"Il Nostro Caro Angelo": Lucio Battisti - Il Dio del Mese

                                                       Sudore che diventa alloro, amore mio... sei forte, ti adoro. 
Fermarsi poi ad un tratto, lottar col reggiseno: che fai? sei matto? 
Il cambio e il volante...ma niente mi terrà distante. 
(Anonimo – Anima Latina, 1974)
di Tommy ThecaT

E come ogni anno anche Agosto è arrivato. Trovare un dio del mese agostano non era cosa semplice. Bisognava trovare un cantante, o un gruppo, che fosse assimilabile nell’immaginario collettivo, al mare, alle vacanze, alla spiaggia, al tempo libero. E chi poteva essere? "Lucio Battisti!" è venuto simultaneamente sulle labbra sia a me che a quel fanfarone di Seimani: una spiaggia, “dieci ragazze per me”, una chitarra, “le bionde trecce, gli occhi azzurri e poi…”, “acqua azzurra, acqua chiara”. Chi altro poteva essere se non Battisti ? Ma chi conosce veramente Battisti ? E’ l’autore più coverizzato intorno ai fuochi notturni accesi sulle spiaggie italiane, e poi? 

Nato a Poggio Bustoni (Rieti) nel 1943, giusto un giorno dopo l’altro mitico Lucio (Dalla), figlio di Alfiero e Dea (un dio del mese predestinato fin dalla nascita !), diventerà fra gli anni sessanta e settanta, con la collaborazione divina di Giulio Rapetti (Mogol), l’indiscusso leader della “musica leggera italiana”, grazie a due album oramai patrimonio culturale del Belpaese (Lucio Battisti, 1969 ed Emozioni, 1970), composti da una serie di hits da far spavento: “Un’avventura”, “29 settembre”, “Non è Francesca”, “Io vivrò senza te”, “Dieci ragazze”, “Acqua azzura, acqua chiara”, “Mi ritorni in mente” e così via… 

Dio del mese per acclamazione, Lucio Battisti sarà, tra il ’69 e il ’71, il punto di svolta della musica italiana; le sue sperimentazioni e le sue ricerche musicali (tra folk, soul, blues, progressive, psichedelia, latin-prog) segnaranno la fine della classica melodica italiana degli anni ‘50/’60 (dei grandissimi Villa, Pizzi, Modugno, ecc…) e l’inizio della “musica leggera”, sia dal punto di vista artistico, che dal punto di vista commerciale. Il Lucio nazional-popolare esploderà anche grazie ai testi (mai banali, ma diretti, semplici e molto meno ricercati rispetto a quelli di Panella negli anni ‘80) nei quali alle questioni politiche-sociali degli anni ’70 si preferiranno la quotidianità di ogni persona, il rapporto dolceamaro tra due amanti e, solo a tratti, le tematiche ecologiste e anti-consumistiche. Il successo commerciale e presso la critica gli verranno garantiti dalla splendida tetralogia italian-progressive “Amore E Non Amore” (1971), “Il Nostro Caro Angelo” (1973), “Anima Latina (1974) e “La Batteria, Il Contrabbasso, Eccetera” (1976). 



Grande appassionato di Bob Dylan, musicista-cantante-arrangiatore (anche paroliere nei primissimi periodi), Lucio svolterà bruscamente durante gli anni ’80, non lasciandosi ammaliare dalle tendenze generali, ma affidandosi, conclusa la collaborazione con Mogol, alle parole prima della moglie Letizia Veronesi (nell’album “E Già”, 1982) e poi di Pasquale Panella (Don Giovanni, 1986 – L’Apparenza, 1988 – La Sposa Occidentale, 1990 – Cosa Succederà Alla Ragazza, 1992 – Hegel, 1994). Questo periodo, a conferma della spigolosità del personaggio, vedrà la sparizione dalle scene dell’artista che preferirà eclissarsi da qualsiasi apparizione pubblica per affermare la propria indipendenza dal “sistema” musicale italiano-europeo. Negli anni in cui l’individualismo e l’esserci diventaranno l’assoluta necessità di ogni artista, per Battisti saranno quelli che cancelleranno l’immagine consumistica che dieci anni di dominio assoluto gli avevano impresso come marchio di fabbrica. Quanti artisti ricordate che, all’apice del successo, preferiranno coraggiosamente regalare alla massa non la propria icona, ma l’essenza pura e distillata della propria arte ? 

