Ten Second After: No Silenz!


di RSK 


Bentrovati! Qualche tempo prima che la scena bresciana decollasse e inondasse la bella stagione di mirabolanti festival in città e provincia, di cui questo blog parla sempre in lungo e in largo, un gruppo di amici animati da passione e amore per la musica organizzo' nella bassa bresciana il No Silenz Indie Rock festival. Era se non erro il 1998, o giù di li'. 


L'idea era quella di riunire più gente possibile sotto l'egida malvagia del dio rock, suonando e strimpellando fino all'alba tutto quello che gli andava e andava giù allo sciallo e festoso, ma scarsissimo, pubblico che accorreva felice di poter, per un paio di sere, evitarsi la tortura di passare i fine settimana nei famosi pub (sempre della bassa) ascoltando cover band "storiche" che nella migliore delle ipotesi proponessero classiconi dei '70 '80 e qualche R.E.M o Cure giusto per gradire; ma nella peggiore delle ipotesi scassasse i maroni con i classici anthem da pub dalla motocicletta di battistiana memoria fino alle vite spericolate del soffocante Fiasco Rossi.
Inoltre era possibile scambiare e acquistare dischi, memorabilia e pezzi di antiquariato rock nelle diverse bancarelle di un mercantino tematico degno del miglior mercato delle pulci rock!
Ebbene NO SILENZ, una boccata d'aria fresca! Improvvisamente divento' un appuntamento degno di nota tanto da cominciare a richiamare pubblico e partecipanti di tutto rispetto quali Oneida, Giardini di Miro', Girls in Hawaii o Massimo Volume solo per citarne alcuni...
Ed eccoci qui dunque, ai giorni nostri, dopo un'interruzione "tecnica", per fortuna rientrata, nel 2012, l'edizione di quest'anno si svolge in questi giorni sempre a Cigole e annovera tra i partecipanti i canadesi Pink Mountaintops (14 giugno ingresso gratuito) gruppo capitanato da Stephen McBean (Black Mountain) e di cui si era parlato già qui. 

Il combo che conta anche elementi dei fondamentali Goodspeed You! Black Emperor presenta l'ultimo disco dal titolo Get Back a dire il vero un prova solo a tratti degna del gruppo e principalmente dedicata alla rivisitazione di un epoca (quella degli '80) a cavallo tra Gran Bretagna e il Punk e New York e la No-Wave o addirittura il Garage. Un disco dunque a lunghi tratti derivativo e per questo non straordinario dove si ha sempre l'impressione di deja vu e il giochetto dei rimandi a questo o quel gruppo a questo o quel genere diventa ossessivo. Solo nel finale il tanto amato sound Pink nel senso di rock psichedelico  appare come per incanto, a voler pensar male sembra più il riempitivo di un disco secondo me (sottolineo secondo me) da accantonare nella storia di un gruppo comunque imperdibile dal vivo. Accorrete numerosi e se dopo il concerto vi va di vedere la partita dell'Italia...finirà a mezzanotte in punto!


Detto questo visto che i riflettori in questi giorni sono inequivocabilmente puntati sul continente latino americano mi piacerebbe consigliarvi un gioiellino fresco di stampa di Arturo o' Farrill pianista e compositore jazz messicano e figlio d'arte; il padre era un trombettista di origini cubane. Il jazz latino nel sangue, dunque, e in questo caso accompagnato dalla Afro Latin Jazz Orchestra, già il nome è una garanzia. Il disco è un'esplosione di ritmo e di colori intitolato The Offense of the Drum nel quale vengono occupati circa 30 tipi diversi di percussioni,ascoltare la titletrack per capirne il significato. Certo è un disco di jazz non immediato ma che merita un approfondimento anche perchè esplora ambienti e generi inusuali.

5 commenti:

  1. NO SILENZ? BURDELLLLLL16 giugno 2014 alle ore 09:52

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  2. -ho sentito dire che ii Marteenos si esibiranno sabato 21 giugno alle 21.20 ad Ambiente Parco in Largo Torrelunga nell'ambito della Festa della Musica. potete darmi una conferma? mi sembrano le solite voci...

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  3. Confermiamo. E sembra suoneranno sotto mentite spoglie anche su altri due palchi.
    Si salvi chi può.

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  4. E chi cazzo sono i Marteenos?

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    1. Stai zitto e rimani in panca a sucare

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