“Guccini è forse il più colto dei cantautori in circolazione:
la sua poesia è dotta, intarsio di riferimenti…”
(Umberto Eco)
di TommyThecaT 
La città viene vista e descritta dagli occhi del provinciale modenese; Guccini è affascinato dall’odore di cultura, dalla grandeur metropolitana dei mercati e dei bistrots. Non lesina scudisciate ironiche sulla “mollezza” del bolognese, sulle divergenze culturali e carattieriali della città dove le influenze toscane, emiliane e romagnole si mescolano e si fondono dando vita a migliaia di mondi paralleli.
Bologna è una signora arricchita che però ama ancora il vino, il salame e tutto ciò che è frutto del suo passato contadino. E da vecchia contadina sa cosa sia la fame, la miseria e, avendo conosciuto da vicino la paura, tiene stretto tutto quello che possiede mostrandolo spudoratamente. Bologna è per tutti “la grassa” che fa dell’umanità verso gli altri il suo cuore pulsante. Bologna è una strana signora, una volgare matrona, a volte candida come una bambina a volte puttana.
La canzone è un piccolo quadro impressionista fatto di veloci pennellate multicolore che solo da lontano fanno emergere il legame forte e simbolico col cantautore.
Bologna è una grande metropoli che fa finta di non esserlo.
Bologna è una vecchia signora dai fianchi un po'molli
col seno sul piano padano ed il culo sui colli,
Bologna arrogante e papale, Bologna la rossa e fetale,
Bologna la grassa e l'umana già un poco Romagna e in odor di Toscana...
Bologna per me provinciale Parigi minore:
mercati all'aperto, bistrots, della "rive gauche" l' odore
con Sartre che pontificava, Baudelaire fra l'assenzio cantava
ed io, modenese volgare, a sudarmi un amore, fosse pure ancillare.
Però che Bohéme confortevole giocata fra casa e osterie
quando a ogni bicchiere rimbalzano le filosofie...
Oh quanto eravamo poetici, ma senza pudore e paura
e i vecchi "imberiaghi" sembravano la letteratura...
Oh quanto eravam tutti artistici, ma senza pudore o vergogna
cullati fra i portici cosce di mamma Bologna...
Bologna è una donna emiliana di zigomo forte,
Bologna capace d' amore, capace di morte,
che sa quel che conta e che vale, che sa dov' è il sugo del sale,
che calcola il giusto la vita e che sa stare in piedi per quanto colpita...
Bologna è una ricca signora che fu contadina:
benessere, ville, gioielli... e salami in vetrina,
che sa che l' odor di miseria da mandare giù è cosa seria
e vuole sentirsi sicura con quello che ha addosso, perchè sa la paura.
Lo sprechi il tuo odor di benessere però con lo strano binomio
dei morti per sogni davanti al tuo Santo Petronio
e i tuoi bolognesi, se esistono, ci sono od ormai si son persi
confusi e legati a migliaia di mondi diversi?
Oh quante parole ti cantano, cullando i cliché della gente,
cantando canzoni che è come cantare di niente...
Bologna è una strana signora, volgare matrona,
Bologna bambina per bene, Bologna "busona",
Bologna ombelico di tutto, mi spingi a un singhiozzo e ad un rutto,
rimorso per quel che m' hai dato, che è quasi ricordo, e in odor di passato...
Meravigliosa Bologna, la sporca...
RispondiEliminaBologna, la frikketona...
RispondiEliminaSeimani busone
RispondiEliminaLa mortadella !
RispondiEliminaSeimani dotta signora succhiamortazze
RispondiEliminaSeimani sei gnucco come uno gnu.
RispondiEliminaMolto psicosomatica la copertina....caos o disciplina ?
RispondiEliminaNessuno risponde ?
Eliminaprobabilmente e' la prima foto che e' piaciuta al copertinista su google immagini.
Eliminadirei quindi caos
e tu? sei piu' caos o laos?
Seimani mi manchi.
RispondiEliminaSeimani ti meriti una zanna di elefante nel tuo buco nero...povero animale !
RispondiEliminaSeimani contrabbandiere di stronzate
RispondiEliminaSeimani? Staffella de diorra!!!
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