a cura di Maurisio Seimani

Il problema di questi capelloni sbandati che si chiudono in questi casolari è però quasi sempre lo stesso e cioè che poi ci si ritrova ad ascoltare il loro dischi e non si può fare a meno di chiedersi: “Ma perché sto ascoltando questi improbabili replicanti, quando posso sbattere sul piatto un “Live/Dead” dei Grateful e dimenticarmeli in 7 minuti?!”. Ebbene, non so perché (sarà che questi Wolf People li hanno davvero tenuti chiusi in un casolare di campagna dal 75 ad oggi? Chissà...) l’ unica domanda plausibile, una volta finito di ascoltare il disco di questi uomini lupo è: “Ma come diavolo ci sono riusciti?” I nove pezzi di Steeple brillano di una bellezza antica e travolgente… perché questi Wolf People, qui al loro esordio, non si limitano ad ignorare, come già scritto, gli ultimi 40 anni della storia del rock. Nella loro musica non c’è nemmeno alcun interesse per l’immediato futuro! Rinchiusi in questo famigerato casolare nelle campagne del Galles, a differenza d' altri, questi fantastici capelloni sbandati non riadattano, non rivisitano, non recuperano. Le loro canzoni sembrano come sospese in un presente irrimediabilmente dissociato dal tempo, un presente nel quale tutti i gruppi indie o pseudo-indie a loro coetanei vengono appesi per il bavero ad un intensissimo muro di suoni e mollati infine a terra, dopo 9 bellissimi pezzi e 43 minuti di grande musica, con uno sprezzante: “Ok, e ora smammare”.
E tutto questo, insomma, è bellissimo.
In una parola: Spaccaculi!
Giudizio: 4 palle e mezzo.
In una parola: Spaccaculi!
Giudizio: 4 palle e mezzo.
Aloe Blacc – Good Things

In due parole: Old School.
Giudizio: 4 palle.
The Black Angels - Phosphene Dream

In una parola: Maledetti!
Giudizio: 4 palle.
Altri musicanidi:
Dr. John & The Lower 911 - Tribal: come venire catapultati di colpo in un localaccio di New Orleans alle 2 del mattino – (3 palle e mezza)
Ray Lamontagne – God Willing and the creek don’t rise: ballate meravigliose (This love is over è eccezionale) ed un disco splendido, che purtroppo a tratti scivola troppo nel più tradizionale folk, ma che contiene molti pezzi veramente notevoli – 3 palle e mezza
Pontiak – Living: Canzoni belle e incredibilmente potenti intervallate da oscure suite musicali a onor del vero per lo più inutili: 2 palle e mezza
Tame Impala – Innerspaker: Magical Mistery Tour di un gruppo australiano al suo esordio che si diverte col pop psychedelico: 3 palle.
Massimo Volume – Cattive Abitudini: Da riascoltare. 3 palle.
Saluti ai Musicanidi. Arrivederci a Novembre.
Ray Lamontagne – God Willing and the creek don’t rise: ballate meravigliose (This love is over è eccezionale) ed un disco splendido, che purtroppo a tratti scivola troppo nel più tradizionale folk, ma che contiene molti pezzi veramente notevoli – 3 palle e mezza
Pontiak – Living: Canzoni belle e incredibilmente potenti intervallate da oscure suite musicali a onor del vero per lo più inutili: 2 palle e mezza
Tame Impala – Innerspaker: Magical Mistery Tour di un gruppo australiano al suo esordio che si diverte col pop psychedelico: 3 palle.
Massimo Volume – Cattive Abitudini: Da riascoltare. 3 palle.
Saluti ai Musicanidi. Arrivederci a Novembre.
Maurisio Seimani
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