Caro Lucio, rimarrai per sempre il dio-padre della musica leggera italiana, capace di realizzare ricercatissime strutture musicali dai sontuosi arrangiamenti, che un ascoltatore abituato al “primo” Battisti nemmemo si potrebbe immaginare.

Caro Lucio, rimarrai per sempre “Il Nostro Caro Angelo”.




 La canzone “Dove Arriva Quel Cespuglio”
è tratta dall’album “La Batteria, Il Contrabbasso, Eccetera”. 

Dove arriva quel cespuglio, 
la cucina che avrà il sole di mattina. 
Dove arriva il mio berretto 
lì la camera da letto, 
e in direzione dello stagno 
 costruiremo il nostro bagno. 
Entra pure è la tua casa, 
 la tua casa fra le rose. 
Ora appena prendo il mese, 
 il primo muro, la tua casa te lo giuro. 
Ora siediti qui dove ci sarà il camino 
e pensa a quando tutta quella gente 
pur passandoci vicino 
non vedrà più niente 
quella porta non è un sogno 
è robusta è di legno. 
Non nascondere la mano, 
non nascondere il tuo seno 
ora non c'è più nessuno, 
più nessuno, ora non c'è più nessuno. 
Prendo dalla moto il nostro letto 
stendo a terra il telo ora alza gli occhi al cielo 
e dimmi quanto mancherà al tramonto 
Ci vuol buio 
a questo punto voglio farti tenerezza, 
la tristezza si dissolve con il fumo. 
Resta solo il tuo profumo,
il profumo della pelle lo sfondo delle stelle 
e un vago senso di dolore 
che scompare col respiro, 
col respiro del tuo amore.

23 commenti:

  1. Osdi dai Gaddo...non mi meddere madidina...

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  2. "Lucio Battisti è venuto simultaneamente sulle labbra sia a me che a quel fanfarone di Seimani"...da Youporn.com

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  3. "segnaranno la fine della classica musica melodica italiana degli anni ‘50/’60 (dei grandissimi Villa, Pizzi, Modugno, ecc…)" !!!!!

    Mi sento scosso agitato ah agitato ah
    Acido come di piu' non si puo' come un acido
    ACIDO ACIDA ACIDO ACIDA

    p.s.
    puntiamo al pubblico over 78?

    con amore
    RSK

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    1. Nilla Puzzi (Fex)
      Claudio Valli (a prendere tutti nelle pecchias)
      Domenica Mugugno (oggi no)

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    2. Ahahahah, Nilla Pizzi, ahahahahahah!

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  4. Si ride e si scherza ma quando bisogna dirti BRAVO ti si dice BRAVO! bellissimo dio del mese!

    Applausi, di gente intorno a te...

    RSK e FraMcesco (che non e' Francesco)

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  5. Mangi
    A
    Ufo
    Rifiuti
    Inorganici
    Scoreggiando
    In
    Ospedale

    Soverchiante
    Escremento
    Inavvertitamente
    Mandato
    A
    Nuocere
    Italiani

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  6. Mi aspettavo Gigi D'Alessio

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    1. Forse fra duecento o trecento anni sara' Dio del Mese, su un altro blog

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  7. Meraviglioso
    Aneddoto:
    Un
    Riottoso
    Idolo
    Sumero
    Iracondo,
    Ostentando

    Superbia
    Erettile,
    Inculera'
    Maurisio
    A
    Nostra
    Inasputa

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  8. Tutti dietro a SEIMANI in rigorosa fila indiana...via uno, dietro un altro.

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  9. Ma, secondo voi, Seimani ha caricato "Pelame" perchè è peloso ? Non so voi, ma io Seimani me lo immagino schifosamente peloso.
    E poi chi è questo misterioso amico Mino ? Mino Reitano o Mino Deretano ?

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    1. l'e' pelus fess ma fessssss

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  10. La tristezza si dissolve con il fumo ? Lucio da siret en po' tosec o ma sa sbai ?

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  11. Non so chi cazzo sia che si occupa della rubrica il cestone pero' questa volta ha superato il limite del buongusto...dammi retta la prossima volta che mino ti da un cosgilio girati dall'altra parte

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    1. Il cestone è il cestone. C' è dentro di tutto. E poi questo è Musicanidi e non Famiglia Cristiana. Perciò si cazzeggia anche quanto ci pare e piace.

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    2. Se vuoi c'e' un video su youtube del mio culo che canta "Sara' perche' ti amo" scoreggiando. La prossima volta fammi un colpo e ti mando il link.

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  12. E'soprattutto grazie a gente come Malgoglio che questo e' un paese di merda...

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