Les Claypool’s Duo De Twang: Four Foot Shack

 di De Marga
Lo chiamo, non lo chiamo; 
lo chiamo non lo chiamo. 
Basta tergiversare. 
Telefono a Les, sperando che sia in California
(Il numero ovviamente non lo scrivo...tié). 

Les: "Si, pronto" (leggermente assonnato). 
DeMa: "Ciao cugino, sono L. dall'Italia; come va?" 
Les: "A parte che mi hai tirato giù dal letto direi bene; tu come stai?"
DeMa: "Sono incazzato nero Les; ed allora ho voluto chiamarti per avere un tuo saggio consiglio" 
Les: "Spiegati meglio, proverò ad aiutarti; ma non ho molto tempo..."
DeMa: "Ti avevo raccontato tempo fa di quel sito dove ogni tanto scrivo recensioni (per chi non lo avesse capito è proprio Musicanidi); avevo già preparato un paio di bozze sui nuovi dischi dei Paradise Lost e degli Slayer, ma quello che ho scritto non mi soddisfa per nulla. Ed ora non so che pesci pigliare! (ogni riferimento ai Primus non è puramente casuale). Aiutami tu, so che puoi farlo" 
Les: "Madonna santissima! Ma proprio gli Slayer dovevi scegliere? Non riesci proprio a staccarti dal Metallo!" 
DeMa: "Ho una dannata voglia di scrivere qualcosa, ma non ho idee buone per il momento" 
Les: "Perchè non ti butti a capofitto sul Duo De Twang? Non mi sembra che sia stato ancora recensito". 
DeMa: "Hai ragione Les! Quel tuo ennesimo folle ed inebriante progetto, insieme a Bryan che con quella barba incolta mi sembra un nipote dei ZZ Top! Sei un genio cugino e non lo scopro certamente ora, per Dio!"



Les: "Gran bel disco quello, registrato nella quiete campagnola del mio Ranch in assoluta libertà. E non ti dico i fiumi di birra che abbiamo consumato nell'incidere le canzoni; ci siamo ammazzati dalle risate". 
DeMa: "Copertina assolutamente svitata, con quella foto del booklet interna di voi due al tramonto; country, blues-acoustic da cineteca. Ma sai bene che sono di parte quando devo scrivere qualcosa sulla tua Musica. Sei riuscito ancora una volta a stupirmi, con quella tua innata comicità soprattutto quando ti cimenti con la cover dei Bee Gees". 
Les:"Pensa che abbiamo registrato il brano dei fratelli Gibb in piena notte; puoi ben immaginare le nostre condizioni e il nostro livello per così dire alcolemico!". DeMa: "Ah ah ah, ogni volta che ascolto il brano mi sovviene di tenere il tempo battendo il piede; ma il mio pezzo preferito è la canzone che conclude il disco: “Jerry Was A Race Car Driver” che in questa versione acustica assume una velocità al fulmicotone che mi manda in brodo di giuggiole e mi fa morir dal ridere! Sei sempre il più grande Les; ora ti saluto e ti ringrazio per la dritta. Proverò a scrivere qualcosa. Saluta casa." 
Les: "Contraccambio; e mi raccomando L. di non mancare la prossima volta che verrò a suonare in Italia con i Praimus". 

Che altro dire: è stato, in coppia con il nuovo lavoro dei Primus, il mio disco dell'anno, nel 2014. Dateci un ascolto e non riuscirete più a farne a meno. 

3 commenti:

  1. Les Claypool? Qualcosa solo coi Primus. Dovrei recuperare qualcosa?

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    1. La discografia solista di Les è piena zeppa di dischi da "paura" dove la sua voglia di sperimentare viene messa ancor di più in evidenza. Ti consiglio il disco della Frog Brigade (che nome!!!) "Animals" dove viene riproposto dal vivo l'album dei Pink Floyd del 1977. A seguire prova ad ascoltare anche gli Oysterhead, superband composta da Les, Stewart Copeland, batterista dei Police, e Trey Anastasio. Un solo disco pubblicato nel 2002 "The Grand Pecking Order". Saluti da Domodossola.

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  2. wow, un blog with no direction

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