato, per quanto possibile, di fare ricorso a diverse "sinestesie", in modo da rendere piu' sballevole possibile il tutto. Come esperimento numero 0 abbiamo scelto "There There" tratta da Hail to the Thief degli amati Radiohead. Perche? Cazzi nostri! Qualcuno potra' considerarlo un esercizio manieristico fine a se' stesso, o addirittura una boiata o peggio ancora una sburrata da intelletualoidi radicalfreak. Beh, non ce ne puo' fregare di meno. Non vi piace? Cazzi vostri, questo passa il convento. E adesso continuate pure  a friggervi le meningi.



(schissa play e inizia la lettura)

Scivola la strada sotto i tuoi occhi,
scotta e vibra, la pelle, di odori malsani e vanita' distorte.
Misere memorie, riscaldate da sguardi di menzogna.
Dicono che ci sia sempre una sirena che canta mentre la nave affonda
e tu, che annaspi poco piu' in la', non sai ancora come andra' a finire.
La terra si crede ferma, ma in realta', trema.
 Come te.
E, solo perche' senti con le tue mani la visione di questo mondo,
non significa che lui esista e sia proprio li', dove deve stare.
E non significa che tu sia al sicuro.
Protetto da grida di sguardi feroci, prosegui il cammino oltre la notte.
Non fermarti!
Corri!
Idiota!
Sei solo!
Non vedi attorno?
Resti di pietre fumanti, sabbia, cenere e macerie.
Tutto e' sogno, tranne te.
Tu sei reale e puzzi troppo di paura per essere credibile.
Annusa l'acqua, bevi un sorso d'aria che senti davanti ai tuoi occhi:
e' nera, come le bugie che portavi dentro.
Vacilla con noi al ritmo della tempesta
che impazza e poi si placa un attimo
prima di tornare ad esplodere.
Senti l'odore del tamburo?
Sa di petrolio e di senso di colpa.
Annusati!
Scappa!
Scavalca lo steccato e muovi il tuo cervello oltre le onde del suono.
Se riesci a toccarle, non significa che tu sia vivo.
Solo perche' respiri l'odore della musica,
solo perche' ti accorgi delle note
che grattano via i ricordi dalla tua pelle
come squame di pietra,
non significa che smetterai di scomparire.
Te ne andrai, come tutti.
Stanne certo. 
E allora sogna, scalcia, urla, ridi, corri!
Sei solo stanotte e nessuno verra' a salvarti.
La foresta e' troppo liquida per sentire profumo di salvezza.
Arrenditi!
Fermati! E accarezza il fiume.
Lascia che il tempo scorra attorno a te.
La musica se ne andra' con lui,
ma ora la sua immagine e' ancora qui.
Ti illude e poi ti schiaccia,
come un pugno d'aria.
E tu puoi solo respirare un po' di dolore altrui.
(E' gratis!) 
Giusto un attimo,
per continuare ad illuderti
di essere ancora vivo.

11 commenti:

  1. Meglio le tette di Belen come riempibuco. Pace, me ne faro' una ragione.

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    1. Venere gaucha da rimirare
      ad uso di chi si vuol smanettare.
      la sogno, nuda odorosa e prona,
      ma poi, il pensiero di lei e Corona
      mi fa ammosciare tutto il fardello
      come una puntata del Glande Fratello

      Comunque gran tette!

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  2. Bisognerebbe chiedere a Seimani cosa preferisce come riempibuco.

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  3. Film come C'era una Volta in America sono bellissimi e indimenticabili, grazie per avermelo ricordato

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  4. Che peccato non vedere il dio del mese in spalla....era una sicurezza per me, un' ancora di salvezza, una foto a cui bisbigliare le mie sommesse preghiere. Potreste rimediare quanto prima ? Grazie per l'attenzione.

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  5. Se te lo chiede una gaffi, scatti come Usain.....

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  6. tranqua sapevo che eri tu e non una gaffi e' solo che stavi spaccando la minchia talmente tanto che ho ceduto...

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    1. Senti Belindo, sono una bella gaffi che manco te la sogni...

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  7. Buon ferragosto a tutti !

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  8. Obama pezzo di merda15 agosto 2012 alle ore 15:23

    Quattro minuti bastano per godere ? Yessss....bastano.......magari aggiungiendoci altri venti secondi.....

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