Il rumore della Musica: Ten Years After

di RSK
Silenzio! sentite questo rumore sordo nelle vostre orecchie? a volte magari non ci fate caso perche' c'e' sempre, vi accompagna giorno e notte e i rumori di fondo sono sempre tanti. I telefoni, il computer, il traffico...a volte invece quando intorno a voi tutto e' ovattato ci fate caso e lo sentite...e' come un sibilo, un fischio lontano. Il suono di un televisore spento ma lasciato in standby. E' l'eco lontano di tutta la musica che avete ascoltato in questi anni. Di tutti i concerti a cui avete assistito, di tutte le ninne nanne sussurrate alle vostre orecchie mentre vi addormentavate...Voi ve ne siete scordati, troppo presi dalla routine del presente ma se ascoltate con attenzione troverete tra le pieghe monotone di quel sibilo anche questi 5 dischi che oggi vi presento. 
Bentornati a Ten Years After



2002 - Afterhours - Quello che non c'e'



Ammetto di essere da sempre, almeno dall'uscita dell'epocale Hai Paura del Buio un fan sfegatato degli Afterhours. Uno di quegli invasati che non si perde un concerto siano essi nei palazzetti dello sport o nelle feste dell'unita' della bassa un giorno di fine estate sotto un temporale da raffreddore certo, o in un mare di zanzare affamate. C'e' stato un periodo in cui non me ne lasciavo scappare uno e in cui i nostri eroi scorazzavano ripetutamente nella bassa padana. Era sempre un piacevole rituale quello di ritrovarsi di fronte la boria artistica di Manuel e soci che, beninteso, hanno e continuano a regalare alla musica italiana perle. Non e' da meno il disco in questione, il primo senza l'apporto di Xabier Iriondo, che con somma gioia del sottoscritto e' rientrato con Padania (l'ultimo disco) definitivamente nei ranghi. Quello che non c'e' e' un disco molto poetico e al tempo stesso molto intimista nel quale Manuel mette da parte, momentaneamente, la consueta ironia e irruenza o irruenta ironia per lasciare spazio ad una sorta di sfogo personale e di critica sociale in una societa', quella italiana, nel bel mezzo di un cambiamento civico e sociale che e' probabilmente tuttora in corso. I principali gioielli del disco oltre alla splendida title-track sono Bye Bye Bombay, Varanasi Baby, Sulle Labbra e Bungee Jumping. Come nelle migliori tradizioni tutte da cantare a squarciagola...

 1992 - Pink Floyd - The Early Singles

Negli anni '90 quando ancora ci si poteva permettere il lusso di comprarli i dischi e non scaricarli giravano spesso i bootleg, dischi semi illegali, molto spesso raccolte, con copertine incredibili. Uno di questi e' senz'altro The Early Singles dei Pink Floyd dischetto fondamentale per chi vuole conoscere i primi Pink Floyd quelli , per intenderci capitanati da Syd Barrett prima che diventasse Diamante Pazzo. Basta scorrere la scaletta per accorgersi che si tratta di oro puro. Tutti i singoli firmati Syd Barrett nel 1967 compresi due pezzi di Rick Wright e due a firma Roger Waters compreso Julia Dream del '68 con la voce di David Gilmour. Nel 1993 cioe' un anno dopo e 365 ascolti dopo da parte del sottoscritto il disco sarebbe stato incluso nel cofanetto ufficiale Shin On.
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 1982 - Marvin Gaye - Midnight Love


Uno dei piu' grandi esponenti della musica R&B capace tra gli anni '60 e '80 di sfornare un numero impressionante di singoli e far guadagnare milioni di dollari alle case discografiche ma capace anche di incredibili fallimenti personali. Il nostro, tossico, alcolizzato e violento (sic!), riusciva nell'arco di pochi anni o mesi a dilapidare ricchezze passando dai fasti della Motown alla vita ritirati in una roulotte senza il becco di un quattrino. Si e' parlato e scritto molto sul triste epilogo della vicenda umana del nostro, vittima di un padre padrone ma anche di un caratteraccio che lo ha portato alla tomba alle soglie dei 45 anni. Correva l'anno 1983 giusto un anno dopo la pubblicazione del suo ultimo disco foriero, manco a dirlo, di successi epocali di genere e non solo trai quali spicca Sexual Healing. Abbandonate le tematiche sociali ormai da tempo il Marvin Gaye di Midnight Love e' soprattutto un interprete che mette a disposizione del soul la propria voce sensuale per creare inni un po' fighetti all'amore patinato. Un disco consigliato non solo per chi voglia conoscere meglio il genere ma anche per un tete a tete al lume di candela.

