Ritorno al passato: Ten Years After

di RSK
Pronto? Oh! C'e' qualcuno in casa? Tutti in vacanza? Non credo visti i tempi, io intanto sono di nuovo qui a raccontarvi delle migliori perle della storia della musica o comunque dischi che vale la pena riscoprire. Il meccanismo e' semplice siamo nel 2012? Ecco allora un disco del 2002, poi del 1992, poi del 1982, quindi del '72 e infine del '62 procedendo a ritroso nel tempo e tenendo fede al titolo che appunto recita Ten Years After...chiaro? Bene! No, Lo dico solo perche' Seimani mi ha scritto l'altro giorno dal Billionaire, dove si trova in vacanza, dicendomi che ancora non aveva capito cosa significasse il titolo della rubrica e chi fossi realmente e che cosa volessi da lui, concludendo che non era interessato a comprare enciclopedie. Speriamo che un'onda anomala se lo porti via con la risacca...

INTERPOL – Turn On The Bright Lights - 2002 (CICPT*)

Uno dei migliori dischi del 2002 e sicuramente il miglior esordio dell'anno. Questo disco dei newjorkesi Interpol strizza l'occhio in modo inequivocabile al miglior sound inglese degli anni '80 riportando alla memoria i fasti della new wave. La voce profonda e il basso puntano chiaramente alla reincarnazione dei Joy Division e di Ian Curtis. Probabilmente di gruppi e dischi come questi negli anni precedenti al 2002 ce ne sono stati molti e negli anni a venire ce ne sarrebbero stati anche di piú, il punto a favore degli Interpol e' di essere apparsi nel momento giusto, momento nel quale l'indie e il rock coincidevano. Pezzi forti: Untitled, PDA, Say Hello To The Angles, Stella Was A Diver And She Was Always Down.

* cazzi in culo per tutti – un sentito omaggio, in ricordo di una serata tra Levrange e Ono Degno.

REM – Automatic For The People - 1992

Se uno pensasse alla storia della musica direbbe che i REM ci sono sempre stati e a volte anche troppo, invece no. Di sicuro possono vantare una lunghissima e fortunata carriera iniziata agli albori degli anni '80 attraversati piu' o meno nell'anonimato, anche se sfornando veri e propri capolavori tra cui Murmur e Document solo per citarne due. E' risaputo pero' che i loro maggiori successi commerciali risalgono agli anni 90 con Out of Time (quello dell'accoppiata Losing My Religion e Shiny Happy People veri e propri tormentoni) e con questo Automatic Fot The People datato 1992 e considerato il disco intimista del periodo, nonché foriero di singoli di enorme successo ma come loro consuetudine mai banali e mai del tutto “commercialoni”. Provate a riascoltarvi tutto d'un fiato questo disco e poi ditemi se non e' vero che i REM (che non ci sono piú) sono ancora e sempre qui. Video Consigliati: Man On The Moon (colonna sonora di un bellissimo film di Milos Forman) e Everybody Hurts (video pluripremiato).

CD – 1°Ottobre - 1982
Per questa volta non si parla di dischi ma del Disco: il 1°ottobre 1982 e' infatti una data storica per la musica visto che e' la data di pubblicazione e distribuzione del lettore digitale con annesso CD della storia della musica. Si tratta di 52nd Street un album di Billy Joel uscito in realta' nel 1978, il successo commerciale di Joel in quegli anni era tale che la Sony Music punto' su di lui per lanciare nella storia il mitico dischetto. Poco importa se a distanza di pochi anni 1999 e dintorni il destino del formato sarebbe apparso segnato dalla rivoluzione Napster e consoci...
                       

PREMIATA FORNERIA MARCONI – Storia di Un Minuto - 1972

Uno dei dischi piú importanti della musica italiana in un momento di massimo splendore del rock (ancorché progressivo) del Belpaese. Erano tempi in cui i nostri migliori talenti venivano acclamati a gran voce all'estero ma non tipo Peppino di Caprio osannato in Kamciakka o in Daguscezia (con tutto il rispetto per i Kamciaki o i Daguscemi) no, stiamo parlando della Gran Bretagna e degli Stati Uniti, la PFM infatti nel 1973 pubblica per il mercato anglossassone Phothos of Ghosts entrando (grazie anche a Celebration/E' Festa) nelle classifiche come gruppo internazionale tra le rivelazioni dell'anno. Bando alle cinciallegre parliamo qui dell'esordio dei nostri eroi: capitanati dagli intramontabili Franz di Cioccio, Franco Mussida e Mauro Pagani, il primo capitolo della band contiene tante hits: Dove...Quando, E' Festa, La Carrozza di Hans e un classico come Impressioni di Settembre, con lo zampino di Mogol, recentemente rivisitato in modo piu' che egregio dai Marlene Kuntz e qualche tempo fa da Angela Baraldi nella colonna sonora del film di Gabriele Salvatores, Quo Vadis? Echi di Jethro Tull e King Crimson un po' ovunque; ma sarebbe scorretto definire la PFM come una buona copia di grandi rappresentanti della musica progressive dell'epoca, in realta' si tratta a tutti gli effetti di una delle piu' importanti band dei '70.  


JOHNNY CASH – The Sound Of Johnny Cash – 1962

Sembra impossibile ma nel 1962 The Man In Black e' gia' al tredicesimo album. The Sound Of Johnny Cash lo coglie nel pieno fulgore della sua fantastica carriera, accompagnato da una country band di tutto rispetto, il nostro sfodera pezzi che sarebbero passati alla storia e che sarebbero, poi, stati ripresi nei monumentali e indispensabili volumi di American Recordings la imperdibile raccolta che ha giustamente sancito la consacrazione di un cavallo di razza unico nel panorama musicale del '900. Tra le canzoni spiccano le covers dei classici In Them Old Cottonfields Back Home di Leadbelly, autore anche della famosa Rock Island Line, pubblicata da Cash in seguito e In the Jailhouse Now di Jimmie Rodgers.
 

13 commenti:

  1. Io sono andato in vacanza per il rischio di perdermi TYA.

    RispondiElimina
  2. Say hello to the angles ?

    RispondiElimina
  3. Scimmione scimmiottano Sceimani con una scimitarra...

    RispondiElimina
  4. Seimani sei mani(aco) della coprofilia6 agosto 2012 alle ore 16:18

    Scimmie
    Eiaculanti
    Inserisconti
    Manganelli
    Anali
    Nell'
    Intestino

    (e indovina da che parte passano)

    RispondiElimina
  5. A corollario della precedente6 agosto 2012 alle ore 16:20

    Sollazzo
    Emetti,
    Immane
    Maiale,
    Anelando
    Nuove
    Intrusioni

    RispondiElimina
  6. Ma significa qualcosa la copertina ?

    RispondiElimina
  7. La copertina e' la copertina del disco della PFM #storia di un minuto...

    RispondiElimina
    Risposte
    1. ha qualche significato metafisico ?

      Elimina
    2. Si ha un significato metafisico e metachimico...diciamo 50 e 50

      Elimina
    3. Non mi convince la tua risposta.

      Elimina
    4. E allora scrivi una mail a Mauro Pagani invece di spaccare il quarzo

      Elimina