Jeff Ament - While My Heart Beats

di TommyThecaT

Nel mare nostrum delle uscite musicali ci si può facilmente perdere, si può andare alla deriva con pubblicazioni alquanto discutibili, si può naufragare su un’isola deserta con l’album perfetto. A volte ci si può anche incazzare e di brutto! Eran quasi quindici anni che aspettavo un nuovo LP decente dei Pearl Jam (l’ultimo degno di nota è, a mio parere, “Binaural” del 2000) quando, per strano caso del destino del “cercatore d’anime”, mi ritrovo fra le mani il secondo album di Jeff Ament (il primo “Tone” è del 2008), storico bassista dei PJ. Incuriosito lo ascolto e rimango attonito a bocca aperta. Ma perché cazzo non l’ha proposto al resto dei PJ, regalando così ai loro fan una preziosissima uscita? Perché quel “bastardo” l’ha voluto tenere nascosto  a Vedder e compagni? Forse perché pure lui ne ha piene le palle di quello che suonano i PJ? Perché tocca a me, sfigatissimo TommyThecaT, pubblicizzarlo a un miliardesimo (o meno) di mondo? Perché? 

Fidatevi, dedicateci almeno un'ora della vostra vita, buttateci almeno un orecchio, L’altro se lo prenderà automaticamente dopo il primo passaggio;  il secondo, il terzo, il quarto e così via verranno in automatico, un lungo piacere senza sosta come il sesso di Sting con gli angeli. Jeff non propone nulla di nuovo, dentro ci troverete solo del sano rock, magnificamente suonato e splendidamente interpretato da una voce non troppo sicura di sé, a tratti quasi timida. Sarà come sentire i PJ senza la voce di Vedder, i PJ degli anni ’90, quelli che avevano qualcosa da dire e da proporre sempre qualcosa di nuovo, non quelli degli anni duemila pronti solo a suonare e risuonare i loro archetipi più famosi. Registrato nel 2012 agli Horseback Court Ament's studio in Blue Mountain (Montana), “While My Heart Beats” si snoda tra atmosfere serene e agrodolci, classiche ballate che si sviluppano in passaggi psichedelic-noise, pezzi tirati simil Pearl Jam. Jeff factotum registra tutti gli strumenti tranne la batteria che viene affidata a Richard Stuverud. Solo in "When The Fire Comes" e in "War In Your Eyes" compaiono Matt Cameron e Mike McCready, batterista e chitarrista dei PJ.

Grande album, dedicato a tutti gli amanti dei Pearl Jam, soprattutto a quelli delusi...

 

Tracklist:
1. Ulcers & the Apocalypse
2. When the Fire Comes
3. War in Your Eyes
4. While My Heart Beats
5. Shout and Repeat
6. Give It a Name
7. The Answers
8. Time to Pay
9. Take My Hand
10. Down to Sleep
11. Never Forget

12 commenti:

  1. Volevo dire una cosa che non c'entra niente e cioè fare i complimenti alla Juve per lo scudo, ma detto questo, fatti i mondiali, ora non si potrebbe chiudere la baracca del calcio due o tre anni per fare mente locale della merda che è diventata da queste parti?

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    1. Ohh, guagliò nun me fa girà le ppalle sennò te dò du pizze 'nfaccia.
      Fozza Napppule, Seimani tussì 'na mierd.

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  2. I francesi che si incazzano? Ma che canzone è? Ma chi è quel tizio che canta? Paolo Conte????? Eeeeeehhhhhhh?

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  3. Musicanidi sempre avanti!!! Repubblica.it continua a copiarvi con un altro articolo sui CCCP-fedeli alla linea.
    http://www.repubblica.it/spettacoli/musica/2014/05/04/news/giovanni_lindo_ferretti_coi_cccp-85044673/?ref=HREC1-37

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  4. Enzo Catania detto Turbominchia6 maggio 2014 alle ore 10:05

    Un blog cazzuto, bravi...

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  5. Come si fa a non voler bene a Elaias?

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  6. COM'E' CHE NEL VIDEO C'E' ANCHE JOSEPH ARTHUR? E' UN SUPERFIGO JOSEPH ARTHUR!

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  7. Capisco la tua critica ai pearl jam e proprio perche' penso che sia una critica positiva ti consiglio di non sottovalutare Backspacer del 2009 che è uno dei migliori dischi post-grunge del gruppo. Dagli fiducia e ascoltalo...

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