Reggae Tales: The Steppin' Razor


"If you are a bully
I beg you treat me good
I'm like a stepping razor
Don't you watch my size
I'm dangerous, dangerous!"

("Se sei un prepotente
ti prego di trattarmi bene.
Sono un rasoio che avanza.
Non guardare alla mia taglia.
Sono pericoloso. Pericoloso.")

Peter Tosh, Stepping Razor

Non so quanti siano gli appassionati di musica che ad oggi saprebbero rispondere a botta sicura, se qualcuno chiedesse loro cosa fu il One Love Peace Concert del 1978. Eppure credo che quasi tutti riconoscerebbero immediatamente una ben nota fotografia che ritrae Bob Marley mentre congiunge le mani di due imbarazzatissimi uomini di mezz'età bianchi durante una delle sue esibizioni. Difficile, infine, stabilire in quanti saprebbero dare un'identità a quei due personaggi attempati alla destra ed alla sinistra di Bob.


Definito all'epoca "La Woodstock del Terzo Mondo", il One Love Peace Concert si tenne nello stadio nazionale di Kingston il 22 aprile 1978, e vide la partecipazione dei 16 artisti giamaicani più influenti del periodo. Inaugurato alle ore 17.00 dal Principe d'Etiopia Assfa Wossen, alla presenza di circa 32.000 persone, l'evento fu creato per cercare di stemperare il clima di spaventosa violenza in cui la Giamaica era nuovamente sprofondata nella seconda metà degli anni 70 a causa dello scontro scellerato e senza regole fra i due maggiori partiti nazionali ed i loro leader (Michael Manley ed Edward Seaga), che non si erano fatti alcuno scrupolo a cercare l'appoggio di numerose gang criminali locali per i loro fini politici (si legga a tal proposito anche il precedente Reggae Tales: War Ina Babylon).
Eppure paradosso volle che in quegli stessi anni la situazione uscì così tanto fuori controllo che le stesse gang cominciarono a trovarla insostenibile per i loro stessi interessi. Non fu dunque un paradosso, per paradosso (certe costruzioni logico-grammaticali si possono assemblare solo parlando di storia giamaicana probabilmente) che furono proprio due capi-gang incontratisi in carcere a promuovere la manifestazione, ed anzi fu proprio uno di loro (tale Claudius Claude Massop) a volare fino a Londra per convincere Marley a partecipare.

Bene, tutto questo per arrivare a dire che allo One Love Peace Concert (che per inciso non sortì comunque gli effetti desiderati, tanto che lo stesso Massop fu assassinato solo due anni dopo) partecipò anche il vero protagonista di questa storia, che salito sul palco prima di Marley cercò subito di chiarire il suo punto di vista tutt'altro che pacifista su tutta la faccenda:

"La pace...è il diploma che ti danno al cimitero, scritto sulla tua lapide: Riposi In Pace".

Dopodichè, prima di lanciarsi in una delle arringhe politiche più aggressive e disgustate che la storia della musica abbia mai conosciuto, nella quale sputò in faccia ai due leader politici seduti in prima fila tutte le serissime problematiche che affliggevano l'isola, il fissò negli occhi e li ammonì: "La gente è incazzata".  La rappresaglia non si fece attendere molto. Pochi mesi più tardi il nostro venne trascinato senza seri motivi in una centrale di polizia e malmenato a sangue finchè non ebbe un braccio rotto e una frattura cranica.

Personaggio scontroso, estremo, iper-radicale, e a detta di molti praticamente ingestibile perchè completamente  avverso a qualsiasi compromesso, Peter Tosh (era ovviamente di lui che si parlava) rimarrà per sempre il vero grande combattente del reggae, così come Bob Marley ne fu il profeta.  Gli anni 80 ce lo proporranno non a caso spesso in divisa militare armato di una chitarra a forma di M16 donatagli da un fan nel 1983. Seppur non dotato della stessa genialità creativa di Bob (a cui comunque insegnò a suonare la chitarra) contribuì a scrivere alcuni dei pezzi di maggior successo degli Wailers come Get Up Stand Up e 400 Years e da solista (1975-1987) si impose con altri grandi classici del genere come Bush Doctor, Equal Rights, Mama Africa, Stepping Razor, Comin' in hot. Da citare anche il suo famoso duetto con Mick Jagger nel pezzo Walk and don't look back, per quanto una recente biografia sostiene che, pur non volendolo ammettere, gli stessi Stones lo trovavano individuo troppo aggressivo e pericoloso.

Quasi naturale dunque che una personalità tanto estrema trovasse infine una morte altrettanto estrema. Si parla di un 11 settembre, ma è un altro 11 settembre. E' l'11 settembre del 1987. Peter viene assassinato nella sua casa di Kingston: si trovava lì con la moglie Joy e l'amico disc-jokey Jeff "Free-I" Dixon, quando un malvivente locale, Dennis "Leppo" Lobban (peraltro aiutato da Tosh negli anni precedenti a trovare un lavoro dopo anni passati in galera) irrompe con due complici per rapinare tutti i presenti. Alla richiesta di denaro Tosh risponde di non averne. Lobban mostra di non credergli e Tosh ribadisce fermamente la sua posizione.
La situazione si fa tesissima.
I criminali aprono il fuoco.
Diversi altri amici di Tosh lì presenti vengono feriti dalle pallottole.

Perdono la vita il disc jokey Jeff Dixon
e Peter Tosh.

"Rest In Peace" si direbbe solitamente in questi casi. Ma no: non è questo uno di quei casi.