1972 - Neil Young - Harvest

Neil Young e' un monumento della musica ma a differenza dei monumenti lui e' vivo e vitale piu'che mai; ricordo un bellissimo concerto del Cavallo Pazzo in Piazza Duomo qualche anno fa. Un concerto rock al 100% in cui ha fatto sudare, ballare e impazzire per quasi tre ore centinaia o migliaia (?) di persone.La discografia di Neil Young e' immensa e variegata sia come solista che con i Buffalo Springfiel con Still Nash e Crosby che con i Crazy Horse per non parlare delle infinite collaborazioni, una su tutte con i Pearl Jam (1995 - Mirror Ball). Nel 1972 sforna il suo album di maggior successo Harvest un capolavoro a meta' tra il country rock e l'indie che contiene molti dei suoi brani piu' conosciuti e amati. Disco obbligatorio che segna un confine tra lui e tutti coloro che dopo di lui avrebbero cercato di scimmiottarlo, tipo gli Eagles
Brani Consigliati:  vi lascio il link dell'intero disco che facciamo prima Harvest

1962 - Howlin' Wolf - The Rockin' Chair Album
   
Se non sapete che cosa sia il blues e volete cominciare da qualche parte, senza impegno,questa raccolta fa per voi. Al suo interno scoprirete infatti molti dei brani blues piu' noti perche' portati alla luce dai gruppi rock dei '60 e '70 piu' famosi tipo i Led Zeppelin o i Rolling Stones. Certo! questa e' proprio la musica da cui in quei decenni degli scalmanati capelloni attingevano a mani basse e rilanciavano di fronte a ragazzine impazzite e urlanti. Il disco conosciuto anche con il nome di Howlin' Wolf e' la seconda fatica di Chester Arthur Burnett uno dei piu' grandi interpreti del genere qui coadiuvato da Willie Dixon che del blues e' una delle principali anime nonche' autore.Chitarra, armonica, batteria, piano e voce questa la ricetta vincente per dare vita alle versioni orginali di grandissimi classici quali Little Red Rooster o Backdoor Man.

17 commenti:

  1. Adel chè ten iars after!

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  2. Ma Marvin Gay e' il preferito di Seimani ?

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  3. Questo blog funziona che è una meraviglia. Vorrei fare i complimenti alla regia e ai produttori esecutivi.

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  4. ...quando ancora ci si poteva permettere il lusso di comprarli i dischi e non scaricarli...

    Suona male questa frase. Non era un lusso comprare un cd, era una necessità. In poche parole, non era una semplice questione di soldi ma di mezzi tecnologici a disposizione.
    Oggi si trovano cd a prezzi irrisori (tranne le ultimissime novità). Si trovano album che valgono quanto un aperitivo o un pacchetto di sigarette con accendino.

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    1. Hai ragione, ho formulato male la frase in realta' avrei dovuto scrivere. Quando ancora mi potevo permettere il lusso di comprarli e non scaricarli...

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  5. Pane al cane e vino al pino11 ottobre 2012 alle ore 13:14

    ma chi cazzo se li incula i Kiss?

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  6. La domanda non e' chi se li incula ma chi inculano. La risposta e' Seimani, naturalmente.

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  7. C'era un singolone famoso degli Spin Doctors ma chi se lo ricorda...

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    1. Credo ti riferisca a Two Princes, che è anche citato nel pezzo relativo...

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    2. Non era per nulla un brutto disco comunque, anzi...

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    3. PERCHE' CHI HA SCRITTO CHE ERA BRUTTO?

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  8. Come tutte le imprecazioni, anche non di natura sacrilega (es. porca miseria, porca puttana), le bestemmie italiane più diffuse accostano l'epiteto porco[47] al nome da profanare: i più tipici esempi sono infatti i nominativi della divinità e della Madonna associati prima o dopo l'elemento lessicale offensivo (spesso tale elemento coincide con il termine riferito al suino, porco o maiale). Essi sono testimoniati anche dalla letteratura contemporanea, in questa forma (Ammaniti, 2004, p. 46) o in alcune varianti (Iddio invece di Dio, Manganelli, 1975, p. 125; mapporco, Scòzzari, 1996, p. 29). Anche Pasolini, nelle opere ispirate alla vita di borgata,[48] riproduce queste bestemmie, ma censurandole in porco d... e porca m...[49]

    L'epiteto porco non è però l'unico. Fra le altre bestemmie si ricordano l'uso di termini come bestia[50], boia, serpente, e cane, quest'ultima specialmente in Italia settentrionale; nella forma dialettale can è il tipico intercalare veneto.

    Contro la Madonna sono frequenti anche le imprecazioni a sfondo sessuale, create utilizzando tipicamente l'oltraggioso puttana, con le rispettive varianti regionali, oppure trasformando in forma dispregiativa alcune delle caratteristiche comunemente attribuite al personaggio (p. es. verginaccia infame). Da notare che in Toscana di rado si concorda il genere della bestemmia con l'entità offesa, di conseguenza gli epiteti vengono mantenuti al maschile singolare a meno che non si usi un aggettivo o un participio passato. Ecco perché si trovano espressioni quali Madonna cane (anziché cagna) e Madonna serpente e tuttavia Madonna morta e Madonna animata. Le varianti toscane differiscono dalle altre realtà regionali per il tipo di epiteto che nel resto d'Italia non viene mai usato e che di fatto non è un'offesa in sé: gli esempi più tipici dell'area chiantigiana sono Madonna prete, Madonna di Dio, Madonna pulita e Gesù morto. Meno diffusa è però la bestemmia contro Gesù, (in Toscana come nel resto d'Italia) che viene principalmente associato al cane.

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  9. Nietzsche ha rotto i maroni!!!

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  10. ragazzo del centro-america14 ottobre 2012 alle ore 01:52

    teh belo...ttt sta per toccati tutto teneramente?

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