16 commenti:

  1. Discografia Peter Tosh19 febbraio 2015 alle ore 09:36

    Con gli Wailers:

    Album studio
    1965 - The Wailing Wailers
    1970 - Soul Rebels
    1971 - Soul Revolution
    1971 - The Best of The Wailers
    1971 - Soul Revolution Part II
    1973 - Catch a Fire
    1973 - African Herbsman
    1973 - Burnin'

    Discografia solista

    Studio
    1976 - Legalize It
    1977 - Equal Rights
    1978 - Bush Doctor
    1979 - Island Zorro (Bootleg)
    1979 - Mystic Man
    1981 - Wanted Dread and Alive
    1983 - Mama Africa
    1987 - No Nuclear War
    1997 - Negril
    2001 - I Am That I Am
    2004 - Can't Blame the Youth

    Live
    1984 - Captured Live
    2000 - Live at the One Love Peace Concert 1978
    2001 - Live & Dangerous: Boston 1976
    2002 - Live at the Jamaica World Music Festival MoBay '82
    2002 - Complete Captured Live

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  2. Minkia, che tragico finale...però la chitarra M16 spakka il kulo....

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    1. Alla grande!
      Peraltro anche la chitarra ebbe una storia piuttosto travagliata. Fu regalata a Tosh appunto da un suo fan, un musicista locale di nome Bruno Coon, durante il tour di Mama Africa. Non ho idea della città in cui si trovasse. Ad ogni modo Coon si presentò alla reception dell'albergo dove l'artista dormiva dicendo di avere un omaggio per "Mr. Tosh". E' cosa certa che Peter Tosh, avvisato della cosa, scese personalmente a ritirare il regalo e ne fu molto divertito. Purtroppo la chitarra venne persa dalla compagnia aerea con cui il musicista giamaicano volò in Europa per continuare il tour. Venne ritrovata grazie ad un articolo della rivista tedesca Der Spiegel, promosso dall'agente di Tosh, che invitava chiunque avesse qualche informazione sul prezioso oggetto a fornire informazioni. Nel 2006 fu fatta circolare la notizia che sarebbe stata messa all'asta su E Bay dall'ultima convivente di Peter, Andrea Marlene Brown, ma i due figli (Andrew e Jawara Tosh) si opposero alla vendita, rivendicandone i diritti. Andrew ha assicurato successivamente che ora la chitarra è custodita da un amico di fiducia in attesa che nasca un giorno in Giamaica un museo dedicato a Peter Tosh, cui peraltro è stata conferita postuma nel 2012, la Croce la Merito della Giamaica che è la terza onoreficenza più importante dell'isola.

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  3. DA CHE SI CONSIGLIA DI COMINCIARE?

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    1. Fra i suoi solisti i primi 3 sono normalmente quelli più apprezzati, e Legalize it è probabilmente il migliore, ma spesso nel reggae ci sono casi in cui non vale poi così tanto la pena di accanirsi su album singoli, soprattutto se non si è un appassionato.
      Meglio una buona playlist o raccolta...

      Alcune canzoni delle sue canzoni più rappresentative: Bush Doctor, No Simpathy, Burial, Downpressor man, Steppin Razor, Equal Rights, We gotta walk and don't look back (coin Mick Jagger ma è una cover), I'm the toughest, Mistic man, Crystal Ball, Comin' in hot, Mama Afria, la sua Johnny Be Goode, Maga Dog.

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    2. Perché nel reggae il formato album non è così importante? Perché sarebbero meglio le playlist?

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    3. Senza fare di tutta l'erba un fascio ovviamente, intendevo dire che di diversi artisti storici del reggae che in carriera hanno fatto anche cose eccellenti (per non dire grandissime) è a volte difficile trovare un solo album che ne riveli realmente il talento (tolte poche eccezioni come Marley o Perry). Questo perchè, secondo me, è proprio il concetto di album che nel mondo del reggae (almeno fino a tempi recenti) non è mai stato tenuto in così alta considerazione rispetto, per esempio, al rock o ad altri generi. Sia dal pubblico che l'ascolta sia dagli stessi artisti. La storia del reggae è generalmente una storia di grandi artisti e grandi canzoni più che di grandi album Sin dalle sue origini. Comunque l'ho scritto...se devo dire un album di Tosh è Legalize it. Ma ascoltato Legalize it non ci si faccia mancare l'ascolto degli altri pezzi citati, soprattutto Bush Doctor!

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  4. Perchè gli artisti rasta portano quelle strane cuffie in testa?

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  5. Rubare ha rubato per cui gli tocca la gogna e mi sembra giusto ma dico: con tutti i nomi di italiani che hanno portato soldi in svizzera (solo di HSBC sono 7000) dovevano proprio andare a sputtanare gino paoli?

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    1. C'è lo zampino di Seimani in questa faccenda.

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    2. Gino Paoli caccia la grana.

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    3. Frabrizio Frizzi De Andre' The Giant20 febbraio 2015 alle ore 14:26

      Allora, diciamo subito che Gino Paoli è anche il presidente della SIAE perciò per quanto si creda assolto sarà per sempre coinvolto. Grazie.

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  6. Un'altra domanda! Perchè il formato CD è poco considerato dagli artisti reggae e perchè devono essere tutti drogati?

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    1. Il formato CD non è poco considerato dai rasta perchè ci si può fare sopra le striscie di gana.

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  7. Ci sono troppi neri nelle giovanili di Musicanidi comunque.

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